Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] delle dottrine e delle opinioni corse ne’ cinque primi secoli della Chiesa in proposito della divina Grazia, del libero arbitrio, e della Predestinazione, in Trento 1742 (trad. latina del gesuita F. Reiffenbergius, Francofurti ad M. et Moguntiae 1756 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Cantù
Ada Gigli Marchetti
Cesare Cantù, scrittore, polemista, storico, letterato, giornalista, educatore e organizzatore di cultura, non senza incursioni nella politica, fu attivo pressoché per [...] in qualche misura incidessero sulla posizione del clero e della Chiesa.
Cessato il mandato parlamentare, proprio per il successo e stampe anche opere di storia della letteratura greca e latina (1863-1864) e pure, riprendendo precedenti scritti, una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Gerolamo Tiraboschi
Francesco Mores
Tiraboschi e la Storia della letteratura italiana: per buona parte della cultura storica italiana (e per la parte della cultura storica fuori d’Italia che è distrattamente [...] di Brera, nel 1760, Tiraboschi diede alle stampe un’orazione latina con la quale celebrò la storia e le figure illustri di e di altri (Vita di santa Olimpia vedova e diaconessa della Chiesa di Costantinopoli, 1775, pp. V-VI).
Altrettanto chiaro era il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giuseppe Alberigo
Enrico Galavotti
Giuseppe Alberigo è stato uno dei più autorevoli storici della Chiesa del Novecento. La sua opera, che ha goduto di una diffusione internazionale, ha abbracciato un [...] di precise istanze di riforma dei meccanismi di governo della Chiesa, a partire dalla curia romana: l’idea fondamentale che muove una selezione non solo a favore di una cultura – quella latino-occidentale, ad esempio – ma anche a favore di alcuni ...
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Nacque a Roma il 20 luglio 1900 da Filippo, di famiglia borghese di solida e rigorosa tradizione cattolica, e da Adele Santambrogio. Dal padre Filippo, docente di letteratura latina medievale nell'università [...] la sua bibliografia (Roma 1934).
L'opera, strumento indispensabile per lo studio del diritto comune negli Stati della Chiesa, si articola in tre grandi sezioni. Nella prima sono registrate 845 opere di giureconsulti che avevano affrontato il problema ...
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FERRARI, Ettore
Anna Maria Isastia
Nacque a Roma il 25 marzo 1845 da Filippo e da Maria Luisa Pasini, discendente da una nobile famiglia fiorentina. Secondogenito di quattro figli, la sua formazione [...] dà alla parola; ma una scuola e quasi vorremmo dire una grande chiesa laica che aduna e accorda uomini di diverso credo politico in un Ottocento e Novecento, catal. a cura di E. M. Eleuteri, Latina 1980, pp. 75-77, 106 s.). Nel 1914 lavorò alle ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] un contesto politico già fonte di preoccupazioni per la Chiesa di Roma, il favore accordato agli ebrei fosse Medievali", 25, 1984, pp. 1-30.
W. Kluxen, Maimonides and Latin Scholasticism, in Maimonides and Philosophy, a cura di S. Pines-Y. ...
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Dioscoro, antipapa
Gabriella Braga
Greco di origine e diacono della Chiesa di Alessandria, giunse a Roma nella seconda metà del V secolo per sfuggire alle violenze della fazione monofisita, che lo avevano [...] esperto (ma di particolare rilievo, nel caso specifico, per la sua conoscenza delle lingue greca e latina, e per la cognizione dei problemi delle Chiese orientali). Con tali conclusioni di Caspar, però, contrastano i dati desumibili da tutte le altre ...
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scuola
Termine derivante dal lat. schŏla (dal gr. scholé), che in origine significava (come otium per i latini) tempo libero, piacevole uso delle proprie disposizioni intellettuali, indipendentemente [...] mondo in cui l’unica luce di spiritualità veniva dalla Chiesa, le istituzioni educative si ridussero a finalità morali e le vere e proprie s. comunali (con o senza latino o con poco latino) diffuse in tutti i centri di intensa vita economica e ...
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Svizzera
Stato dell’Europa centrale.
Antichità
Incerto è l’originario popolamento degli abitanti della S. per le età più antiche, e ancora nel periodo di La Tène (secc. 5°-1° a.C.). La data d’immigrazione [...] fissarsi in queste terre. Da quell’epoca cominciò la colonizzazione latina della S., che fu intensa, sebbene la regione non erasmiano di Basilea, da H. Zwingli e sviluppata in nuova Chiesa e nuova teologia da Calvino. Partita da Zurigo, la riforma di ...
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latino
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Latīnus]. – 1. a. Relativo o appartenente all’antico popolo di origine indoeuropea che in età storica abitava il Lazio; del Lazio antico, o di Roma, dei Romani: i popoli l. (sostantivato, i Latini); la stirpe...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...