OSSEO, SISTEMA (XXV, p. 695; App. II, 11, p. 467)
Rodolfo Amprino
Antonio Ascenzi
Fisiologia. - Le recenti acquisizioni sul s. o. riguardano in piccola parte aspetti macroscopici dello scheletro, in [...] funzionale in quanto non soltanto regolerebbero alcuni fenomeni chimico-fisici nella matrice ossea circostante (per es., , quello concernente le neoplasie scheletriche necessita, al fine di un'esatta definizione delle singole forme, informazioni ...
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TELEMEDICINA
Sergio I. Magalini
La t. può essere definita come l'insieme delle tecniche e degli strumenti di monitoraggio e di assistenza sanitaria, realizzato mediante sistemi atti a fornire un rapido [...] , il Sant'Orsola, e l'Ospedale Bellaria, al fine di realizzare un sistema distribuito di tomografia assiale computerizzata. Un da un computer, che permettono l'esecuzione delle analisi chimico-cliniche, su sangue e urine, e dell'esame ematologico ...
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SOCIOBIOLOGIA
Stefano Scucchi
La s. è la branca della biologia che si occupa dello studio sistematico delle basi biologiche di tutti i comportamenti sociali. Essa deve la sua formalizzazione a E.O. [...] fornendo, unitamente alle spiegazioni della fisica, della chimica e della fisiologia, una visione integrata della biologia identico a quello dei popoli cacciatori e raccoglitori della fine del Paleolitico. Il progresso tecnologico e culturale ha ...
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SONNO E VEGLIA
Gian Franco Rossi
. Con i termini di s. (XXXII, p. 145) e v. vengono definiti due stati fisiologici comuni a tutti gli animali, obiettivamente caratterizzati rispettivamente dalla perdita [...] v., soprattutto per la non utilizzabilità a questo fine del parametro elettroencefalografico, che rimane relativamente stabile al e il s.; 5°) studio degli effetti di sostanze chimiche, agenti sul biochimismo cerebrale. Le osservazioni sull'uomo sono ...
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RADIOBIOLOGIA (App. III, 11, p. 550)
Giovanni Silini
L'azione biologica delle radiazioni può essere visualizzata secondo stadi temporali successivi di durata molto variabile. Nel corso dello stadio fisico [...] azione principale e comune a tutte le radiazioni. Le specie chimiche intermedie tra gli ioni e le molecole eccitate e i attraverso stati di transizione intermedi che portano alla fine alla perdita di funzione della struttura biologica. Attraverso ...
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Malattie rare
Giuseppe Remuzzi
Arrigo Schieppati
Le malattie rare possono essere definite, impiegando la terminologia dell'epidemiologia clinica, come condizioni patologiche a bassa prevalenza e incidenza. [...] per portare una nuova molecola dal laboratorio di sintesi chimica al banco del farmacista ci vogliono in media 12 ripagare le spese del suo sviluppo.
Negli Stati Uniti, alla fine degli anni Settanta si è sviluppato un importante movimento di opinione ...
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MEDICINA PREVENTIVA
Giuseppe Rausa
Dal concetto di prevenzione a quello di medicina preventiva. - Il concetto di prevenzione delle malattie, oggi ampiamente accettato e propagandato, può essere considerato [...] o infortuni; la seconda, o prevenzione secondaria, ha il fine di fermare o rallentare la progressione di una malattia o dei o la correzione di tutte le possibili cause patogene (biologiche, chimiche, fisiche e sociali) che tendono a ridurre lo stato ...
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OTORINOLARINGOLOGIA (XXV, p. 765; App. II, 11, p. 472; III, 11, p. 337)
Vincenzo Fortunato
Gioacchino Ceresia
In questi ultimi lustri lo sviluppo dell'o. ha avuto un costante progresso sia da un punto [...] dei tumori della specialità, l'immunoterapia, la terapia chimica antimitotica e quella fisica mediante l'impiego di alte la microchirurgia laringea in sospensione permette una visione più fine di tale distretto sì da consentire, oltre che una ...
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STERILITÀ (XXXII, p. 717)
Massimo ALOISI
Ha assunto sempre maggiore importanza nella pratica non solo il ritrovamento delle cause di sterilità (maschile e femminile) nelle coppie matrimoniali infeconde, [...] ma sempre in modo che non venga alterato nella sua composizione chimica e cellulare; 2) nell'esame macroscopico riguardante il volume della % dei casi dà risultati utilizzabili a questo fine diagnostico; essa consiste nello studio istologico del ...
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VITALI, Bonaventura Ignazio Bonafede, detto l'Anonimo
Arturo Castiglioni
Medico, nato a Busseto il 5 luglio 1686, morto a Verona il 2 ottobre 1745. Compì gli studî medici a Parma, poi si recò a Roma, [...] Monferrato (Acqui 1714); nel 1719 ebbe a Bologna la laurea in chimica, nel 1726 fu a Palermo, poi protomedico a Verona.
Fu delle figure più singolari in mezzo a quella folla di avventurieri e di empirici che trionfarono verso la fine del sec. XVIII. ...
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fine1
fine1 agg. [lat. fīnis «limite» (v. fine2), adoperato come agg. nel sign. di « estremo»]. – 1. a. Sottile, di spessore o diametro molto piccolo: uno spago f.; sabbia assai f.; una lama finissima; f. come un capello. Analogam., in spettroscopia,...
aborto chimico
loc. s.le m. Interruzione volontaria della gravidanza provocata dall’assunzione di farmaci abortivi. ◆ [Silvio Viale] potrà così dedicarsi a fondo alla «sua» battaglia per l’aborto chimico, coinvolgendo un intero ospedale e,...