Donna che ha concepito e partorito. Il concetto assume un carattere eminentemente culturale e sociale, distinto da quello di genitrice, nei casi di m. non genitrici (per es., nell’adozione) in cui risulti [...] forma particolare a un pezzo o a una serie di pezzi uguali.
Chimica
Acqua m. Liquido residuo, saturo, che rimane dopo la parziale
M. nobile Nelle compagnie del teatro drammatico (dalla fine del 18° sec.), ruolo di attrice con parti relativamente ...
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Deposito che si forma sulle pareti metalliche di caldaie, recipienti, condotti ecc., originato dalla precipitazione dei sali disciolti con l’acqua.
Nelle caldaie le i. sono dovute sia all’evaporazione [...] il limite della loro solubilità, sia alle trasformazioni chimiche che i sali subiscono, con formazione di composti l’alimentazione delle caldaie si usano acque preventivamente trattate al fine di eliminare in parte o totalmente i sali disciolti. ...
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Botanica
Resina ricavata, per incisione del fusto e dei rami, dal lentisco, molto pregiata e nota fin dall’antichità (quella proveniente dall’isola greca di Chio). In commercio si presenta in masse arrotondate, [...] o della provenienza (m. d’India, africano ecc.).
Chimica
Prodotto adesivo caratterizzato da elevata viscosità, costituito da miscugli noso Miscela di bitume con additivi inorganici, di granulometria fine, così che la massa, con il riscaldamento, ...
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Sostanza usata per il trattamento di alcuni prodotti al fine di impedirne l’impiego per scopi diversi da quelli cui sono destinati. Pertanto il d. viene addizionato al prodotto originario per consentire [...] più comunemente utilizzati sono il calore, la luce (in particolare quella ultravioletta), gli ultrasuoni, l’agitazione violenta. I d. chimici di uso più comune sono gli acidi e gli alcali forti, l’urea, la guanidina, il sodio dodecilsolfato, le ...
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Valentino, Basilio (lat. Basilius Valentinus). - Con questo nome s'indica un alchimista sulla persona del quale nulla si sa che abbia storico fondamento. Si suppone fosse un benedettino vissuto in Sassonia [...] nel monastero di S. Pietro a Erfurt. Sotto tale nome furono pubblicati tra la fine del 16º sec. e l'inizio del 17º vari scritti di argomento alchimistico e chimico. La loro data di composizione non coincide però sicuramente, per una serie di elementi ...
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stripping chimica In tecnologia chimica (anche, in it., strippaggio), trasferimento di uno o più componenti, più volatili o meno solubili, da una fase liquida a un’altra fase (liquida o gassosa). Lo s. [...] la denominazione di s. con significato esclusivo) consente di rigenerare le soluzioni liquide dopo un assorbimento (al fine di allontanare o ricuperare il gas assorbito e di riutilizzare il liquido solvente) o di rimuovere componenti indesiderati ...
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In chimica, metodo di analisi basato su una titolazione il cui prodotto di reazione è un complesso (➔ coordinazione). Poiché la formazione dei complessi fra un metallo ione Mn+ e un’altra specie L avviene [...] dal pH; meno stabile è il complesso e più alto deve essere il pH della soluzione da titolare, al fine di spostare l’equilibrio della reazione verso la formazione del complesso. Il punto finale nelle titolazioni complessometriche viene individuato ...
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Settore della chimica che studia le sostanze con le quali vengono compiuti delitti, in particolare attraverso avvelenamenti, le conseguenze di inquinamenti ambientali di ogni tipo, gli incidenti di vario [...] ai grandi progressi compiuti in questi ultimi anni dalla chimica analitica strumentale, che è riuscita a mettere a punto metodi standard affidabili e di sostanze di riferimento, al fine di evitare inutili e pericolose controversie. Oggi, senz’ ...
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Chimico inglese (Todmorden, West Yorkshire, 1921 - Londra 1996). Dopo aver studiato all'Imperial College di Londra si trasferì (1943) in Canada dove, presso enti governativi, si occupò di varî problemi [...] riguardanti isotopi radioattivi; alla fine della guerra passò all'univ. di California (Berkeley), dove lavorò con G. industriale. Nel 1973 gli è stato conferito il premio Nobel per la chimica, insieme a E. O. Fischer, per le sue ricerche sulla ...
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Ultima lettera dell’alfabeto greco (ω, Ω) con il valore corrispondente alla latina ō. È spesso assunta simbolicamente a significare la fine, il compimento, la morte, soprattutto in contrapposizione ad [...] alfa, il principio.
chimica O.-3 e O.-6 Categoria di acidi grassi (➔ grassi) con 18, 20 o 22 atomi di carbonio. Si trovano in diverse varietà di pesci e negli oli vegetali.
Fisica
La lettera ω è usata soprattutto come simbolo della velocità angolare ...
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fine1
fine1 agg. [lat. fīnis «limite» (v. fine2), adoperato come agg. nel sign. di « estremo»]. – 1. a. Sottile, di spessore o diametro molto piccolo: uno spago f.; sabbia assai f.; una lama finissima; f. come un capello. Analogam., in spettroscopia,...
aborto chimico
loc. s.le m. Interruzione volontaria della gravidanza provocata dall’assunzione di farmaci abortivi. ◆ [Silvio Viale] potrà così dedicarsi a fondo alla «sua» battaglia per l’aborto chimico, coinvolgendo un intero ospedale e,...