Architetto e intagliatore in legno (Lamporecchio, Pistoia, 1442 - Pistoia 1522). Lavorò a Pistoia nel convento di S. Giovanni Battista (1472-85) realizzando la chiesa (finita nel 1516; ricostruita dopo [...] ) con modi di pura tradizione brunelleschiana. Questi sono riscontrabili anche nel vestibolo della chiesa della Madonna dell'Umiltà (iniz. nel 1495), mentre la chiesa stessa (iniz. nel 1509), nel suo possente impianto ottagono, sembra confermare la ...
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Pittore e incisore (Bologna 1575 - ivi 1655). Dopo un soggiorno a Roma, dove ebbe modo di conoscere le opere di A. Tassi e di A. Carracci (Paesaggi, 1610-11, Roma, galleria Spada), lavorò prevalentemente [...] accentuati effetti luministici ispirati alla tradizione ferrarese e veneta (Miracoli di s. Domenico e Consegna delle chiavi a s. Pietro, 1617, S. Domenico; Resurrezione di Cristo, 1623-25, S. Salvatore; Storie del Battista, chiesa dei Servi, 1635). ...
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Scultori e architetti, probabilmente fratelli, oriundi di Osteno e di Righeggia nel Comasco, operarono nel Veneto (primi decennî sec. 16º). Si sa che Lorenzo morì nel 1523 quando era già morto Giov. Battista. [...] collaborazione, seguirono diligentemente, ma alquanto freddamente, i modelli classicheggianti di Tullio Lombardo. Opere loro si trovano a Venezia (chiesa dei Frari, dei SS. Giovanni e Paolo, di S. Giobbe, di S. Maria Mater Domini), a Treviso (duomo ...
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Famiglia di pittori trentini. Andrea (m. 1761) lavorò specialmente a Salisburgo, dove dipinse affreschi nel duomo e nel castello di Leopoldskron. A Trento eseguì affreschi nella chiesa delle Orsoline. [...] Giovanni Battista (Trento 1711 - ivi 1776), suo fratello, soggiornò (1763) a Passau: opere nell'arcivescovado di Trento e nel Landhaus di Innsbruck. Suo figlio Innocenzo (n. Trento 1732) fu pittore di corte a Passau (dal 1797). ...
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Scultore (Cordova 1583 - Siviglia 1627). Allievo di J. Martinez Montañés, operò prevalentemente a Siviglia, sviluppando soluzioni di un tormentato e drammatico realismo. Tra le opere più significative: [...] Cristo dell'Amore (1618, chiesa del Salvador), Cristo del Gran Potere (1620), Cristo della Misericordia (1623, chiesa di Santa Isabel), e le più pacate Vergine col Bambino e San Giovanni Battista (entrambe al museo di Siviglia). ...
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Scultore napoletano (sec. 16º-17º), figlio di Gian Domenico, partecipò ai lavori per la chiesa dell'Annunziata a Napoli (1577-98); nel 1585 circa iniziò la tomba di G. B. Minutolo nella crociera del duomo. [...] Tra le altre opere: S. Giovanni Battista (S. Domenico Maggiore a Napoli), rilievo della Resurrezione di Lazzaro (SS. Severino e Sossio a Napoli). ...
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Stuccatore (Scaria 1674 - ivi 1750), figlio di G. Battista; esplicò una grande attività in Germania e in Austria (castello di Ludwigsburg; Sankt Florian, ecc.). Nella chiesa di Scaria sono di lui oltre [...] 40 statue di stucco e in S. Maria di Carignano a Genova gli otto Apostoli e i quattro quadri su disegno di F. Schiaffino ...
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Architetto napoletano (sec. 18º), attivo tra il 1705 circa e il 1737. Seguace di F. Solimena. Progettò alcune delle più notevoli costruzioni del Settecento a Napoli, come la facciata e l'atrio di S. Giovanni [...] Battista, la chiesa di S. Maria di Caravaggio e quella di S. Maria di Mondragone. ...
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Architetto (Bologna 1655 - ivi 1713), allievo e aiuto del padre, Giovanni Battista, con il quale costruì il cortile del Collegio Ungarico (1700). Si occupò dell'ampliamento della Madonna di Galliera (1684), [...] del progetto del palazzo Isolani e a Modena della chiesa di S. Domenico. ...
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Scultore originario dei Paesi Bassi (m. prima del 1756), attivo a Colonia dal 1715. Suoi capolavori sono il grande altare delle reliquie nella chiesa dei Maccabei (1717), con molte statue, e il pulpito [...] di S. Giovanni Battista (1720). ...
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battista1
battista1 (ant. batista) s. m. [dal lat. tardo baptista, gr. βαπτιστής, der. di βαπτίζω «battezzare»] (pl. -i). – 1. Propr., chi battezza, battezzatore; in partic., il sacerdote che ha l’incarico di battezzare in vece del parroco....
intitolare
v. tr. [dal lat. tardo intitulare, der. di titŭlus «titolo»] (io intìtolo, ecc.). – 1. Dare un titolo, distinguere con un titolo uno scritto, un’opera d’arte, ecc.: i. un libro, un trattato, una corrispondenza giornalistica, un...