missioni cristiane
Antonio Menniti Ippolito
La diffusione del messaggio di Cristo nel mondo
Solo alla fine del 6° secolo si può cominciare a parlare di missioni quali tentativi organizzati di diffondere [...] e in Africa. Poi, soprattutto per iniziativa di missionari che facevano parte di Chiese dissenzienti da quelle anglicana e calvinista, il fenomeno s’allargò. Anglicani, calvinisti, appunto, e poi anche luterani si impegnarono a fondo e all’inizio ...
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CALCO, Giacomo
Valerio Marchetti
Nato a Lodi, "familia non incelebri oriundus", nella seconda metà del sec. XV ed entrato giovanissimo tra i carmelitani, "qui illum erudiebant", concluse i suoi studi [...] stampe i risultati dei suoi studi. Fu sepolto nella chiesa londinese dei carmelitani. Un anno prima della sua morte dopo il De divortio, il perfetto allineamento con le tesi "anglicane" elaborate nel corso del 1532-1533 (le leggi cromwelliane ...
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ACTON, Carlo
Fausto Fonzi
Nacque a Napoli il 6 marzo 1803. Figlio di Giovanni, ministro del re di Napoli, dopo la morte del padre fu inviato in Inghilterra nel 1811 per ricevere, egli di famiglia cattolica, [...] un'educazione di ispirazione anglicana, che si concluse a Cambridge dal 1819 al 1823, ma che non influì di Russia. Si occupò soprattutto di questioni riguardanti la situazione della Chiesa in Inghilterra (a Roma fu protettore del Collegio inglese) e ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
dissenziente
dissenziènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dissentire, dal lat. dissentiens -entis, part. pres. di dissentire]. – Che dissente, che è in disaccordo: molti furono i deputati d.; si dichiarò d. dall’opinione della maggioranza;...