CASALINI, Alessandro
Alberto M. Rossi
Nacque a Rovigo il 28 ag. 1839, da Vincenzo e Teresa Durazzo. Appartenente a una delle famiglie più in vista della città, fu avviato agli studi di grammatica e [...] fratelli si diedero a viaggi d'istruzione in Svizzera, Francia, Inghilterra.
Nel 1866, al momento della liberazione del Veneto, il assunse un atteggiamento di intransigente difesa delle prerogative dello Stato nei confronti della Chiesa, ciò che gli ...
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LEOPOLDO VI, DUCA D'AUSTRIA E DI STIRIA
WWerner Maleczek
Figlio di Leopoldo V, duca d'Austria (1177-1194), e di Elena, figlia del re Géza II d'Ungheria, nacque nel 1176-1177. Nel 1203 sposò Teodora, [...] Concorrenti alle nozze erano stati i re d'Inghilterra, di Francia, di Boemia e d'Ungheria. Nel luglio del Chiesa romana e i suoi meriti nella conclusione della pace.
Fonti e Bibl.: Urkundenbuch zur Geschichte der Babenberger in Österreich, a cura di ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] e un nuovo catechismo in cui al primo posto collocò la fede. Al di sopra degli ordini della Chiesa (pastori, dottori, anziani, diaconi) era posto il concistoro, composto di sei pastori e dodici anziani, laici, come supremo tribunale dei costumi. Più ...
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Cistercensi
Paola Vitolo
L'Ordine, fondato a Cîteaux da Roberto di Molesme nel 1098, si propose di attuare un rinnovamento della vita monastica attraverso il ritorno alla primitiva regola di s. Benedetto [...] centrale, che confinava con il lato nord della chiesa.
Nei primi decenni del Duecento l'Ordine contava circa cinquecento abbazie, di cui poco meno della metà in Francia e una cinquantina in Germania, Inghilterra e Spagna. Intorno al 1250 l'Italia ne ...
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Rivoluzione francese
Complesso degli eventi politici e sociali (1789-99), che posero fine all’ancien régime in Francia. In un contesto di crisi dovuta al crescente indebitamento statale, alla perdita [...] grande vittoria di Jemappes (6 nov. 1792) e poi l’esecuzione del re avevano indotto l’Inghilterra, la di quello della nascita, e insieme con l’ordinamento politico e i rapporti con la Chiesa venne laicizzata anche l’istruzione. Certo, non si trattò di ...
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Normanni
Silvia Moretti
Un popolo di pirati, di viaggiatori e di conquistatori
Per circa quattrocento anni, tra l’8° e l’11° secolo dopo Cristo, le popolazioni originarie della Scandinavia percorsero [...] del Nord approdarono in moltissimi paesi alla ricerca di ricchi bottini: Irlanda, Inghilterra, Islanda, Groenlandia, Russia, Italia, Isole Orcadi fine a questo stato di cose, nel corso dell’11° secolo la Chiesa cercò di regolamentare il ricorso alla ...
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Rivoluzione americana
Massimo L. Salvadori
La nascita degli Stati Uniti d’America
La Rivoluzione americana è stata la prima delle due grandi rivoluzioni politiche e istituzionali di fine Settecento. [...] , proprietà di un ceto di aristocrazia agraria di bianchi che si avvaleva del lavoro di schiavi neri. La Chiesa dominante era degli Americani
La rescissione formale dei rapporti con l’Inghilterra avvenne nel 1776. In aprile il Congresso continentale ...
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FIMETTA (Fimeth, Fimetti), Ruggero
Gastone Breccia
Figlio di Simone, apparteneva a una nobile famiglia siciliana di origine normanna che si era insediata a Lentini.
Già nel 1172 un Goffredo Fimetti [...] presentato come "caput et capitaneus" dei fedeli della Chiesa in Sicilia, che con un gruppo di nobili parenti e seguaci intendeva recarsi in Inghilterra per riconoscere come re di Sicilia il figlio di Enrico III, Edmondo, uno dei tanti pretendenti al ...
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cristianesimo
La religione rivelata da Gesù Cristo e, per estensione, la civiltà cristiana. Gesù Cristo è in pari tempo il fondatore del c. e oggetto di culto, di latrìa: riguardato cioè come iniziatore [...] Calvino (➔ ), e intanto la Riforma penetrò anche in Inghilterra (➔ Chiesa anglicana). La Chiesa cattolica si riposizionò grazie al Concilio di Trento, ma rimase a lungo una federazione diChiese nazionali ove il papato conservò piena giurisdizione su ...
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tolleranza
Il problema della t., come accettazione della molteplicità delle religioni e, di conseguenza, la necessità di un loro convivere libero e autonomo, è caratteristico della storia della cultura [...] e fa della prima unico giudice Dio; la Chiesa non è strumento di imperio, ma solo di magistero e pertanto non le compete la coercizione risonanza europea e, dopo essere stato ripreso in Inghilterra da Herbert of Cherbury e nella Germania protestante ...
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anglicano
anġlicano agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. anglicanus «anglico, inglese»]. – 1. agg. a. Propr., d’Inghilterra, nella denominazione della Chiesa a., la Chiesa d’Inghilterra, costituita dalle province ecclesiastiche di Canterbury...
nonconformista
(o 'nón conformista') agg. e s. m. e f. [calco dell’ingl. nonconformist] (pl. m. -i). – Genericamente, sinon. meno com. di anticonformista (anche in funzione di agg.). Storicamente, e in senso proprio, furono detti nonconformisti...