L'Eta dei Lumi. Introduzione. L'Eta dei Lumi: tempi, luoghi e modi
John L. Heilbron
Introduzione. L'Età dei Lumi: tempi, luoghi e modi
La divisione del tempo in secoli e della conoscenza naturale in [...] del laboratorio di Lavoisier potrebbe non essere stata straordinaria per la chimica, che aveva sempre richiesto un consistente equipaggiamento specializzato. Verso la fine del secolo anche la filosofia naturale cominciò a richiedere grandi ambienti ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Arsenali, miniere e botteghe
Pamela O. Long
Arsenali, miniere e botteghe
Nei secc. XVI e XVII le città e i territori di tutta Europa contavano [...] sia sulle navi sia sulla terraferma.
La produzione navale spagnola alla fine del XVI e durante il XVII sec. era incentrata su due dall'Università di Oxford, fu il primo professore di chimica in quella città ad avere il proprio laboratorio all ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] dedicarsi in un primo momento agli studi di chimica nella città di Dorpat/Tartu. Profondamente scosso storiografia moderna, Napoli 1954, p. 44.
82 Cfr. S. Mazzarino, La fine del mondo antico. Le cause della caduta dell’impero romano, Milano 1959, pp ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. La diffusione della scienza europea
Florence C. Hsia
La diffusione della scienza europea
Verso la fine del XVI sec., il pittore fiammingo Jan van der [...] con quest'ultimo uno scambio epistolare su temi di chimica, medicina, astronomia e altri argomenti scientifici.
Le ', nome con cui erano indicati i Portoghesi. Un manoscritto della fine del XVI sec., redatto in Giappone a scopi didattici dal gesuita ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Professioni liberali e professioni tecniche
Laurence W.B. Brockliss
Professioni liberali e professioni tecniche
Nel periodo della Rivoluzione [...] tradizionale, ma la nuova scienza non le ricambiò nella stessa misura fino alla fine del XVIII sec., quando si riuscì ad applicare la chimica alle arti.
Bibliografia
Adamson 1995: Adamson, Donald, Blaise Pascal. Mathematician, physicist and thinker ...
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Scienze sociali
Pietro Rossi
Le scienze sociali come 'famiglia' di discipline
Definire che cosa siano le scienze sociali è assai più arduo che non definire, per esempio, che cosa siano la geometria [...] e continuava a dare, nello studio dei fenomeni fisici o chimici.
Le scienze sociali hanno infatti in comune con la moderna direzioni in cui la sociologia si andava sviluppando già a fine Ottocento. Soltanto più tardi, all'inizio del Novecento, la ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] è venuta configurandosi in Europa fra la metà del Seicento e la fine dell'Ottocento) come qualcosa di 'necessario' alla vita di una priori. Da questo punto di vista una disciplina come la chimica non sarebbe mai diventata una scienza vera e propria, ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] Pilla e di altri scienziati meridionali. Dopo l’esperienza parigina e le ricerche presso Dumas, il chimico calabrese rientrò prima a Napoli verso la fine del 1839 e insieme al pugliese Scacchi, studioso di mineralogia vesuviana, aprì anche una scuola ...
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La scienza nell'antichità greco-romana
Geoffrey E.R. Lloyd
John Vallance
La riscoperta del passato
Siamo abituati a guardare alle conquiste dell'antichità greco-romana con ammirazione e persino con [...] ciò che oggi chiamiamo 'fisica', distinguendo questa disciplina dalla 'chimica' e dalla 'biologia'. Così il primo problema è erano pagati per curare gli ammalati e, a partire dalla fine del periodo classico, in alcuni casi essi furono assunti dalle ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] in cui Dio è «colui che tutto move» (I, 1), sia alla fine, dove è «l’amor che move il sole e l’altre stelle» (XXXIII, cit., 1° vol., 1997, p. 507).
Poiché il mestiere del chimico, che lega catene di molecole, non è poi tanto diverso dal mestiere ...
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fine1
fine1 agg. [lat. fīnis «limite» (v. fine2), adoperato come agg. nel sign. di « estremo»]. – 1. a. Sottile, di spessore o diametro molto piccolo: uno spago f.; sabbia assai f.; una lama finissima; f. come un capello. Analogam., in spettroscopia,...
aborto chimico
loc. s.le m. Interruzione volontaria della gravidanza provocata dall’assunzione di farmaci abortivi. ◆ [Silvio Viale] potrà così dedicarsi a fondo alla «sua» battaglia per l’aborto chimico, coinvolgendo un intero ospedale e,...