Figlio (Jupille 714 - Saint-Denis 768) di Carlo Martello. Nella divisione del regno fatta (741) dal padre ebbe, come maggiordomo, la Borgogna, la Neustria e l'Aquitania; ma in seguito alla rinuncia al [...] . Assicuratosi il consenso di papa Zaccaria, si fece eleggere re (751) da un'assemblea del popolo franco, mentre il merovingio ChildericoIII, che P. stesso e Carlomanno avevano fatto eleggere (743), fu deposto e rinchiuso in un monastero. P. fu poi ...
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La prima dinastia che governò sui Franchi. Il primo re della dinastia merovingia, alla metà circa del sec. 5º, fu forse Clodio, ricordato da Gregorio di Tours, che lo definisce "uomo abile e di famiglia [...] fertilità. Del resto lo stesso biografo di Carlomagno, Eginardo, nel mettere in burla l'ultimo, debole sovrano merovingio, ChildericoIII (deposto nel 751 da Pipino, padre di Carlomagno), lo descrive con i lunghi capelli alla guida di un rustico ...
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Ultimo re della dinastia merovingia (714 circa -755); figlio di Chilperico II, fu tratto nel 742 dal convento, dove era stato rinchiuso, da Pipino il Breve, per essere proclamato re: e tale fu solo di nome fino a che lo stesso Pipino, assunta la corona nel 752, lo depose e lo relegò nel monastero di Saint-Bertin a Saint-Omer ...
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Figlio (652-678) di Sigeberto III di Austrasia. Alla morte del padre fu spodestato da Grimoaldo e relegato in un chiostro irlandese. Dopo la morte di Childerico, fu richiamato in Austrasia ed eletto re [...] (673). Travolto nella lotta fra i due maggiordomi rivali Ebroin e Vulfoaldo, fu ucciso dai nobili, fautori di Ebroin. Venerato come martire dal popolo. Festa, 23 dicembre ...
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Zaccaria, santo
Papa (m. 752). Greco dell’Italia merid., successe a Gregorio III nel 741. Ottenne da Liutprando Amelia, Orte, Bomarzo e Bieda; convinse inoltre Liutprando a non attaccare l’esarcato bizantino [...] il suo successore Rachi a togliere l’assedio a Perugia (749). Z. allontanò il papato dalla sfera d’influenza bizantina e lo avvicinò ai maggiordomi franchi, pronunciandosi (749) a favore della deposizione di Childerico e dell’elezione a re di Pipino. ...
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Prelato di nobiltà franca (n. 616 circa - m. presso Arras 679-80), nipote di Didone, vescovo di Poitiers, che lo creò arcidiacono, poi abate di Saint-Maixent (653), e vescovo di Autun (659). Molto influente [...] fu consigliere di santa Batilde e reggente durante la minorità di Clotario III, alla morte di questo (670) sostenne contro Ebroino, prefetto del Palazzo, l'elezione di Childerico II a re di Neustria e di Borgogna. Caduto in disgrazia e imprigionato ...
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GRIMOALDO, re dei Longobardi
Andrea Bedina
La prima testimonianza relativa a G. è contenuta nella più ricca fonte su di lui, l'Historia Langobardorum di Paolo Diacono (l. IV, cap. 37). L'episodio descritto, [...] : non già Dagoberto II, indicato da Paolo Diacono (l. V, cap. 32), bensì, probabilmente, il merovingio Teodorico III o Childerico II, entrambi, tuttavia, soggetti ormai al potere di Ebroino, emergente maggiordomo di Austrasia e Burgundia. Il trattato ...
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Figlio terzogenito (n. 652 circa - m. 691) di Clodoveo II. Succeduto al padre nella Neustria (670), fu rinchiuso nel monastero di S. Dionigi da suo fratello Childerico II già re d'Austrasia, cui però succedette [...] nel 675. Fu poi sotto l'influenza di maestri di palazzo, Leudesio, Ebroino, che gli sottomise l'Austrasia e infine Pipino di Héristal, dal quale fu peraltro riconosciuto come unico re dei Franchi ...
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Figlio (653 circa - 675) di Clodoveo II, divenne re (662) d'Austrasia, cui unì più tardi la Neustria (673), succedendo al fratello Clotario III. Fu ucciso in seguito a una congiura. ...
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