Nella storia delle religioni, in generale, operazione rituale che mira a rendere partecipi, momentaneamente o permanentemente, della divinità. I due presupposti principali dell’idea del sacramento sono [...] , dell’unzione degli infermi, possono essere ricevuti da membri di Chiese che non hanno piena comunione con le Chiese cattoliche.
Il Sacramentario era il libro liturgico usato dalla Chiesalatina (fino al 10°-11° sec. e prima della prevalenza dei ...
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Apostolo e autore del Vangelo che nelle edizioni della Bibbia precede sempre gli altri tre. Circa la personalità di M. abbiamo notizie molto scarse. Dal Nuovo Testamento si desume solo che egli aveva un [...] che una documentazione sicura si hanno leggende, in cui è ben arduo distinguere gli elementi storici da quelli inventati. La Chiesalatina ne celebra la festa, venerandolo anche come martire, il 21 settembre. Nel Vangelo di M., che è il secondo per ...
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psicologia Precisa e ben delineata successione di atti che persone con nevrosi ossessiva debbono compulsivamente compiere, anche in modo ripetuto, per rimuovere l’insicurezza e l’ansia di fronte a determinate [...] stesso.
Il libro che contiene un determinato rito, in particolare il Rituale Romano, libro ufficiale della Chiesalatina, proprio del sacerdote. Quello in vigore è stato completamente riformato per disposizione del concilio Vaticano II (➔ liturgia ...
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Uno dei sette scelti dalla comunità apostolica di Gerusalemme "per il servizio delle mense", ma che di fatto svolgevano opera di evangelisti, e solo successivamente identificati come diaconi; ha il titolo [...] comunità cristiane, anche in Occidente, in parte deposte poi (460) in una basilica fatta costruire a Gerusalemme dall'imperatrice Eudossia. Festa nella Chiesalatina, 26 dic. (nella greca il 27); festa del ritrovamento delle reliquie, 2 agosto (la ...
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Nome di patriarchi di Costantinopoli: 1. A. I, vescovo di Trebisonda (circa 533), patriarca (giugno 535) per il favore di Teodora, venne condannato, come monofisita, da un concilio presieduto da papa Agapito [...] ); in un'enciclica (sett. 1895) ribadì, contro l'enciclica Praeclara gratulationis di Leone XIII, le accuse contro la Chiesalatina, includendo, tra le dottrine ripudiate, i dommi dell'Immacolata Concezione e dell'infallibilità pontificia. ...
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Teologo ed erudito (Seminara 1290 circa - forse Avignone 1348). Studiò in Calabria in un monastero basiliano aderente di fatto, se non di nome, alla Chiesa greca; passato a Costantinopoli (1328 circa), [...] , che si risolse con un nulla di fatto, con i due rappresentanti della Chiesalatina inviati a Costantinopoli da papa Giovanni XXII per trattare dell'unione delle Chiese. Entrato poi in aspro contrasto con Gregorio Palamas e gli esicasti, da lui ...
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Cardinale (m. Roma 1061). Entrato (1015) nel monastero benedettino di Moyenmoutier, fautore della riforma della Chiesa, fu chiamato a Roma da Leone IX (1049) che lo ebbe proprio consigliere creandolo cardinale [...] il Concilio Romano, e poi (1050) arcivescovo della Sicilia, allora sotto i Saraceni. Avverso alla unione tra Chiesa greca e Chiesalatina, fu uno dei principali artefici della rottura nelle trattative avviate: dopo aver scritto l'Adversus Graecorum ...
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(o Volgata) Nome della versione latina della Bibbia, nel testo adottato dalla Chiesalatina.
Nel 4° e 5° sec. si chiamava V. la versione greca dei Settanta e quella latina da essa derivata; il termine [...] di Girolamo è stata da lui stesso curata sugli originali, ma una parte è costituita dalla sua revisione di precedenti versioni latine sul testo dei Settanta, e un’altra piccola parte non ha neppure subito la revisione geronimiana: di qui la diversità ...
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Patriarca cattolico di Costantinopoli dal 1275 al 1282 (m. 1296); nel 1270 fu incaricato di ricondurre in Francia i legati di Luigi IX, inviati a Bisanzio per trattare l'unione delle Chiese, e assisté [...] di Anema. Qui un più approfondito studio teologico lo condusse ad accettare i dogmi della Chiesalatina. Così quando a Lione fu conclusa l'unione delle due Chiese (6 luglio 1274), G. B. fu elevato al trono patriarcale (26 maggio 1275). Egli dovette ...
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Vescovo di Antiochia (n. Melitene, Armenia Minore - m. Costantinopoli 381); eletto mentre era in atto una violenta reazione ariana alle decisioni del Concilio di Nicea, M. prese un atteggiamento conciliante, [...] al ritorno di M. dall'esilio (362), all'epoca dell'imperatore Giuliano, nello scisma. M. conobbe nuovamente a due riprese (365-367 e 369-378) la via dell'esilio. Festa, nella Chiesa greca, 12 febbr. (o 23 o 24 ag.); nella Chiesalatina, 12 febbraio. ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...