(danese København) Città capitale della Danimarca (1.320.826 ab. nel 2018), posta sulla costa E dell’isola di Sjaelland che s’affaccia all’Øresund e sulla parte N dell’isoletta di Amager, che le sta dirimpetto, [...] 1700 delle truppe di Carlo XII. Il suo porto subì danni notevoli nella battaglia del 1801, durante la guerra tra Inghilterra e Lega dei L. e H. van Steenwinkel, il castello di Rosenborg (1616), la chiesa della Trinità (1637-57) con torre rotonda, in ...
Leggi Tutto
Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica.
Nel mondo romano, scopo del collegium era principalmente il culto (come nei 4 grandi c., [...] gruppi di persone, artigiani, sacerdoti addetti alla medesima chiesa, e quindi anche le corporazioni, o universitates, di studenti spesso gli alunni di una nazione, regione, città ecc.; ma presto, specie a Parigi e in Inghilterra (ne sorsero molti ...
Leggi Tutto
(gr. Κωνσταντινούπολις) Città fondata dall’imperatore Costantino sul luogo dell’antica Bisanzio nel 330. Capitale dell’Impero bizantino fino al 1453 quando fu conquistata dai Turchi; da allora prevalse [...] a una delle più piccole autocefalie della Chiesa ortodossa.
Storia
Conferenze di C. La prima (1864) sanzionò di Battenberg governatore della Rumelia orientale. Convenzione di C. Firmata, nel 1888, da Austria, Francia, Germania, Inghilterra, ...
Leggi Tutto
Città e porto della Francia (69.274 ab. nel 2006), nel dipartimento del Nord, sulla costa della Fiandra che si affaccia al Mare del Nord. Semidistrutta durante la Seconda guerra mondiale, è stata ricostruita [...] di pesce) e tessile.
Secondo la tradizione, D. dovrebbe la sua esistenza a una cappella costruita da s. Eligio nel 7° sec., in mezzo alla sabbia (Düne-Kerke, in fiammingo «chiesa delle sabbie»). Fu ceduta dalla Francia all’Inghilterra alleata ...
Leggi Tutto
(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] i contributi legati al centenario del 1989. In Inghilterra l'a. neoclassica è connessa con il palladianesimo Giovanni Battista Piranesi, Londra 1978; N. Carboneri, La reale chiesadi Superga di Filippo Juvarra, Torino 1979; AA.VV., Soufflot et l' ...
Leggi Tutto
MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] delle lettere un re, Etelvaldo. Ma la cultura latina, più che delle regge, si compiacque, anche in Inghilterra, delle chiese e dei chiostri. Di lì partivano gl'infaticati pellegrini che andavano a Roma a cercare, non pur reliquie, ma libri; e tanti ...
Leggi Tutto
La produzione filosofica dopo il 1945 ha senza dubbio risentito fortemente della seconda guerra mondiale, del trauma che essa aveva rappresentato nella vita delle nazioni soprattutto europee. La sua conclusione [...] sia, in seguito, per l'incidenza decisiva dell'insegnamento di Wittgenstein in Inghilterra. E se R. Carnap, dal 1936 in poi, Chiesa Romana. Se il primo dopoguerra aveva visto il successo dell'"attualismo" di G. Gentile, il 1925 vide il passaggio di ...
Leggi Tutto
Della casa degli Hohenstaufen, figlio di Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, nacque a Iesi il 26 dicembre 1194. Quando il padre morì, F. non aveva che tre anni e il regno di Sicilia rimase dapprima affidato [...] diede le sue navi per portare in Italia specialmente i prelati di Francia e d'Inghilterra. Fra la Meloria e l'isola del Giglio la flotta quando l'imperatore si atteggiò a riformatore della chiesadi Cristo, inquinata dalla mondanità del papato, e ...
Leggi Tutto
LEONE X papa
Giovanni Battista PICOTTI
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dicembre 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e di Clarice Orsini.
Ebbe a tre anni maestro Agnolo Poliziano, ma [...] onnipotente ministro di Enrico VIII d'Inghilterra, la dignità cardinalizia e tollerò ch'egli, col titolo di legato, con ben altri mezzi che un trattato e un editto poteva la Chiesadi Roma salvarsi dalla procella; questi mezzi L. o non tentò affatto ...
Leggi Tutto
GRAN BRETAGNA (A. T., 47-48, 49-50)
Herbert John FLEURE
Mario SARFATTI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Anna Maria RATTI
*
È il nome generico dato alla maggiore [...] componenti e il carattere da esso attualmente raggiunto.
Culti. - In Inghilterra, la confessione anglicana è non solo la "religione dello stato", ma è organizzata come vera e propria chiesadi stato, avente a suo "governatore supremo" il re, che ...
Leggi Tutto
supremazìa s. f. [dal fr. suprématie (che a sua volta è dall’ingl. supremacy, der. di supreme «supremo»)]. – Superiorità, preminenza assoluta in un determinato settore, che comporta per l’ente, la collettività, l’individuo che la detiene un’autorità...
anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...