Pseudonimo collettivo (propr. "Martino guasta-prelati" o "Martino flagellatore di prelati") assunto da alcuni scrittori puritani (tra i principali: J. Udall, H. Barrow, J. Penry, J. Trockmorton), autori [...] di una serie di opuscoli polemici contro la Chiesaanglicana dei quali furono occasione le leggi promosse dall'arcivescovo di Canterbury J. Whitgift, d'accordo con la regina Elisabetta, contro gli scrittori puritani che da tempo svolgevano propaganda ...
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Teologo e archeologo (Mixbury, Oxfordshire, 1811 - Roma 1879). Seguace estremista della High Church, si occupò del problema della "cattolicità" della Chiesaanglicana, ma, a differenza di Newman e di altri, [...] prova della sua convinzione, l'ammissione nella Chiesa russa. Respinto (1843), tornò in Inghilterra, dove pubblicò (1845) una elaborata difesa teorica del suo discusso tentativo: Harmony of Anglican doctrine with the doctrine of Eastern Church (1846 ...
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Organizzatore del metodismo americano (Hamstead Brigde, Birmingham, 1745 - Spottsylvania, Virginia, 1816). Recatosi (1771) in America, e nominato da J. Wesley (1772) assistente generale e soprintendente [...] "lealismo", divenne cittadino del Delaware; risolse i dissensi tra i gruppi meridionali, già resisi indipendenti dalla Chiesaanglicana, e quelli settentrionali (conferenza di Baltimora, 1782). Nella successiva conferenza di Baltimora del 1784, A. fu ...
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Scrittore inglese (Oxford 1829 - Kensington 1888). Già pastore anglicano, si convertì al cattolicesimo nel 1857, facendosi propugnatore del ritorno della Chiesaanglicana nell'unità del cattolicesimo. [...] un'intensa attività pubblicistica e nella rivista The Rambler di Sir J. Acton propugnò, oltre all'unificazione delle Chiese cristiane, l'educazione culturale, civile e politica dei cattolici. Fra le opere vanno ricordati Catholic eschatology and ...
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In Inghilterra, i membri di un corpo religioso diverso dalla Chiesaanglicana. Così si dissero prima dell'atto di emancipazione (1829) anche i cattolici inglesi. Il termine però è prevalentemente riferito [...] ai calvinisti inglesi, che durante il regno di Elisabetta I non vollero conformarsi ai 39 articoli della Chiesaanglicana, e a quanti li seguirono in tale atteggiamento, fino al Toleration act (1689). ...
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Teologo riformato (Esda, Artois, 1531 circa - Oxford 1613). Di genitori calvinisti, fu ministro della Chiesa vallona a Leida e prof. di teologia all'univ.; espulso, si rifugiò in Inghilterra e aderì alla [...] Chiesaanglicana. Difese l'episcopalismo, contro Teodoro di Beza, e il catechismo di Heidelberg; collaborò alla "Versione autorizzata" della Bibbia (1611). ...
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Liturgista inglese (Totnes 1846 - Downside 1917); segretario di T. Carlyle, membro dell'Educational Department nel Privy Council Office, si convertì al cattolicesimo (1867). Autore, tra l'altro, di Edward [...] the VI and the book of Common Prayer (1891), confronto del libro ufficiale liturgico della Chiesaanglicana con le sue fonti cattoliche. ...
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King’s Book Esposizione in 6 articoli della dottrina della Chiesaanglicana (propriamente Necessary doctrine and erudition of a christian man, 1543) che veniva a correggere in senso cattolico le proposizioni [...] del precedente Bishop’s Book d’ispirazione decisamente luterana. Fu compilato da una commissione presieduta da T. Cranmer ...
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Protestantesimo
Heinz-Horst Schrey
di Heinz-Horst Schrey
Protestantesimo
sommario: 1. L'autocomprensione odierna del protestantesimo: a) genesi storica; b) distinzione tra veteroprotestantesimo e neoprotestantesimo; [...] British Council of Churches (1942), in cui sono affiancate in collaborazione la Chiesaanglicana e le Chiese libere; il Consiglio federale delle Chiese evangeliche d'Italia (1946), comprendente valdesi, battisti, metodisti, avventisti e pentecostali ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] la tolleranza in Inghilterra, non proprio secondo la teoria lockiana, perché continuò a riconoscere il primato della Chiesaanglicana. Il protestantesimo non anglicano, erede delle tradizioni puritane, serbò traccia delle idee di Locke, e un progetto ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
dissenziente
dissenziènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dissentire, dal lat. dissentiens -entis, part. pres. di dissentire]. – Che dissente, che è in disaccordo: molti furono i deputati d.; si dichiarò d. dall’opinione della maggioranza;...