PISTOIA
P. Carofano
(lat. Pistorium, Pistoriae, Pistoria)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, situata alle pendici dell'Appennino.
Urbanistica, architettura e scultura
Sorta come [...] origine al secolo XVI, I, Genova 1870, p. 393; A. Chiappelli, Di una tavola dipinta da Taddeo Gaddi e di altre antiche pitture nella chiesadiSan Giovanni Fuorcivitas di Pistoia, Bullettino storico pistoiese 2, 1900, pp. 1-6; P. Bacci, Documenti ...
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Francesco Ronco
La città toscana fu sottomessa da Firenze tra il 1321 e il 1328 e, definitivamente, nel 1351 con la creazione di nuove magistrature e l’imposizione di un capitano fiorentino. Il passaggio dalla libertà comunale all’egemonia fiorentina non risolse l’endemica conflittualità tra fazioni, ... ...
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Città della Toscana (236,1 km2 con 90.908 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Si trova al limite settentrionale della pianura dell’Ombrone pistoiese, compresa fra l’Arno a S, il Monte Albano a O e le pendici dell’Appennino a N e a E. L’abitato è costituito da un nucleo più antico racchiuso entro ... ...
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Città della Toscana. L’antica Pistoriae o Pistorium fu probabilmente municipio. Dopo la caduta dell’impero d’Occidente, con i longobardi P. divenne centro militare e amministrativo fra i più importanti, sul confine con l’Italia bizantina. Fu sede di gastaldato, poi centro di contea, entrando a far parte ... ...
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Giancarlo Savino
La città toscana, e gli avvenimenti dei primi anni del secolo XIV che la riguardano, fanno riscontro nella Commedia con l'episodio di Vanni Fucci (If XXIV 97-151 e XXV 1-15), che si conclude appunto con un'invettiva contro P. (If XXV 10 Ahi Pistoia, Pistoia, ché non stanzi / d'incenerarti ... ...
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(XXVII, p. 426; App. I, p. 941; II, 11, p. 554)
Luigi PEDRESCHI
Sanate in breve le gravi ferite infertele dalla guerra (26.000 vani distrutti), la città si è rapidamente trasformata e ampliata. Da un decennio si costruiscono in media 2.000 vani all'anno, soprattutto in periferia, specie a N, ove sono ... ...
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(XXVII, p. 426; App. I, p. 941)
Giuseppe CARACI
Emilio LAVAGNINO
Al 31 dicembre 1947 la popolazione residente nel comune era di 75.830 ab., e quella della provincia era salita a 221.687 ab. La città ha subìto notevoli danni (circa 2000 edifici distrutti o gravemente sinistrati) per cause belliche; ... ...
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(A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Carlo PIETRANGELI
Quinto SANTOLI
Adelmo DAMERINI
Città della Toscana, fra le più importanti dal punto di vista storico ed artistico della regione e del regno, dal 1927 capoluogo di provincia. Pistoia sorge a 65 m. s. m. all'estremo nord-ovest ... ...
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ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] , per sé e per Isotta degli Atti, due cappelle contigue della chiesa gotica diSan Francesco; e, nel 1447, ne aveva dato incarico al medaglista Matteo de' Pasti e ad Agostino di Duccio, scultore. Soltanto nel '50, quando i lavori erano già molto ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] luogo in cui era anticamente l'acropoli. Nel 1362 Matteodi Giovannello, detto il Gattapone, venne nominato dal cardinale officialem ", Roma 1980, pp. 139-146; J. Esch, La chiesadiSan Pietro di Spoleto. La facciata e la scultura, Firenze 1981; S. ...
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MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] dal 1220 ca., che nel 1243 edificarono il convento con la chiesadi S. Matteo, dalla fine del sec. 14° dedicata a s. Domenico e origini della scultura romanica, Milano 1956; A. Ghidiglia Quintavalle, San Pietro a Modena, Modena 1962; J. Stiennon, R. ...
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MASO di Banco
E. Neri Lusanna
Pittore e scultore fiorentino, attivo a Firenze nella prima metà del sec. 14°, M. si configura come la personalità più eminente e innovativa nella schiera dei maestri strettamente [...] la pala con la Madonna con il Bambino, i ss. Matteo e Giorgio e angeli di S. Giorgio a Ruballa, presso Bagno a Ripoli (prov. A. Chiappelli, Di una tavola dipinta da Taddeo Gaddi e di altre antiche pitture nella chiesadiSan Giovanni Fuorcivitas in ...
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LIPPO MEMMI
C. De Benedictis
Pittore, figlio di Memmo di Filippuccio, L. è documentato dal 1317, anno in cui firmò la Maestà del palazzo del Popolo diSan Gimignano, al 1347, quando acquistò una vigna [...] . di S. Matteo), che nel 1544 venne trasferito nella pieve di S. Stefano a Vivaia (Pisa) e in seguito nella chiesadi S. Niccolò a Casciana Alta (Pisa). Il restauro ha rimesso in valore l'alta qualità del dipinto e l'affinità con gli affreschi diSan ...
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TREVISO
G. Valenzano
(lat. Tarvisium; Tervisium nei docc. medievali)
Città del Veneto, capoluogo di provincia, situata nella pianura alla confluenza nel Sile del torrente Botteniga.
T. sembra costituire [...] Eremitani fra Matteo la chiesadi S. Zeno. Pochi mesi dopo i frati costruirono ex novo una chiesa su un terreno di Treviso mons. Antonio Mistrorigo, a cura di L. Pesce, Treviso 1985, pp. 475-507; T. Franco, Affreschi trecenteschi della chiesadiSan ...
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ZAMORA
G. Palomo Fernandez
(Semure, Çemura, Çamore nei docc. medievali)
Città spagnola, capitale della prov. omonima, situata nel Nord della Meseta centrale, confinante con la Galizia e il Portogallo.Nel [...] di Santa María la Nueva, della Magdalena e diSan Juan de la Puerta Nueva, così come la chiesadiSan Martín de los Caballeros. A S si svilupparono le collaciones diSan Pedro, San Cebrián e San del compostelano maestro Matteo. Ruiz Maldonado (1988 ...
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ANDREA di Bartolo, detto A. del Castagno
Eugenio Battisti
L'appellativo deriva dal luogo di nascita, Castagno diSan Godenzo, nell'alto Mugello, sulle pendici del monte Falterona. Il padre, Bartolo [...] di Antonio diMatteo del Meglio (in A. M. Fortuna, 1957, pp. 36 s.), che permettono di ricostruire quattro angeli, s. Giuliano e s. Miniato, eseguita per la scomparsa chiesadiSan Miniato fra le Torri, a Firenze, per cui si hanno pagamenti fra ...
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EREMITI DI S. AGOSTINO
P.F. Pistilli
L'Ordine mendicante degli E. di s. Agostino, detti anche Eremitani o Agostiniani, non esente ai primordi da accenti ascetici, nacque dalla volontà di raggruppamento [...] , Gli Agostiniani a Bologna e la chiesadiSan Giacomo, in Il tempio diSan Giacomo Maggiore in Bologna, Bologna 1967, di Lecceto: crescita di un organismo, ivi, pp. 117-178; F. Quinterio, Un tempio per la Repubblica: la chiesa dei SS. Maria, Matteo ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...
navicella
navicèlla s. f. [dim. di nave]. – 1. a. Piccola nave: trovò per ventura alquanto separata dall’altre navi una n. di pescatori (Boccaccio). La Navicella, fontana di Roma in forma di piccola nave, nella piazza omonima sul colle Celio,...