alfabeto
Francesco De Renzo
Comunicare facilmente e con rapidità
L'alfabeto consiste in una serie di segni grafici, le lettere, che usiamo per rappresentare in forma scritta le parole e i suoni di una [...] , e così via), sia i caratteri. Tuttavia i Greci (Grecia antica) non si limitarono a prendere l'alfabeto fenicio così o Katia, e anche due lettere, ch, come nella parola chiesa. Inoltre la stessa lettera c può rappresentare suoni diversi come in cera ...
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Si tende abitualmente a confondere sotto un unico segno grafico quelli che sono invece due distinti segni interpuntivi: la lineetta (o trattino lungo: ‹–›) e il trattino (o trattino breve o corto o trattino [...] più forte (ad es., il punto fermo).
Nell’antichità greca non esisteva il segno di parentesi, ma «per marcare un curato, per sapere a che ora le comoda che ci troviamo in chiesa”.
“Di che giorno volete parlare?” (Alessandro Manzoni, I promessi sposi ...
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L’agiotoponimo è il nome di luogo derivato dal nome di un santo, cioè da un agionimo. Il complesso dei nomi di luogo che traggono origine da agionimi è detto agiotoponomastica. Denominazioni derivanti [...] il toponimo Santa Maria Capua Vetere (Caserta) deriva dall’antica chiesa di Santa Maria Maggiore (il duomo attuale) e l’abitato è pronunciata Iorghìa. Tale forma deriva dalla parola greca georghía «terra coltivata», successivamente accostata al nome ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] come bótte (contenitore) ~ bòtte (percosse), chiése (verbo) ~ chièse (plurale di chiesa), nei casi in cui il contesto non con un impiego, però, differente da quello moderno. Anche nel greco e in latino, infatti, l’accento grave si contrapponeva all’ ...
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Il digramma (dal gr. di «doppio» + grámma «lettera») è una combinazione di due grafemi che serve a rappresentare, in determinati contesti, un unico suono della lingua. L’italiano ha i seguenti digrammi: [...] c semplice in parole come cane o bruco, ma col digramma ch in parole come chiesa o anche, in cui la sola c (+ e, i) sarebbe letta come wagneriano) e in alcuni ➔ cultismi di origine greca (per es., gnoseologia). Per la stabilizzazione delle grafie ...
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Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] Lucca; e quella faccia
di là da lui più che l’altre trapunta
ebbe la Santa Chiesa in le sue braccia»
(Purg. XXIV, 19-22)
ruminando e sì mirando in quelle schema dell’anadiplosi, recuperando la tradizione antica, greca e latina. Si è così distinta l’ ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] in l. ma in francese); il l. restò solo come lingua della Chiesa cattolica (ma nella liturgia, a partire dal 1947 e soprattutto dopo il Fiore, e fu di fondamentale importanza come ponte tra la cultura greco-araba e l’Occidente.
Il 12° sec. nel suo ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] Segue Gaio Gracco, con il quale l’o. subisce l’influenza greca. Un terzo periodo è quello di Lucio Licinio Crasso e Marco Antonio. la verità dei dogmi, la legittimità e santità della Chiesa, l’esistenza di Dio, lottare contro gli errori che ...
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Famiglia di teologi e letterati inglesi. Christopher (Cockermouth, Cumberland, 1774 - Buxted 1846), fratello minore del poeta William (v.), a Cambridge fu master del Trinity College dal 1820 al 1841. Suo [...] Lincoln 1885), vescovo di Lincoln (1868), cercò di far tornare i metodisti wesleyani alla Chiesa anglicana e di stabilire contatti tra questa e la Chiesagreco-ortodossa oltre che con i Vecchi Cattolici. Suo figlio John (Harrow 1843 - Salisbury 1911 ...
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Cardinale, linguista (Bologna 1774 - Roma 1849). Figlio di un falegname, appassionato poliglotta già in seminario, appena fatto sacerdote (1797) insegnò all'università di Bologna lingua araba, lingua greca [...] compilò il fondamentale catalogo ragionato dei manoscritti orientali e greci. Dopo avere svolto a Bologna non pochi incarichi congregazione per la correzione dei libri liturgici della Chiesa orientale e della congregazione degli studî. Eminente ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....