GISMONDI, Pietro
Vittorio Parlato
Nacque a Roma il 2 dic. 1913 da Antonio, magistrato, e da Vetulia Balducci.
Allievo di A.C. Jemolo, con cui si laureò in giurisprudenza all'Università di Roma e poi [...] 46).
L'interesse per il diritto canonico nel G. si estese, fra l'altro, al diritto matrimoniale delle Chieseorientali cattoliche (I poteri del parroco e del vescovo nella celebrazione del matrimonio secondo la vigente legislazione canonica latina ed ...
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DALLA PORTA, Antonio
Calogero Piazza
Nacque a Virgoletta, all'epoca feudo "antico" dei Malaspina dello Spino secco, oggi frazione del comune di Villafranca in Lunigiana (prov. Massa Carrara). Di famiglia [...] , con la quale Paolo V invitava i regolari all'apprendimento delle lingue liturgiche e d'uso dei cristiani delle Chieseorientali. Fu, quindi, dei primi dodici allievi - tutti "frati teologi" - del p. Tommaso Obicini, già custode di Terrasanta ed ora ...
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MACEDONIO
Gianluca Borghese
Nacque presumibilmente negli ultimi anni del V secolo o nei primi del successivo in luogo ignoto. Fu vescovo di Aquileia alla metà del VI secolo.
Punto di riferimento per [...] concepito in tal senso nel 544-545 risvegliò una latente contrapposizione tra le Chieseorientali, che accettarono il nuovo orientamento imperiale, e le Chiese occidentali, in particolare quella di Roma, guidata da papa Vigilio, che fecero resistenza ...
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FRANCO, Niccolò
Giuseppe Maria Croce
Nacque nel villaggio italo-albanese di Mezzoiuso (Palermo) l'8 genn. 1835. Ammesso tra gli allievi del collegio greco di S. Atanasio - fondato da Gregorio XIII nel [...] però caduta su un altro candidato, Giuseppe Masi, essenzialmente per ragioni di convenienza politica (Arch. della Congregazione per le Chieseorientali, Ponenze, 1877, n. 10).
Fra il 1877 e il 1880 il F. si stabilì definitivamente a Roma, dove gli ...
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GRANNIELLO, Giuseppe Maria
Giuseppe Croce
Nacque a Napoli il 4 febbr. 1834 da Luigi e da Emanuela Madamigella. Dopo i primi studi nel collegio di S. Maria di Caravaggio, dove fu ammesso nell'agosto [...] , ibid. 1934, p. 39; Verbali delle conferenze patriarcali sullo stato delle Chieseorientali e delle adunanze della Commissione cardinalizia per promuovere la riunione delle Chiese dissidenti tenute alla presenza del s.p. Leone XIII (1894-1902), con ...
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ASSEMANI, Giuseppe Luigi
Giorgio Levi della Vida
Erudito maronita italianizzato, nato a Tripoli di Siria circa il 1710. Figlio di un fratello di Giuseppe Simonio Assemani, dovette indubbiamente all'influenza [...] . Altri scritti, generalmente brevi, si riferiscono a questioni di liturgia e di diritto canonico, senza relazione con le Chieseorientali; il più notevole tra essi è la dissertazione, di ben 158 pp., intorno agli obblighi dei beneficiari ebdomadari ...
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ABELA (Abel), Leonardo
Armando Petrucci
Nacque nel 1541 a Malta, di nobile famiglia, e abbracciò la carriera ecclesiastica. Canonico a Malta, fu da Gregorio XIII, il 20 giugno 1578,nominato vicario [...] Roma del patriarca dei giacobiti, Ignazio Na'matallah, progettò una missione in Oriente per l'unione a Roma delle Chieseorientali, pensando all'A. come a eventuale ambasciatore. Sul momento il progetto non ebbe esecuzione. Il 20 luglio 1582, intanto ...
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Dono I
Papa (m. 678). Romano, successe il 2 nov. 676 ad Adeodato. Operò per risolvere il conflitto sul monotelismo, che aveva diviso Roma dalle Chieseorientali, e vigilò sull’ortodossia delle comunità [...] religiose presenti a Roma. Secondo una tradizione, accolse la sottomissione della Chiesa di Ravenna, separatasi nel 666 dalla giurisdizione di Roma. ...
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Vincenzo Gioacchino dei conti Pecci (Carpineto Romano 1810 - Roma 1903) fu eletto papa nel 1878. L'intervento più significativo del suo pontificato fu l'enciclica Rerum novarum (1891) che costituì il fondamento [...] sia nell'azione pratica come il Congresso eucaristico di Gerusalemme del 1893, mostrò che l'unione delle Chiese dissidenti con Roma, orientali e protestanti, costituiva insieme al rinnovamento della società la principale e più sentita esigenza sua e ...
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Imperatore romano dal 306 al 337. Nacque probabilmente nel 280, da Costanzo Cloro e da Elena, a Naisso (Mesia); visse prima alla corte di Diocleziano, seguì poi il padre in Britannia e alla sua morte fu [...] e Annibaliano. Quando Sapore II di Persia pretese alcune province orientali, C. marciò contro di lui, ma durante il viaggio di un momento di sviluppo della dottrina politica della Chiesa romana. Sull'epoca della sua compilazione la critica storica ...
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orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; la Sicilia o.; il Mediterraneo o.; le...
sacramento
sacraménto (ant. sagraménto e, nel sign. 1, saraménto) s. m. [dal lat. sacramentum, der. di sacrare «consacrare»; in origine «pegno, giuramento», e quindi «pegno della fede, atto sacro»]. – 1. Termine che in latino (sacramentum)...