AGELLI (Agellio, Agellius, Aielli), Antonio
Francesco Andreu
Nato a Sorrento nel 1532, entrò nel 1551 tra i teatini di S. Paolo Maggiore di Napoli e vi professò il 13 dic. 1553. Trasferito a Roma, in [...] nel 1583, nonché nella compilazione dei Concili, che egli tradusse dal greco, e nella revisione critica del Talmud.
Era stato dal 1572, per a Roma il 19 novembre 1608 e venne sepolto nella chiesa di S. Silvestro al Quirinale.
Opere: In Lamentationes ...
Leggi Tutto
teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] questo momento il termine t. indica la vera dottrina di Dio, quale è formulata, proclamata e celebrata dalla Chiesa.
I Padri greci tendono a dotare la parola di un contenuto sempre più determinato rispetto all’oggetto della fede cristiana, definita ...
Leggi Tutto
Letteratura
In poesia, unità di discorso avente una struttura metrica e un disegno ritmico e delimitata da una pausa virtuale, di solito isolata, nella tradizione grafica occidentale, mediante un a capo [...] di cui si compongono, i poemi e i carmi lirici della letteratura greca e latina si distinguono in κατὰ στίχον («a verso a verso») negli inni di Prudenzio; poi fu il v. degli inni della Chiesa. Il dimetro trocaico (4 trochei) fu molto usato, anche con ...
Leggi Tutto
Apostolo e autore del Vangelo che nelle edizioni della Bibbia precede sempre gli altri tre. Circa la personalità di M. abbiamo notizie molto scarse. Dal Nuovo Testamento si desume solo che egli aveva un [...] Vangelo di M. è anche il Vangelo del Regno dei cieli o della Chiesa: esso è l'unico a riferire in maniera precisa l'istituzione della una diffusione notevole della nuova religione e, nella redazione greca, è posteriore a Marco. Il testo originale che ...
Leggi Tutto
(gr. ῎Αϑως) Rilievo (2033 m) con il quale culmina la catena che traversa la penisola di Hàgion Oros (il più orientale dei tre prolungamenti della Calcidica, nella Grecia settentrionale). La parte terminale [...] della comunità.
La partecipazione dei monaci ai moti greci per l’indipendenza (1821) provocò l’occupazione militare o più piani, con balconi. Nel mezzo si trovano la chiesa, preceduta da una fontana posta sotto un’edicola rotonda dove si ...
Leggi Tutto
(gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla) Nell’antichità classica, fin dal periodo arcaico della Grecia, particolare tipo di veggente femminile. I primi dati letterari (da Eraclito in poi) parlano di una S., al singolare [...] , quest’ultima legata alla leggenda della fondazione della chiesa romana dell’Aracoeli, che ebbe grande diffusione grazie ai l’introduzione di nuovi culti, tra cui quelli di origine greca. Secondo la tradizione i libri sarebbero stati venduti al re ...
Leggi Tutto
Monaco cisterciense (n. probabilmente Bieda - m. Roma 1118), al secolo Raniero. Il pontificato di P. è rimasto famoso soprattutto perché esso coincise col momento forse più drammatico delle lotte fra Papato [...] di rientrare in Roma, ma morì, mentre ferveva la lotta, il 21 genn. 1118, in Castel S. Angelo. Il suo pontificato va ricordato anche per le trattative, con le quali tentò, con Alessio Comneno, di dirimere lo scisma tra la Chiesa latina e la greca. ...
Leggi Tutto
Secondo la tradizione, autore del terzo Vangelo canonico e degli Atti degli Apostoli; fu probabilmente di Antiochia e discepolo di Paolo che accompagnò fino a Roma. Il Vangelo di L., scritto probabilmente [...] '80 d.C., presenta il greco migliore del Nuovo Testamento: rispetto agli altri sinottici aggiunge un racconto dettagliato della nascita di Gesù e alcune parabole. Gli Atti degli apostoli narrano i primi anni di vita della Chiesa e la diffusione del ...
Leggi Tutto
Padre della Chiesa, il più celebre degli oratori sacri (Antiochia fra il 344 e il 354 - Comana, Cappadocia, 407). Educato con gran cura presso il retore Libanio e nella religione cristiana dal vescovo [...] e teologo, G. è poco originale ma riecheggia - e trasferisce efficacemente nell'omiletica - temi della tradizione patristica greca e soprattutto della scuola antiochena. La personalità di G. è quella di un moralista, desideroso di riformare la vita ...
Leggi Tutto
Umanista e teologo (Étaples 1455 circa - Nérac 1536).
Considerato talora fautore del luteranesimo, talora rivalutato nei suoi intenti di riformatore cattolico, è uno dei più caratteristici esponenti di [...] si allargò ai primi tempi cristiani e alla patristica greca: tradusse e commentò lo Pseudo-Dionigi, Ignazio, Policarpo Briçonnet, già suo alunno, che, propugnatore della riforma della Chiesa, aveva raccolto intorno a sé un gruppo di riformatori. Nella ...
Leggi Tutto
greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
ortodossia
ortodossìa s. f. [dal gr. ὀρϑοδοξία; v. ortodosso]. – 1. In senso generico, retta credenza, purezza di fede, conformità a una determinata religione o chiesa, della quale si accetta integralmente la dottrina (in contrapp. a eterodossia)....