Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] e culturale della N., che perse la propria lingua letteraria, sostituita dal danese diventato, con la Riforma, la lingua della Chiesa e della cultura (anche se pronunciato alla norvegese). Il ritorno al norvegese è avvenuto secondo due direttrici ...
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vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] e di Schwerin, con la secolarizzazione dei principati ecclesiastici da parte della Riforma, il titolo di v. fu conservato con il solo valore di distinzione secolare.
Nella Chiesa anglicana, la figura e le funzioni del v. sono analoghe a quelle ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] e dell'unzione degli infermi, provocando le proteste dei prelati spagnoli e tedeschi che vedevano allontanarsi una vera riforma della Chiesa. Il clima si fece più difficile con la creazione cardinalizia del novembre 1551: solo due dei porporati erano ...
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BENEDETTO XIII, papa
Gaspare De Caro
Pierfrancesco Orsini nacque a Gravina il 2 febbr. 1650, secondo i calcoli del Vignato, mentre la maggior parte dei biografi lo dice nato nel 1649. Era figlio primogenito [...] definizione dottrinale, sia su quello dei rapporti diplomatici, sia infine su quello delle riforme econorniche nello Stato pontificio, esigenze assai largamente sentite nella Chiesa dei tempo - sono state ignorate in quanto potevano avere di nuovo e ...
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Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] de 1748 à 1789, Paris 1928 (trad. it. Parma e la Francia, 1748-1789, I-II, Milano 1985) e F. Venturi, Settecento Riformatore, II, La Chiesa e la repubblica dentro i loro limiti, 1758-1774, Torino 1976, pp. 214-35.
Sull'attività bibliotecaria e sulla ...
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Pio V, santo
Simona Feci
Antonio Ghislieri nacque a Bosco (oggi Bosco Marengo, Alessandria), diocesi di Tortona, nel Ducato di Milano, il 17 gennaio 1504 da Paolo e Domenica Augeria. La famiglia, presente [...] 41, 1972, pp. 207-26.
San Pio V e la problematica del suo tempo, Alessandria 1972.
R. De Maio, Riforme e miti nella Chiesa del Cinquecento, Napoli 1973.
P. Simoncelli, Il caso Reginald Pole. Eresia e santità nelle polemiche religiose del Cinquecento ...
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CARLO ALBERTO, re di Sardegna
Giuseppe Talamo
Nato a Torino il 2 ott. 1798 da Carlo Emanuele, principe di Carignano, e da Maria Cristina Albertina, principessa di Sassonia Curlandia, venne tenuto a [...] quel 1816, agli inizi di novembre, C. A. chiese formalmente a Vittorio Emanuele I e alla regina l'approvazione seguito - un articolo cauto dove ci fossero elogi, speranze e suggerimenti di riforme appena C. A. fosse salito al trono (Segre, p. 476). ...
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CARLO II, duca di Savoia
Lino Marini
Nacque a Chasey il 10 ott. 1486. Figlio di Filippo II - che aveva retto il ducato sabaudo dal 1496 al '97 - e di Claudia de Brosse, succedette al fratellastro Filiberto [...] il Consiglio ducale, quando nel luglio 1536 da Moncalieri chiese uomini e cavalli per contrastare i Francesi e non lasciarli , Roma 1962, pp. 312-401; Id., I primi tempi della Riforma: conservaz. e reazione nello Stato sabaudo, in Boll. della Soc. ...
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cristianesimo
La religione rivelata da Gesù Cristo e, per estensione, la civiltà cristiana. Gesù Cristo è in pari tempo il fondatore del c. e oggetto di culto, di latrìa: riguardato cioè come iniziatore [...] scissioni ne seguirono altre, tra cui in primo luogo quella di Calvino (➔ ), e intanto la Riforma penetrò anche in Inghilterra (➔ Chiesa anglicana). La Chiesa cattolica si riposizionò grazie al Concilio di Trento, ma rimase a lungo una federazione di ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] problema non sarà privo d'interesse il fatto che il movimento della Riforma si ritrova oggi, in una certa misura, sulle posizioni di coloro adibire a sinagoga un edificio un tempo usato come chiesa; se il giudaismo imponga l'inumazione del cadavere e ...
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riformato1
riformato1 agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di riformare]. – 1. Modificato mediante una riforma, che ha subìto una riforma. In partic., nella sfera religiosa, ordini r., congregazioni r., che seguono una regola riformata rispetto...
riformare
v. tr. [dal lat. reformare, comp. di re- e formare «formare, dar forma»] (io rifórmo, ecc.). – 1. Formare di nuovo, nello stesso modo o in modo diverso: r. le file; cercheremo di r. l’associazione disciolta; abbiamo riformato la...