Drammaturgo e poeta inglese (Stratford-upon-Avon 1564 - ivi 1616). Terzo degli otto figli dell'agiato commerciante di pellami John (che ricoprì cariche pubbliche a Stratford durante il regno di Maria la [...] al 1600 le compagnie di ragazzi, coristi nelle chiese o allievi di colleges, stavano divenendo imprese commerciali loro repertorio, rientrarono in possesso della sala coperta del Blackfriars e furono autorizzati a utilizzarla per le loro recite. Pur ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] giudicato colpevole dal Santo Uffizio di aver trasgredito agli ordini della Chiesa. La mattina del 22 giugno 1633 fu condotto in una sala del convento di Santa Maria sopra Minerva a Roma e fu fatto inginocchiare durante la lettura della sentenza che ...
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Pittore (Venezia 1696 - Madrid 1770). Tra i massimi esponenti del rococò e ultimo grande protagonista della decorazione monumentale in Europa. T. lavorò in Italia e all'estero, lasciando numerose opere, [...] il riferimento fondamentale a P. Veronese. Dopo la decorazione della volta della cappella di S. Teresa nella chiesa degli Scalzi a Venezia (1724 nella galleria, nella volta dello scalone e nella Sala Rossa, è caratterizzata dall'uso di colori chiari ...
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Pittore (S. Angelo in Vado 1540 circa - Ancona 1609). Allievo del fratello Taddeo, fu attivo in tutta Italia, specie a Firenze (affreschi della cupola del duomo, 1575-79), e a Venezia (Federico Barbarossa [...] Roma e di Caprarola, a S. Marcello, nella Sala Regia in Vaticano). Lavorò inoltre in Villa d'Este a Tivoli (1566-72); a Roma in S. Caterina del ruolo dell'artista; decorò la cappella degli Angeli nella chiesa del Gesù e la cappella di S. Giacinto in ...
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Pittore (Aussig, Boemia, 1728 - Roma 1779). Ritenuto dai contemporanei il maggiore pittore d'Europa, il vero riformatore della pittura corrotta dal barocco, M. ha importanza soprattutto per il significato [...] a Roma nel 1741, stabilitovisi definitivamente nel 1744 (salvo un soggiorno a Madrid dove venne a . 17º (A. Sacchi, N. Poussin), anch'essa mirante a una "bellezza sublime ritrattista. Opere principali, a Roma: il soffitto della chiesa di S. Eusebio ...
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Scultore e architetto (Maiano 1442 - Firenze 1497), fratello di Giovanni e di Giuliano. Si dedicò inizialmente all'arte della tarsia; fu forse aiuto di A. Rossellino nell'arca di s. Savino nel duomo di [...] busto di P. Mellini (Firenze, Bargello). Fra il 1474 e il 1476 il pulpito per la chiesa di S. Croce a Firenze (seguito dalla porta della Sala dell'udienza in Palazzo Vecchio, 1481), presenta l'artista nella sua piena maturità, in una felice unione ...
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Architetto danese (Copenaghen 1918 - ivi 2008). Allievo di K. Fisker a Copenaghen, completò la sua formazione lavorando a Stoccolma, dove importante fu la conoscenza dell'opera di G. Asplund, e a Helsinki [...] a guscio in cemento armato (elaborate in collaborazione con O. Arup) che coprono i varî ambienti (sala dell'Opera, sala . Tra le altre realizzazioni di U. si ricordano la chiesa di Bagsvaerd (1967-76), il complesso dell'Assemblea nazionale del ...
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Scultore e medaglista (Trento 1525 - Venezia 1608). A Venezia (1543) si mise alla bottega del Sansovino, con il quale collaborò alla decorazione della tomba del doge Francesco Venier in S. Salvatore, alla [...] della sua arte tende a un pittoricismo sempre più accentuato significative: la statuina del Battista (1550) ora a S. Zaccaria; la statua di Mercurio ( dei Frari); la statuetta di S. Zaccaria nella chiesa omonima; il Cristo dei Frari (1581, con la ...
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Pittore (Laufen, Baviera, 1654 - Vienna 1730), allievo (1675-88) di C. Loth a Venezia, divenne uno dei principali decoratori del barocco austriaco. Dopo i primi saggi a Salisburgo (sala dei carabinieri [...] pienamente barocco, caratterizzato dall'eleganza e dalla complessità compositiva. Tra le opere più importanti: la volta della chiesa dei gesuiti a Breslavia (1704-06); gli affreschi nella Residenza di Salisburgo (1710-11); nei conventi di Melk (1719 ...
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Scultore (Padova 1559 circa - Pisa 1606), nipote dell'omonimo scultore più noto come Minio. Già nel 1580 lavorava a Venezia, ove un gruppo cospicuo di sue opere nel Palazzo Ducale (Telamoni del camino [...] della Sala dell'Anticollegio, 1589 circa; Ercole e l'Idra; Atlante; busti di S. Venier, M. Bragadin, A. Barbarigo) e in S. 16º sec., non senza richiami a B. Ammannati. A Padova eseguì tra il 1591 e il 1603, per la chiesa del Santo, una serie di ...
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galleria
gallerìa s. f. [dal fr. galerie, forse alterazione del lat. mediev. galilaea «portico di una chiesa»]. – 1. In senso generico, ambiente di forma allungata e di rilevanti dimensioni, destinato, oltre che a particolari funzioni, a servire...
addobbare
v. tr. [dal fr. ant. adober «crear cavaliere», che è dal franco *dubban «colpire», dal battere sulla spalla del cavaliere all’atto della proclamazione] (io addòbbo, ecc.). – 1. ant. a. Armare, vestire uno da cavaliere; far cavaliere,...