Matematico e teologo (Cork 1819 - Dublino 1904). Compì gli studî superiori nel Trinity College di Dublino, nel quale passò poi tutta la vita, prima come lecturer di teologia (1845-48) e di matematica (1848-66), [...] punto qualunque. Come teologo, S. fu un anglicano incline al protestantesimo e come tale avversò il "movimento di Oxford"; ebbe una parte importante nella riorganizzazione della Chiesaanglicana in Irlanda, dopo la sua separazione dallo stato (1869). ...
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Ecclesiastico e poeta (Ashby-de-la-Zouch, Leicestershire, 1574 - Higham, Norwich, 1656); vescovo di Exeter (1627), quindi di Norwich (1641). Autore di molte opere polemiche, tra le quali la più importante [...] è An humble remonstrance to the High Court of Parliament (1640-41), in difesa della Chiesaanglicana, che provocò una violenta controversia con i puritani. Interessano la storia letteraria i suoi versi satirici (Virgidemiarum, 1597, a imitazione dei ...
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Erudito inglese (n. 1647 - m. Oxford 1710). Decano di Christ Church a Oxford (1689), fu architetto, musicista, poeta latino conviviale. Prese parte attiva alle polemiche seguite alla rivoluzione del 1688, [...] con opuscoli in difesa della Chiesaanglicana. Come architetto, ha notevole importanza per il suo precoce palladianismo (chiesa di All Saints, 1707-10: interpretazione originale degli esempî di Wren; Peckwater Quadrangle nel Christ Church College, ...
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Ecclesiastico (Hensingham, Cumberland, 1519 circa - Londra 1583), uno dei promotori della riforma inglese e uno dei primi capi della Chiesaanglicana; cappellano di Edoardo VI, dovette abbandonare l'Inghilterra [...] durante il regno di Maria la Cattolica; tornato in patria (1559) sotto Elisabetta, fu vescovo di Londra, poi (1575) di Canterbury ...
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di Giuseppe Alberigo
Il contesto mondiale nel quale operano le C. c. appare all'inizio del nuovo millennio profondamente mutato. La modificazione politico-ideologica più vistosa riguarda la caduta del [...] Soprattutto questa seconda decisione ha suscitato forti reazioni all'interno della stessa Comunione anglicana, oltre a complicare gravemente le relazioni tra la Chiesaanglicana e le altre C. c. (cattolico-romana e ortodosse). Sulla base del rilancio ...
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VERMIGLI, Pietro Martire
Delio Cantimori
Nato a Firenze l'8 settembre 1500, fu uno dei maggiori dotti della "chiesa riformata", il teorizzatore più sistematico e conseguente delle dottrine zwingliano-calviniane. [...] Eucaristia, contribuendo più di ogni altro a fare eliminare il dogma della transustanziazione dal sistema dogmatico della Chiesaanglicana, e a quella fra luterani e calvinisti sulla predestinazione (a Strasburgo), sostenendo con rigorosa coerenza il ...
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WILLIAMS, Roger
Henry Furst
Riformatore religioso e fondatore dello stato di Rhode Island negli Stati Uniti. Nacque a Londra verso il 1603, figlio d'un agiato mercante di Cow Lane; la protezione del [...] 1629 una cameriera, e nel dicembre del 1630 salpò con lei per Boston. Qui trovò la comunità religiosa ancora aderente alla chiesaanglicana, da lui aborrita, e rifiutò il posto di precettore che gli venne offerto, accettandone un altro a Salem, che ...
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OATES, Titus
Florence M. G. Higham
Nacque nel 1649 da un anabattista che si riconciliò, quando gli riuscì opportuno, con la Chiesaanglicana. Ebbe una giovinezza agitata e inquieta (fu anche in prigione) [...] e il mercoledì delle Ceneri del 1677 si dichiarò cattolico romano. Entrò allora nei seminarî dei gesuiti a Valladolid e a Saint-Omer, ma da entrambi fu espulso. Egli si recò allora presso il fanatico presbiteriano ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] ristabilire l’originario servizio divino si sono avuti fino ai nostri giorni.
Il rituale del servizio divino seguito nella Chiesaanglicana, indicato nel Book of common prayer (1549) e nel quale si sentiva l’influenza luterana, orientale e cattolica ...
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Ecclesiastico inglese, fondatore della Chiesa metodista (Epworth 1705 - Londra 1791). Cresciuto in ambiente anglicano, durante gli studî a Oxford meditò molto l'Imitazione di Cristo e fu a capo di una [...] dedicò a predicare e a propagare infaticabilmente (24 maggio 1738). La sua predicazione, che intendeva restare nell'ambito della Chiesaanglicana (e vi rimase in effetti finché non ne fu espulso), era fatta all'aria aperta quando le cappelle venivano ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
dissenziente
dissenziènte agg. e s. m. e f. [part. pres. di dissentire, dal lat. dissentiens -entis, part. pres. di dissentire]. – Che dissente, che è in disaccordo: molti furono i deputati d.; si dichiarò d. dall’opinione della maggioranza;...