Matematico, chimico e ingegnere (Tours 1754 - Magonza 1793). Ufficiale del genio, fu allievo di G. Monge alla scuola di Mézières. Durante la Rivoluzione, pervenne al grado di generale di divisione. Difese [...] che di geometria delle superfici (nell'indirizzo differenziale enunciò il teorema di M. de la P.), si occupò di fisica, di chimica, di progettazione di macchine (fra cui quella che servì alla stampa degli assegnati). Scrisse sulla costruzione e l'uso ...
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Nakamura, Shuji. ‒ Ingegnere elettronico giapponese naturalizzato statunitense (n. Ehime 1954). Laureatosi in Ingegneria elettronica presso la University of Tokushima nel 1977, vi ha conseguito il PhD [...] lavori, intrapresi a partire dal 1989 per l’azienda chimica Nichia Corporation, hanno permesso lo sviluppo dei LED (Light con I. Akasaki e H. Amano, il premio Nobel per la fisica "per l'invenzione di efficienti diodi emettitori di luce blu che hanno ...
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Chimico, fisico e fisiologo (East Dereham, Norfolk, 1766 - Londra 1828), dapprima medico a Londra. Fu il primo a preparare il platino in forma malleabile (filo di W.), utile per la produzione di manufatti; [...] la teoria della visione e della contrazione muscolare. In chimica, scoprì il palladio e il rodio (1803) e fu in un secondo tempo mise parzialmente in discussione). Parimenti, in fisica, fu tra i primi ad accogliere la teoria ondulatoria della luce ...
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Biochimico statunitense (n. Sacramento 1939). Docente di biologia, fisica e chimica all'univ. di Calgary dal 1996, è tra i maggiori studiosi della biocomplessità. Ha applicato le teorie dei sistemi complessi [...] allo studio dell'origine della vita e dell’organizzazione molecolare degli organismi viventi, rilevando come le dinamiche dell’adattamento seguano norme complesse, definibili su modelli matematici e suscettibili ...
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Chimico-fisico russo (Saratov 1896 - Mosca 1986); direttore (dal 1931) dell'Istituto di chimica e fisica dell'Accademia delle scienze di Mosca; prof. (dal 1944) all'univ. di Mosca. Si è in un primo tempo [...] di fisica molecolare; successivamente ha approfondito la teoria dell'esplosione di miscugli gassosi, intraprendendo così un sistematico studio delle reazioni a catena che ha consentito di chiarire alcuni aspetti del meccanismo delle reazioni chimiche ...
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Ertl, Gerhard. – Chimico-fisico tedesco (n. Stoccarda 1936). Considerato uno dei maggiori studiosi di chimica delle superfici solide, ha chiarito i meccanismi molecolari nella catalisi eterogenea. Dopo [...] Monaco di Baviera, è diventato prof. presso l’istituto di Chimica e Fisica delle univ. di Hannover (1968-73) e Monaco (1973- , del quale è, dal 2008, prof. emerito. Nel 2007 ha ricevuto il premio Nobel per la chimica per i suoi studi sui processi ...
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Architetto italiano (Roma 1903 - ivi 1981); allievo di G. Giovannoni, si è particolarmente interessato ai temi dell'edilizia residenziale fondando e dirigendo l'Ufficio studî e progetti dell'INCIS e le [...] a Cagliari e Vercelli, l'orfanotrofio provinciale a Foggia, il villaggio Angelini a Roma e, a Trieste, la biblioteca del seminario diocesano, l'istituto di botanica, il dipartimento di chimica, la sede e la foresteria del Centro internazionale di ...
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Chimico svizzero (n. Aarberg 1938). Dopo il PhD all'univ. di Basilea (1964), si trasferì a Berkeley per il tirocinio (1965), con R. E. Connick. Dopo un breve periodo di lavoro nei laboratori Bell nel New [...] Technische Hochschule di Zurigo (1970) come professore di biofisica e fisica molecolare (dal 1980; direttore del dipartimento di biologia dal 1995 È stato insignito del premio Nobel per la chimica (2002), per gli sviluppi della spettroscopia NMR ...
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Feringa, Bernard Lucas. – Chimico olandese (n. Barger-Compascuum 1951). Docente di Fisica molecolare presso l’Università di Groningen, le sue ricerche si sono concentrate sulla stereochimica, cui ha fornito [...] stessa direzione. Nel 2016 è stato insignito, con J.F. Stoddart e J.-P. Sauvage, del Premio Nobel per la chimica “per avere progettato e sviluppato molecole con movimenti controllabili, che possono svolgere un compito quando si aggiunge energia". ...
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Chimico statunitense (n. San José, California, 1932); prof. di chimica (1963) e di scienze (1976) alla Harvard Univ. e dal 2005 docente di fisica presso la Texas A&M Univ.; autore di importanti ricerche [...] tramite collisione tra fasci di molecole o di atomi di sostanze diverse (per es., potassio e bromuro di idrogeno o ioduro di metile) in una camera a vuoto ha ottenuto il premio Nobel per la chimica nel 1986 insieme a Y. T. Lee e a J. C. Polanyi. ...
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fisico-chimico
fìṡico-chìmico (o fiṡicochìmico) agg. (pl. fìṡico -chìmici o fiṡicochìmici). – Che riguarda contemporaneamente la fisica e la chimica: fenomeni fisico-chimici.