Ecclesiastico inglese, fondatore della Chiesa metodista (Epworth 1705 - Londra 1791). Cresciuto in ambiente anglicano, durante gli studî a Oxford meditò molto l'Imitazione di Cristo e fu a capo di una [...] dedicò a predicare e a propagare infaticabilmente (24 maggio 1738). La sua predicazione, che intendeva restare nell'ambito della Chiesaanglicana (e vi rimase in effetti finché non ne fu espulso), era fatta all'aria aperta quando le cappelle venivano ...
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Statista inglese (Liverpool 1809 - Hawarden 1898). Dal 1832 con i tories, passò poi al Partito liberale, divenendone leader (1865). Più volte primo ministro (1868-74, 1880-85, 1886 e 1892-94), varò numerose [...] riforme: abolì i privilegi della Chiesaanglicana in Irlanda, promosse l'istruzione pubblica e allargò il suffragio elettorale. In politica estera sostenne l'autonomia dei boeri sotto la sovranità della Corona e diede inizio all'occupazione dell' ...
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Cardinale, teologo e apologista cattolico inglese (Londra 1801 - Edgbaston, Birmingham, 1890). Figura trainante del cosiddetto Movimento di Oxford e autorevolissimo nel suo paese per la dottrina e le mirabili [...] curato e (fino al 1832) come insegnante, a Oxford, dove divenne poi la mente direttiva di quella corrente della chiesaanglicana nota come movimento di Oxford. Ma lo svolgimento del suo pensiero condusse N., mentre redigeva l'Essay on the development ...
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Giurista scozzese (Drummurchie, Ayrshire, 1619 - Edimburgo 1695). Professore a Glasgow (1641), quindi (1648) a Edimburgo, dove iniziò la carriera di avvocato. Attratto nella polemica politica, andò all'Aia [...] del 1681 l'approvazione del Test Act, che prescriveva per tutti i funzionarî pubblici la prova di appartenenza alla Chiesaanglicana, e simpatizzò con la resistenza del conte di Argyll, tendenza che gli alienò il favore reale; escluso dalle funzioni ...
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Teologo (North Stoneham, Hampshire, 1829 - Weston-super-Mare 1890). Studente al Christ church college di Oxford, subì l'influsso di J. Keble ed E. B. Pusey; prete nel 1853, si diede a far rivivere il movimento [...] Interessato soprattutto a sostenere la reviviscenza ritualistica nell'anglicanesimo, L. trattò particolarmente dei rapporti tra chiesaanglicana e chiesa cattolica romana, e difese con grande moderazione la causa politica degli anglo-cattolici. Negli ...
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Teologo anglicano (Pusey, Oxford, 1800 - Ascot Priory, Berkshire, 1882). Studiò a Oxford e, fellow dell'Oriel College, si unì in amicizia con J. H. Newman e J. Keble; frequentò poi varie università tedesche [...] del movimento di Oxford fu anche puseyism, it. puseismo). Prima del concilio Vaticano I, sperò nella conciliazione della Chiesaanglicana con la romana, come argomentato nei tre opuscoli in forma di lettera, dal titolo Eirenikon, indirizzati il primo ...
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Famiglia di teologi e letterati inglesi. Christopher (Cockermouth, Cumberland, 1774 - Buxted 1846), fratello minore del poeta William (v.), a Cambridge fu master del Trinity College dal 1820 al 1841. Suo [...] - Lincoln 1885), vescovo di Lincoln (1868), cercò di far tornare i metodisti wesleyani alla Chiesaanglicana e di stabilire contatti tra questa e la Chiesa greco-ortodossa oltre che con i Vecchi Cattolici. Suo figlio John (Harrow 1843 - Salisbury ...
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Teologo irlandese (Cashel 1612 - Dublino 1682). Educato a St. Omer, vi divenne gesuita; diresse dal 1652 al 1655 il collegio irlandese di Salamanca; insegnò poi teologia in altri collegi della Spagna. [...] in Irlanda; e qui, dopo lunghe discussioni con l'arcivescovo protestante di Cashel, Th. Price, aderì (1674) alla Chiesaanglicana. Fu ammesso al Trinity College di Dublino, e pubblicò (1674) A declaration for the Church of England, sostenendo che ...
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Pseudonimo collettivo (propr. "Martino guasta-prelati" o "Martino flagellatore di prelati") assunto da alcuni scrittori puritani (tra i principali: J. Udall, H. Barrow, J. Penry, J. Trockmorton), autori [...] di una serie di opuscoli polemici contro la Chiesaanglicana dei quali furono occasione le leggi promosse dall'arcivescovo di Canterbury J. Whitgift, d'accordo con la regina Elisabetta, contro gli scrittori puritani che da tempo svolgevano propaganda ...
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Teologo e archeologo (Mixbury, Oxfordshire, 1811 - Roma 1879). Seguace estremista della High Church, si occupò del problema della "cattolicità" della Chiesaanglicana, ma, a differenza di Newman e di altri, [...] prova della sua convinzione, l'ammissione nella Chiesa russa. Respinto (1843), tornò in Inghilterra, dove pubblicò (1845) una elaborata difesa teorica del suo discusso tentativo: Harmony of Anglican doctrine with the doctrine of Eastern Church (1846 ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
dissenziente
dissenziènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dissentire, dal lat. dissentiens -entis, part. pres. di dissentire]. – Che dissente, che è in disaccordo: molti furono i deputati d.; si dichiarò d. dall’opinione della maggioranza;...