CELESTINO III, papa
Volkert Pfaff
Giacinto (Hyacinthus) Bobone nacque a Roma all'inizio del sec. XII da Pietro Bobone capostipite della nobile famiglia, che assumerà il nome Orsini. Abbracciò la carriera [...] cappella di S. Giovanni Evangelista nel battistero al Laterano (1196), l'iscrizione relativa alla consacrazione della chiesa di S. Giovanni a Porta Latina (10 maggio 1191), le tavole di marmo relative alla consacrazione di S. Salvatore alle Coppelle ...
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LEONE IX, papa, santo
Michel Parisse
Brunone nacque il 21 giugno 1002 dal conte Ugo d'Egisheim e da Helvide (di Dabo?), in Alsazia. I genitori parlavano principalmente il tedesco pur essendo, secondo [...] ad abbandonare pratiche qualificate come giudaiche, in particolare la comunione con il pane azzimo: le Chieselatine che avessero mantenuto l'uso del pane non lievitato in territorio bizantino sarebbero state chiuse. Il papa preparò una risposta ...
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INNOCENZO VI, papa
Pierre Gasnault
Étienne Aubert, figlio di Adhémar, appartenente alla piccola nobiltà di Pompadour, nacque nel villaggio di Monts, parrocchia di Beyssac (Corrèze), negli ultimi decenni [...] nel mese di aprile a Paterno presso Ancona, restituiva alla Chiesa i territori da lui usurpati. In compenso, gli fu decisione esclusivamente personale.
Per difendere l'esigua comunità cristiana latina di Smirne, I. VI esercitò costanti pressioni sul ...
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GELASIO II, papa
Stephan Freund
Giovanni da Gaeta nacque tra il 1060 e il settembre 1064 da Giovanni Coniuolo, appartenente a una nobile famiglia di Gaeta. Il padre era già morto nel 1068 e Giovanni, [...] da papa Urbano II eletto il 12 marzo 1088, cancelliere della Chiesa di Roma: dall'agosto 1088 pro tempore (dal 23 settembre figura des Investiturstreits (in corso di stampa); Bibliotheca hagiographica Latina, nn. 417, 2584, 2761; Die Religion in ...
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FELICE IV, papa
Jean-Marie Sansterre
Figlio di un Castorio, era originario del Samnium ma faceva parte del clero della Chiesa romana. Lo si può probabilmente identificare con il diacono che nel 519-520 [...] approvato dal concilio di Orange e per il quale egli stesso chiese a F. IV la ratifica pontificia. Quest'ultima venne a. 695, a cura di C. de Clercq, in Corpus christianorum, Series Latina, CXLVIIIA, Turnholti 1963, pp. 5369; Id., rist. e trad. a ...
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BENEDETTO II, papa
Ottorino Bertolini
Figlio di un Giovanni, appartenente a famiglia romana, aveva percorso nel clero cittadino tutta la carriera ecclesiastica, dalla Schola cantorum sino all'ordinazione [...] era stata sin'allora tradotta dal greco in latino. B. era ancora tuttora "presbyter, in . M. Lacarra, La Iglesia visigoda en el siglo VII y sus relacionescon Roma, in Le Chiese nei Regni dell'Europa occ. e i loro rapp. con Roma sino all'800, I, ...
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GREGORIO III, papa, santo
Paolo Delogu
Di origine siriaca, apparteneva probabilmente a una famiglia giunta a Roma dall'Oriente a seguito dell'occupazione araba di quelle province dell'Impero bizantino. [...] fatto che egli conosceva sia la lingua greca sia la latina e loda la sua conoscenza dei salmi e l'attitudine aveva discusso col papa il futuro dell'evangelizzazione e della Chiesa in Germania, probabilmente informandolo anche dell'interesse di Carlo ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] alla Vulgata nelle pubbliche letture, nelle discussioni e nelle opere teologiche; allo stesso tempo ribadì il latino come lingua della Chiesa, per evidenziare il carattere universale della comunità dei fedeli. Nel 1593 Clemente VIII approvò il testo ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] Fabri de Peiresc. Fino al 1644, questi Poemata latini, commentati anche dal Campanella, vedranno quasi venti Elze et al., Wien-Rom 1976, pp. 72-167; L. Willaert, in Storia della Chiesa, a cura di A. Fliche-V. Martin, XVIII, 1, Torino 1976, ad indicem ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] e Tilgaldo troppo gravi per poterli reintegrare. Il 7 ottobre chiese a Lotario di porre fine ad una vacanza disdicevole e Communication écrite et communication orale du IVe au IXe siècle en Occident latin, Paris 1992, pp. 545 s.; R. Savigni, I papi ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...