Guerre indette fra 11° e 13° sec. dai popoli cristiani d’Europa contro i musulmani per liberare il Santo Sepolcro di Gerusalemme (v. fig.).
Il concetto di guerra santa, in antitesi al primitivo pacifismo [...] cristianità d’Oriente dagli oppressori; a essi la Chiesa, che si assumeva la responsabilità morale e 1365 occupò Alessandria, nel 1367 riuscì a bloccare con la flotta la costa siriaca ma fu ucciso nel 1369. Intanto, il concetto stesso di c. fu ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] il sentimento, la riflessione, l’amore della Chiesa e dei fedeli rispetto ai fatti e misteri scrissero Basilide, Valentino e Bardesane, con i quali ha inizio l’innografia siriaca. Ma se ne trovano anche in ambienti ortodossi. A un periodo compreso ...
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Il nome di Egitto, con cui già i Greci e i Romani designarono la regione del Basso Nilo, e che è divenuta la denominazione comune del paese, è tratto da quello dell'antica città di Menfi, reso in babilonese [...] suo complemento: śṣm-n św nsr "Dio lo udì", ciò che in siriaco non avviene; quindi la -n non può essere una preposizione. Il gli Ebrei dalla città e lasciò massacrare, dinanzi alla chiesa del Cesareo, Ipazia. Il successore Dioscoro favorì in larga ...
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Il termine italiano, come quelli francese e inglese, deriva dal latino ebur; quello spagnolo è originario da parola araba (nāb al-fīl "dente d'elefante") che si ritrova ancora nel commercio, e non solo [...] VI, pervenutici numerosi e ben conservati, in massima per merito delle chiese che li riposero nei loro tesori (v. più avanti).
La nei secoli IV e V, ma da artisti orientali, probabilmente siriaci, la cui presenza non fa meraviglia in un grande centro ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] Saqqārah, gli ornati architettonici mostrano l'influenza siriaca.
Le due chiese, con i monasteri annessi, dànno un ma del periodo che va dal sec. XI al XIV, sono le altre chiese monastiche della valle en-Naṭrūn, e tra altre quelle in Barūmūs, Dēr Abū ...
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Regione interna dell'Asia Minore, confinante a E. con l'Armenia, a S. con l'Antitauro e col Tauro di Cilicia, a O. con la Licaonia e a N. con la Galazia e col Ponto. k regione elevata, in massima parte [...] di Antioco, allora o durante la terza guerra siriaca, quando i Seleucidi stabilirono vincoli di parentela anche c'è che la porta e senza alcun ornamento. Eccezioni notevoli: la chiesa di Belli Kilise a Soǧanle, scavata in una roccia conica, la cui ...
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Nel greco antico ἄγγελος (da ἀγγέλλω "annunzio") aveva il significato generico di "messaggero"; ma poi, per l'uso che ne fecero i traduttori greci della Bibbia per rendere la parola ebraica mal'ākh "messaggero [...] che ve ne sia uno per ogni uomo; la devozione della Chiesa agli angeli si manifesta nella liturgia con la festa loro dedicata anteriori del ciborio di S. Marco a Venezia, di origine forse siriaca e risalenti al sec. VI, si vede il Cristo venerato da ...
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. Con questa festa, che ricorre il 25 di marzo, la chiesa celebra il mistero dell'Incarnazione del Verbo: e perciò anticamente essa fu chiamata festa della Divina Incarnazione. Il terzo Vangelo è il solo [...] quello della Vergine seduta, in atto di filare, di origine siriaca. A partire dal sec. VI la Vergine ritta costituisce un di doti le fanciulle povere, e aggregata da Pio II alla chiesa di S. Maria sopra Minerva, eresse in questa una splendida ...
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Fu nel vescovato di Roma fra i primi successori di S. Pietro, secondo Ireneo (Adv. haer., III, 3) il quarto; secondo Egesippo il terzo (Eusebio, Hist. Eccl., III, 29). Ireneo narra che egli conversò con [...] secondo Morin, Harnack e Wölflin, al 150-230. Abbiamo inoltre traduzioni siriache e copte (v. sotto). Se, come pare naturale, C. ha gerarchi. C. è un energico assertore dell'ordine della chiesa, che è voluto da Dio. La gerarchia ecclesiastica è già ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] più forte aggruppamento politico della Grecia: ai suoi capi, i Lacedemoni, Creso chiese aiuto, Amasi d'Egitto inviò doni; e ad essi, più tardi, tra l'Europa, la valle del Nilo e la costa siriaca, ma sul finire di quel millennio, e sul principio di ...
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siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...
caldeo
caldèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Chaldaeus, gr. Χαλδαῖος]. – 1. Della Caldea; relativo o appartenente ai Caldei, antica popolazione semitica originaria dell’Arabia orient., entrata in Mesopotamia verso il sec. 11° a. C. e stanziatasi...