Pittore (Venezia 1675 - ivi 1741). Allievo di P. Pagani (che egli seguì anche a Vienna), più importanti per la sua formazione furono i rapporti a Venezia con S. Ricci e lo studio delle opere del Baciccia [...] Santo), P. lavorò soprattutto con grande successo fuori d'Italia. In Inghilterra (1708-13 e ancora nel 1719) eseguì Vienna affrescò con l'Assunzione della Vergine la cupola della chiesa delle Salesiane (1725-27). Soggiornò inoltre anche in ...
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Ecclesiastico francese (n. Normandia 1412 circa - m. Roma 1483). Venuto a Roma fu creato da Eugenio IV vescovo di Angers e cardinale (1439). Legato in Francia (1451-52), tentò invano, durante le trattative [...] tra Inghilterra e Francia, di far abolire la Prammatica Sanzione di Bourges; riuscì invece nella riforma dell'università di Parigi e iniziò (1452) la revisione del processo di Giovanna d'Arco. Dal 1477 fu camerlengo della Chiesa. Uomo di mondo, ...
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Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...] motivi dell’uso delle m. nei riti d’iniziazione: il personale cui il novizio è intervenne energicamente ma vanamente la Chiesa. Passò poi anche a soddisfare tutta Europa, specie in Francia e in Inghilterra, aiutato dal favore della commedia dell’arte ...
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Musicista (Erasbach, Palatinato, 1714 - Vienna 1787). Figlio di un guardiacaccia di principi, visse in Boemia durante la prima infanzia. Fu poi, ragazzo, violinista e cantore in chiesa, finché il maestro [...] tra il 1743 e il 1746 in Italia e in Inghilterra, dove studiò il recitativo e l'economia scenica di J Rameau) si levarono focose, generando una contesa, rimasta celebre, fra tradizionalisti (D'Alembert, F. M. Grimm, P.-L. Ginguené, J.-F. La ...
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Botanica
Si dice di parti od organi che non sono uniti fra loro o con altro organo; per es., i filamenti staminali l. (nella sofora e in altre Fabacee), che si contrappongono a quelli uniti o concresciuti, [...] Collins (1713); ancora in Inghilterra, nel 1778, uscì d’altra parte rinunciando volontariamente a ogni aiuto, finanziario o altro, da parte dello Stato. Questa indipendenza può essere un carattere fondamentale e fortemente accentuato delle l. Chiese ...
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Poeta inglese (Londra 1788 - Missolungi 1824). Discendente da una nobile e antica famiglia d'origine normanna, succedette (1798) nel titolo e nei beni del prozio. Nel 1803 concepì per Mary Anne Chaworth [...] 1824 era a Missolungi, malcontento dei Greci e senza avere partecipato a fatti d'arme. Ivi morì di febbre reumatica, o forse di meningite; fu sepolto in Inghilterra nella chiesa di Harrow-on-the-Hill. Il suo romanticismo si esaurisce quasi tutto in ...
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Pittore (S. Angelo in Vado 1540 circa - Ancona 1609). Allievo del fratello Taddeo, fu attivo in tutta Italia, specie a Firenze (affreschi della cupola del duomo, 1575-79), e a Venezia (Federico Barbarossa [...] , nella Sala Regia in Vaticano). Lavorò inoltre in Villa d'Este a Tivoli (1566-72); a Roma in S 1574 viaggiò in Francia, Paesi Bassi, Inghilterra; tornato in Italia, a Firenze ebbe l decorò la cappella degli Angeli nella chiesa del Gesù e la cappella ...
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Pseudonimo dello scrittore inglese Eric Arthur Blair (Motihari, Bengala, India, 1903 - Londra 1950). Scrittore preciso e chiaro, O. è stato uno dei più lucidi saggisti del suo tempo. Avverso a ogni forma [...] governati da regimi dittatoriali.
Dopo aver compiuto gli studi in Inghilterra, tornò in India e fu per cinque anni nella polizia la chiesa cattolica, i regimi dittatoriali e in genere contro tutte quelle forme di sopraffazione e d'ingiustizia che ...
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Riformatore (Schlettstadt 1491 - Cambridge 1551). Domenicano, s'interessò alla "protesta" luterana fin dai primi momenti; passato al seguito di Lutero (1518), dal 1520 iniziò la predicazione. Chierico [...] a Strasburgo, dove ottenne una vittoria completa contro la Chiesa locale. Da Strasburgo, B. esercitò larghissima influenza sul La sua opposizione all'Interim d'Augusta (1547), lo costrinse ad abbandonare (1549) Strasburgo. Riparò in Inghilterra. ...
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Sacerdote anglicano (Oakham 1649 - Londra 1705). Cappellano presso il duca di Norfolk (1675), venne in contatto con elementi cattolici. Nel 1676 conobbe a Londra I. Tonge, in cerca di prove di complotti [...] di s. Bartolomeo" in Inghilterra. O. nel 1677 professò pubblicamente la conversione alla Chiesa di Roma, entrando nei processato (maggio 1685) e condannato alla prigione. Liberato da Guglielmo d'Orange, O. continuò in tono minore la sua attività di ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
supremazia
supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la...