colla
Nicola Nosengo
Dalla natura e dalla chimica, un materiale che non molla la presa
Per riparare un piatto che si è rotto, per fissare le piastrelle del pavimento, o solo per tenere un cerotto attaccato [...] E pensare che quest'ultimo, popolarissimo tipo di colla è stato frutto di un… insuccesso: Art Fry, un chimico americano di una grande industria chimica, aveva prodotto, nella metà degli anni Settanta, un tipo di colla che attaccava malamente e non in ...
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Lo sviluppo di biotecnologie per l'ambiente
Walter Marconi
(Dipartimento di Chimica, Università di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio illustreremo il contributo delle biotecnologie alle [...] anche per l'impiego di biotrasformazioni che creano intermedi o prodotti finiti per i quali non esista un'idonea sintesi chimica, come gli intermedi chirali per la produzione di farmaci o di fitofarmaci, o per la rimozione di sostanze tossiche nei ...
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Chimico italiano (Palermo 1938 - Milano 2020). Prof. di chimica generale e inorganica all'univ. di Milano (dal 1973); socio nazionale dei Lincei (dal 1990). È noto per importanti ricerche nel campo della [...] catalisi omogenea ed eterogenea, che ha affrontato con un approccio unitario, e della chimica organometallica. Notevole l'attività svolta nell'ambito dell'industria chimica: è stato, tra l'altro, responsabile dei settori ricerca e sviluppo della ...
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Processo fra i più importanti nell’ambito dell’industria chimica che consiste nell’introduzione in un composto organico di uno o più nitrogruppi −NO2. Si distinguono tre diversi tipi di n.: a) n. di composti [...] aromatici e di paraffine, in cui il nitrogruppo si lega a un atomo di carbonio, dando luogo a un nitroderivato secondo la reazione:
b) n. di alcoli alifatici polivalenti e di carboidrati. Nel corso di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
L’industria dei composti azotati
Luigi Cerruti
I composti contenenti azoto di interesse industriale sono molti ed estremamente diversificati fra di loro, dalle fibre poliammidiche come il nylon agli [...] a Torino al Museo industriale e si era laureato in chimica all’università nel 1901. La sua carriera si svolgeva tranquilla . Al centro addossato ad un pilastro un banco per analisi chimiche con il reagentario. A sinistra una cappa a due scomparti ...
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Alcol alifatico primario, C2H5OH, detto anche etanolo, o spirito di vino, o metilcarbinolo.
Chimica
Si presenta come un liquido limpido, volatile, incolore, di odore etereo, di sapore pungente, miscibile [...] , cosmetici ecc.). In passato l’alcol e. è stato utilizzato come materia prima per la preparazione di molti prodotti chimici (butadiene, acido acetico, etilene, acetaldeide, butanolo ecc.); in questo impiego l’alcol e. è stato poi sostituito da altri ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] getto in acqua si ottiene lo z. plastico (detto così perché si lascia tirare in fili sottili).
Dal punto di vista chimico lo z. presenta valenza 2, 4, 6; si combina con gran parte degli elementi, brucia all’aria formando anidride solforosa (SO2 ...
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Qualsiasi sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante un’azione chimica, fisico-chimica o fisica. [...] che i f. devono possedere per l’impiego e che vengono codificati nelle farmacopee nazionali e internazionali. Infine la chimica farmaceutica, d’intesa con altre scienze, la biologia innanzitutto, è impegnata nello studio dei meccanismi di rilascio e ...
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Chimico (Rübeland, Sassonia-Anhalt, 1848 - Merano 1899), prof. all'univ. di Berlino. È noto per importanti ricerche di chimica organica, fra le quali quelle relative alla costituzione e alla sintesi della [...] vaniglina, alla sintesi dello ionone, allo studio dei terpeni, ecc. Molte delle sue ricerche trovarono applicazione nell'industria dei profumi, che T. stesso contribuì a promuovere. Si occupò anche di ...
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Nome sotto il quale si comprendono alcune miscele complesse di origine vegetale, animale, minerale e anche sintetica (dette anche ceridi).
ChimicaChimicamente le c. di origine animale e vegetale sono [...] ’acido, fra 40 e 80 °C; massa specifica oscillante fra 0,8 e 0,9 g/cm3; sono stabili agli agenti chimici ed enzimatici, si saponificano lentamente con gli alcali. Si distinguono a seconda della loro origine e di solito sono contraddistinte dal nome ...
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chimica
chìmica s. f. [dall’agg. chimico]. – Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico....
chimico
chìmico agg. e s. m. [dal lat. mediev. chimicus, agg. der. di chìmia «chimica»; v. alchimia] (pl. m. -ci). – 1. agg. Della chimica, attinente alla chimica: la scienza ch.; metodi, processi, procedimenti ch., ecc. Che si fa o è ottenuto...