riccore
Alessandro Niccoli
E provenzalismo ricalcato sul provenzale ricor, " ricchezza ", " potenza ", attestato fra gli altri in Guittone d'Arezzo (Contini, Poeti II 215, 234; Segre-Marti, Prosa 89) [...] e in ChiaroDavanzati Per sodisfar 14. Nel D. canonico occorre solo in Rime XLVII 2 Savere e cortesia, ingegno ed arte, / nobilitate, bellezza e riccore... / con lo piacer di lor vincono Amore.
La preziosità del vocabolo si spiega con il fatto che il ...
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dottoso
Luigi Vanossi
Gallicismo che D. usa due volte nel Fiore. In XXVII 13 di ciò era certana e non dottosa, ha il valore di " dubbioso ", " non sicuro ", in antitesi appunto con certana (altro gallicismo): [...] accezione il termine è assai diffuso, specialmente nella lirica cortese: cfr. A. Menichetti, edizione delle Rime di ChiaroDavanzati (Bologna 1965), che nel glossario cita esempi di Iacopo da Lentini, Iacopo Mostacci, Bonagiunta, Paganino, Bartolomeo ...
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gecchire [part. pass. gicchito]
Luigi Vanossi
Gallicismo che appare in Fiore LXXIII 3 Allor mi comincia' fort' a gecchire / ver Malabocca, il mi' crudel nemico (cfr. " Male Bouche adès enouraie ", Roman [...] Rose 3151 " A Dangier sui venuz honteus "); mentre è ben documentata la forma ‛ aggecchire ' (cfr. anche ‛ aggechire ' nel glossario di ChiaroDavanzati Rime, a c. di A. Menichetti, Bologna 1965); e non è forse da escludere che anche nel Fiore sia da ...
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contastare
Fernando Salsano
. Forma normale e frequente nel toscano antico, per " contrastare " (per l'incrocio di ‛ contrastare ' con ‛ contestare ' cfr., oltre agli usi nell'ambito della lirica citati [...] nel glossario dell'ediz. delle Rime di ChiaroDavanzati, a c. di A. Menichetti, i glossari della Crestomazia del Monaci e dei Testi dello Schiaffini); vale " opporre resistenza ", " combattere ", in Rime XLVII 12 e non a contastar sua graziosa ovra, ...
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bellore
Luigi Vanossi
. La voce appare in Detto 394 E chi di lui è preso, / sì vuoi ch' e' sia appreso / d'ogne bell'ordinanza / che 'l su' bellor dinanza (si rilevi l'ardua aequivocatio). Si tratta [...] arcaiche.
Bibl. - M. Corti, I suffissi dell'astratto -or e -ura della lingua poetica delle origini, in " Atti dell'Accademia dei Lincei " S. VIII, fasc. 5-6 (1953) 303; ChiaroDavanzati, Rime, a c. di A. Menichetti, Bologna 1965, glossario. ...
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riporgere
Antonio Lanci
Una sola volta e in rima; If XXXI 3 Una medesma lingua pria mi morse, / sì che mi tinse l'una e l'altra guancia, / e poi la medicina mi riporse: dopo il ‛ morso ', cioè il rimprovero, [...] quello di restituzione, contraccambio, contropartita ". Tuttavia si potrà notare che il verbo può significare semplicemente " porgere ": cfr. ChiaroDavanzati Donna, ciascun fa canto 42 " chi è amato / sì è blasmato, / se non ama, [ ed ] in fallo ...
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dimino
Luigi Vanossi
Variante di ‛ dominio ', la quale è forma normale dei siciliani, e vivrà a lungo nel linguaggio poetico due-trecentesco (se ne vedano alcune attestazioni più significative nel glossario [...] di ChiaroDavanzati Rime, a c. di A. Menichetti, Bologna 1965). Appare in Fiore CXCIX 14 sì che tu avrai il fior in tuo dimino, dove la perifrasi vale " avere in proprio potere ", " possedere ". Con analogo riferimento a conquista sessuale, il ...
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accomandare
. Questo verbo, presente nella prosa due-trecentesca (oltre ai due esempi rinvenibili in Schiaffini, Testi 76 e 137, cfr. ChiaroDavanzati La mia vita 71; Oi lasso 32; D'un'amorosa voglia [...] 20) si trova soltanto nel Fiore e nel Detto, nel senso di " raccomandare ", " affidare ": Al diavol v'accomando (Fiore CVII 7; simile il luogo di CCXXII 5); ad una vecchia l'ebbe accomandata (XXXI 3), ...
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migliorare
Bruno Bernabei
Ricorre due sole volte, nel senso di " rendere migliore ", con riferimento a un progresso spirituale, effetto di amore o di virtù.
In Rime dubbie XXII, in risposta a Chiaro [...] Davanzati, il poeta dice che nell'amore l'uomo deve custodire in sé l'intimo desiderio, mantenendosi in una condizione di fedele attesa, poiché lo desio fa l'uomo migliorare (v. 7). In più elevata sfera spirituale, D. dice che la Filosofia può ...
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Alena
Luigi Vanossi
Variante di ‛ Elena ' comune in testi duecenteschi, anche poetici, con spostamento d'accento e commutazione dell'e- in a-, secondo tendenza toscana e genericamente dialettale (manifesta [...] il personaggio mitologico è assunto come paradigma di bellezza femminile, secondo topos assai comune nella poesia mediolatina e nella lirica romanza, per cui cfr. ChiaroDavanzati Rime, a cura di A. Menichetti, Bologna 1965, 195 n. 20-21. V. ELENA. ...
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sirventese
sirventése (o serventése; ant. e rari sermintése o sermontése) s. m. (raro come f.) [dal provenz. ant. sirventes o servantes, der. di sirven «servente», letteralm. «canto composto per il proprio signore da un servo o da un cortigiano»]....
presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» (dove invece la s fa parte del pref. abs-)]....