VITTORE II
Wolfgang Huschner
Nacque in Svevia; gli storici non sono riusciti ad accertare a quale famiglia della nobiltà locale Gebhard, questo il suo nome di battesimo, appartenesse. Sono però noti [...] otto anni aveva avuto modo di valutare le possibilità d'azione a Roma e in Italia dei papi nati per destinatari in Francia, Inghilterra, Germania ed Italia. Già l'inganno. I Ravennati seppellirono V. nella chiesa di S. Maria, in quella che era stata ...
Leggi Tutto
CAETANI, Michelangelo
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 20 marzo 1804 da Enrico e da Teresa de' Rossi; principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel [...] della Chiesa negli anni duri della lotta antitemporale avrebbe smorzato. Era come un terreno d'incontro degli Napoli, spesso in Toscana, nel 1835 e nel 1876 in Inghilterra) e l'atmosfera cosmopolitica della sua casa ricevette anche una impronta ...
Leggi Tutto
ACTON, John Francis Edward
Giuseppe Nuzzo
Nacque a Besançon nel giugno 1736 da Edward, nobile inglese emigrato qualche anno prima in Francia per motivi religiosi e stabilitosi a Besançon come medico, [...] 'A. intraprese con l'Inghilterra - nel 1791 vi aveva pp. 105-108; G. Nuzzo, Stato e Chiesa nel tramonto del riformismo napoletano, in Arch. stor. 22-48, 177-210); G. Nuzzo, Austria e governi d'Italia nel 1794, Roma 1940, passim; A. Valente, Gioacchino ...
Leggi Tutto
schiavitu
schiavitù
Istituzione sociale propria di sistemi socioeconomici che si fondano su di essa (schiavismo), consistente in forza lavoro detenuta in proprietà privata o pubblica a scopi produttivi.
Età [...] l’aumento della ricchezza e del lusso nei Paesi d’Occidente, sia per l’aprirsi a questo commercio di timore spesso manifestato dalla Chiesa spagnola che un’importazione 33 navi; nello stesso periodo l’Inghilterra si era assicurata il primo posto nel ...
Leggi Tutto
LEMMI, Adriano
Fulvio Conti
Figlio di Fortunato e di Teresa Merlini, nacque a Livorno il 30 apr. 1822. Seguendo le tracce del padre, facoltoso commerciante, si dedicò anch'egli fin da giovanissimo ai [...] fece un viaggio in Francia e in Inghilterra, e a Londra conobbe G. Mazzini, Risorgimento, emarginare la Chiesa e le organizzazioni cattoliche Bari 1986, pp. 77 s.; L. Capello. Un militare nella storia d'Italia, a cura di A.A. Mola, Cuneo 1987, p. 150; ...
Leggi Tutto
MARAMALDO, Fabrizio
Maurizio Arfaioli
Nacque a Napoli da una famiglia nobile appartenente al seggio di Nido, primogenito di Francesco, signore di Lusciano, e di Francesca Aiossa. La data esatta della [...] del M. non fu certo casuale: anche i d'Avalos appartenevano al seggio di Nido, e la , marchese di Mantova e capitano generale della Chiesa, all'epoca alleata dell'Impero contro la Ferrara - sostenute esternamente dall'Inghilterra - si unirono (22 ...
Leggi Tutto
FRANCESCO IV d'Austria-Este, duca di Modena e Reggio
Marina Romanello
Nacque a Milano il 6 ott. 1779, terzogenito e primo maschio dei sette figli dell'arciduca Ferdinando d'Austria e di Maria Beatrice [...] 1814, quando l'Inghilterra e l'Austria si rifiutarono di attribuire a lui un integro Regno d'Italia.
F., Forni, I concordati estensi del 1841 e 1851, in Riv. di storia della Chiesa in Italia, VIII (1954), pp. 356-382; F. Manzotti, Alcuni aspetti ...
Leggi Tutto
DE CASTILLIA, Gaetano
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Milano il 28 ott. 1794 da Giorgio, titolare d'un affermato studio notarile, e da Erminia Alciati, quarto di cinque fratelli. Dopo i primi studi nel [...] nel Sud della Francia col Confalonieri e un altro in Inghilterra (fu allora che conobbe il Mazzini il quale, pur parte dello Stato un atteggiamento meno persecutorio verso la Chiesa, il D., partendo dal presupposto - in verità non molto motivato ...
Leggi Tutto
GUIDI, Aghinolfo
Marco Bicchierai
Figlio di Guido conte di Romena e di Maria di Uberto Pallavicini, fu probabilmente il primogenito. Poiché le nozze dei genitori sono da collocarsi fra 1250 e 1254, [...] o, secondo i più recenti commentatori danteschi, dell'Inghilterra), a fabbricare con il loro appoggio fiorini falsi e di nipoti. Inoltre, come d'uso, lasciò una somma consistente che doveva venire elargita a chiese, ospedali, poveri e religiosi ...
Leggi Tutto
Illuminismo
Termine coniato per calco del tedesco Aufklärung («rischiaramento») e invalso nel lessico storiografico a partire dal tardo Ottocento, quale denominazione del grande e composito movimento [...] il potere; imputò alla Chiesa la responsabilità dolosa dell’ignoranza rinnovamento culturale e politico che guardava all’Inghilterra come modello di società. Nei lunghi decenni e propugnava – per voce di d’Holbach – l’introduzione di istituzioni ...
Leggi Tutto
anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la detiene un’autorità...