Fisiologo statunitense (n. Chicago 1871 - m. 1957), prof. nelle univ. di Chicago (1909-16) e di Cincinnati (1918-40); socio straniero dei Lincei (1927). Autore di importanti ricerche nei varî campi della [...] fisiologia e di un manuale di chimica fisiologica, che ha avuto molte edizioni. ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] biochimica abbia fatto da ponte tra la g. formale e la g. molecolare.
La g. molecolare
Ha portato alla conoscenza della natura chimica e del modo di funzionare dei geni, o meglio del DNA nel suo complesso. In una prima fase, detta proteica (iniziata ...
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stria Riga di colore diverso da quello del fondo. La striatura è un insieme di s. che segnano una superficie. anatomia e medicina È detta s. qualsiasi formazione che, per la sua particolare struttura [...] istologica o fisico-chimica, si distingue nel complesso di un organo in forma di filamento, linea o esile nastro; per es., s. acustiche (o midollari), i sottili filamenti biancastri che si trovano sul pavimento del IV ventricolo dell’encefalo.
Si ...
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Sostanze che hanno azione biologica simile a quella dell'adrenalina, oppure sostanze la cui molecola è simile a quella dell'adrenalina. Fra le due definizioni vi sono rapporti stretti, se pure non assoluti. [...] scompaiono del tutto. Ad eccezione di qualcuna (ordenina, efedrina) esistente in natura, le sostanze adrenalinosimili sono state fabbricate in gran numero mercé la sintesi chimica. Qualcuna è entrata nella pratica terapeutica con nomi brevettati. ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] Heston 1948).
Non esiste alcuna indicazione che nell'uomo vi sia una forma simile al cancro mammario del topo.
Proprietà chimiche dei tumori. - Da alcuni anni lo studio biochimico dei tumori viene condotto con criterî più adeguati al problema; ciò è ...
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solvente Uno dei componenti di una soluzione, generalmente quello presente in maggiore quantità o quello che, allo stato puro, si presenta nello stesso stato di aggregazione della soluzione. Anche, qualsiasi [...] dei casi, andando da quelle di natura elettrostatica (es., dipolo-dipolo), a legami idrogeno, a veri e propri legami chimici, con formazione di composti di coordinazione. Solvolisi Reazione che si verifica fra un soluto (ione o molecola neutra) e il ...
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Medico e naturalista (Pienza 1746 - Pisa 1822). Si perfezionò in medicina a Montpellier e a Parigi. Nominato ministro residente a Versailles, fu poi chiamato in patria dal granduca Pietro Leopoldo di Toscana, [...] e fu prof. di botanica, storia naturale e chimica all'univ. di Pisa. Notevoli fra le sue opere i 3 voll. dei Viaggi per la Toscana (1795-1806), nei quali descrisse parecchie centinaia di piante della regione, e numerosissimi minerali. ...
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In patologia, complesso di alterazioni strutturali irreversibili comportanti la perdita di ogni vitalità a carico di gruppi cellulari, zone di tessuto, porzioni di organo in un organismo vivente. Cause [...] lesive di diversissima natura (fisica: traumi, ustioni, congelamenti, energia radiante; chimica: tossici esogeni ed endogeni; circolatoria: infarti, arteriti ecc.; microbica: azione delle tossine liberate da germi patogeni; ecc.) possono ledere ...
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Anatomista e fisiologo tedesco (Hannover 1829 - Gottinga 1905), prof. a Basilea (1855), poi a Friburgo (1858) e infine a Gottinga (1860). Si occupò dell'anatomia e fisiologia della cute (corpuscoli di [...] M.), della fisiologia dell'occhio e di numerosi problemi di chimica biologica (assorbimento e utilizzazione dell'ossigeno, ricambio intermedio, ecc.). ...
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VITAMINE (XXXV, p. 462; App. II, 11, p. 1116)
Noris SILIPRANDI
Generalità. - Le più recenti conoscenze sulle v. ne hanno reso la definizione più concisa e significativa: "catalizzatori esogeni necessarî [...] .I. Reed e coll. (1951) ed ottenuto per sintesi da E.L.R. Stokstad (1952) e anche denominato, in riferimento alla sua natura chimica. acido tioctico. Ha la struttura di una catena ottanoica rettilinea con un ponte -S-S fra gli atomi di carbonio 6 e 8 ...
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chimica
chìmica s. f. [dall’agg. chimico]. – Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico....
chimico
chìmico agg. e s. m. [dal lat. mediev. chimicus, agg. der. di chìmia «chimica»; v. alchimia] (pl. m. -ci). – 1. agg. Della chimica, attinente alla chimica: la scienza ch.; metodi, processi, procedimenti ch., ecc. Che si fa o è ottenuto...