Durante la messa la Chiesa ricorda sempre i fedeli defunti. Di tale ricordo quotidiano e di quello nell'anniversario della morte, parla già Tertulliano. Fra i secoli III-VI appare il ricordo nel giorno [...] defunti, appare la festa del 2 novembre nel sec. XIV. Anche le chieseorientali hanno la commemorazione di tutti i defunti, ma in giorno diverso; per es. la chiesa greca nella domenica corrispondente alla nostra Sessagesima. Fino a Pio X l'ufficio ...
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STROSSMAYER, Josip Juraj
Oscar Randi
Vescovo, mecenate, uomo politico croato, nato a Osijek il 4 febbraio 1815, morto a Djakovo l'8 aprile 1905. Cappellano di corte (1847) e poi vescovo di Djakovo (1849), [...] in vivi rapporti con la Santa Sede. Nel 1859 richiamò l'attenzione del papa sull'unione delle chieseorientali, sull'unificazione delle chiese degli Slavi, sull'opportunità di concedere libri liturgici slavi. Per merito suo fu concluso (1886) un ...
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Vescovo di Samosata (Siria) nel 361, partecipò come tale all'elezione di Melezio all'episcopato di Antiochia. Con i cappadoci Basilio di Cesarea, cui era legato da stretta amicizia, e Gregorio di Nazianzio, [...] corrente teologica detta semiariana o neonicena, che, in netto contrasto con le correnti anomee, tentò un riavvicinamento delle chieseorientali alla formula di Nicea (v. arianesimo; anomei). Si deve agli sforzi suoi e di Gregorio se Basilio poté ...
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MARTINO di Braga, santo
Giuseppe De Luca
Originario della Pannonia, ove nacque circa il 515, visse in Oriente o per lo meno visitò la Terrasanta, conobbe il greco e fece parte del monachismo orientale. [...] conoscere lo stato delle plebi campestri, prima della conversione al cristianesimo. Raccolse motti di monaci orientali e canoni delle chieseorientali.
Bibl.: O. Bardenhewer, Geschichte der altkirchlichen Literatur, V, Friburgo in B. 1932, pp. 379-88 ...
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Storico della Chiesa e dei dogmi, nato a Friedrichshafen il 17 novembre 1907. Libero docente ad Halle dal 1931, è dal 1937 professore all'univ. di Marburgo, ove insegna storia delle chiese e dei dogmi.
Dopo [...] , l'esponente più alto e significativo. Il B. ha allargato progressivamente i suoi interessi, estendendoli alle Chieseorientali, alla mistica tedesca e ad alcuni personaggi di particolare importanza nella storia del cristianesimo, come Swedenborg e ...
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Denominazione assunta dalla Chiesa greca, che afferma di essere la custode della fede espressa dai sette concili ecumenici, per caratterizzarsi e contrapporsi alla Chiesa romana.
Le Chiese ortodosse
[...] chiarendo nel corso dei secoli e affonda le radici nel diverso atteggiarsi, sin dalle origini del cristianesimo, della Chiesaorientale greca occidentale rispetto a quella romana: se per il cristianesimo occidentale ciò che viene messo in primo piano ...
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Rapporto che si stabilisce fra più persone attraverso un vincolo materiale o spirituale che le unisce.
Diritto
Profili generali
La c. (artt. 1100 ss. c.c.) si ha quando la proprietà o altro diritto reale [...] e intero in ciascuna specie eucaristica e in ciascuna sua parte. La c. sotto le due specie è rimasta nelle Chieseorientali, unite o separate da Roma. Il concilio Vaticano II, con la Costituzione sulla sacra Liturgia (1963), ha ripreso, in parte ...
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Religione
Insieme dei principi e dell’ordinamento della Chiesa cattolica romana, ossia la società di fedeli che, distinguendosi da tutte le altre comunità cristiane (➔ cristianesimo), ha per capo visibile [...] quelle che si trovano in paesi di missioni o considerati come tali. Dalla Congregazione per le Chieseorientali dipendono i patriarcati orientali di Alessandria dei Copti, di Antiochia dei Maroniti, di Antiochia dei Melchiti, di Antiochia dei Siri ...
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Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] o., con caratteristiche giuridiche e liturgiche proprie; nella curia romana fanno capo, dal 1917, alla Congregazione per le Chieseorientali.
Al tempo delle crociate si riunirono a Roma i maroniti del Libano (1181), fino a oggi interamente cattolici ...
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Festa della natività di Gesù Cristo.
La festa è ignota ai Padri dei primi 3 secoli e manca una tradizione autorevole circa la data della sua istituzione. Si ritiene che sia d’origine romana ed è certo [...] vero sole, Cristo. In poco meno di un secolo, la festa si diffuse in tutta la cristianità e fu adottata anche nelle Chieseorientali, nelle quali fino ad allora era celebrata il 6 gennaio, unita con l’Epifania.
Al N. si ricollega il ciclo natalizio ...
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orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; la Sicilia o.; il Mediterraneo o.; le...
sacramento
sacraménto (ant. sagraménto e, nel sign. 1, saraménto) s. m. [dal lat. sacramentum, der. di sacrare «consacrare»; in origine «pegno, giuramento», e quindi «pegno della fede, atto sacro»]. – 1. Termine che in latino (sacramentum)...