Miscuglio di due o più sostanze che presenta un punto di fusione o di solidificazione ( temperatura eutettica) più basso di quello dei singoli componenti. Per taluni aspetti si comporta come un composto [...] , formati da metalli (piombo e antimonio, stagno e cadmio, piombo e bismuto ecc.), ma sono frequenti anche e. fra composti chimici, come ossido di magnesio e ossido di calcio, nitrato di potassio e nitrato di litio. L’e. costituito da un miscuglio ...
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(X, p. 624; App. II, I, p. 631)
La prova fornita da H. Davy (1810) che il c. non è un composto, bensì un elemento, segnò una data cruciale nella storia della chimica. Essa chiuse decenni di controversie [...] nel gruppo degli alogeni e la rifondazione di concetti rimasti basilari per la scienza moderna.
I classici metodi chimici di produzione del c. per ossidazione del cloruro d'idrogeno vennero prontamente sostituiti, con l'invenzione della dinamo ...
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alcalino
alcalino [agg. Der. di alcali "relativo agli alcali"] [CHF] Dissociazione a.: quella di un sale che sciolto in acqua dà una soluzione a reazione alcalina. ◆ [CHF] Metalli a.: metalli del primo [...] i loro ossidi presentano reazione alcalina e perché non si alterano con il calore (proprietà, questa, delle "terre" secondo gli antichi chimici). ◆ [CHF] Reazione a., o basica: quella di un liquido (capace di far passare dal rosso al blu il colore di ...
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tartarico, acido Idrossiacido, avente formula HOOCCHOHCHOHCOOH; possiede due atomi di carbonio chirali equivalenti, per cui esiste in forma destrogira, levogira e come mesoforma. La prima è quella di gran [...] , con alcali o con acidi dell’isomero destrogiro. La miscela racemica può essere risolta con metodi biologici, chimici o chimico-fisici.
La sorgente più importante di acido t. è rappresentata dai sottoprodotti dell’industria enologica (tartaro delle ...
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Ceramista (Saintes, Charente-Inférieure, o Chapelle-Biron, Lot-et-Garonne, 1510 - Parigi 1589 o 1590), rinnovò l'arte della invetriatura; dapprima fabbricò maioliche ricoperte di smalti screziati, poi [...] al museo di Sèvres, al British Museum. P. è considerato uno dei chimici più rappresentativi del periodo iatrochimico e tra i fondatori della chimica sperimentale, avversario delle teorie degli alchimisti; importanti anche le sue ipotesi sull'origine ...
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MARIANI, Eugenio
Chimico, nato a Mesola (Ferrara) il 1° luglio 1912. È stato professore universitario dal 1951 al 1982, insegnando Chimica industriale alla facoltà di Ingegneria dell'università di Roma. [...] , allume, penicillina, ecc.) e di biografie di industriali (W.H. Perkins, A. Nobel, L. Mond). Redattore, per la chimica, del Dizionario Enciclopedico Italiano, del Lessico Universale e delle Appendici (II-V) di quest'Enciclopedia, è autore di diversi ...
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PERATONER, Alberto
Franco Calascibetta
PERATONER, Alberto. – Nacque a Catania il 18 giugno 1862 da Augusto, piccolo imprenditore di origine austriaca, e da Emilia Jacob, di ricca famiglia tedesca.
Si [...] del larice, negli aghi di pino e nel malto arrostito. All’epoca in cui Peratoner intraprese le sue ricerche, altri chimici avevano già isolato un derivato del 4-pirone, l’acido chelidonico, estratto dalla Chelidonium majus, in cui all’anello pironico ...
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proteina di trasporto
Fulvio Gualtieri
Proteina di membrana che facilita il passaggio (diffusione facilitata) di sostanze chimiche attraverso le membrane cellulari – che solitamente avviene per diffusione [...] il trasporto attivo possono invece lavorare anche contro il gradiente di concentrazione utilizzando fonti di energia come gradienti chimici o l’adenosintrifosfato (ATP). Le proteine di trasporto, presenti sia nei Procarioti sia negli Eucarioti, sono ...
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Elemento chimico, simbolo H, peso atomico 1,008, scoperto da H. Cavendish nel 1766. Il suo nome deriva dal fr. hydrogène, termine coniato come aggettivo («che genera l’acqua») dal chimico francese G. de [...] in taluni trattamenti; si usa inoltre nella saldatura con fiamma ossidrica e in quella all’i. atomico.
Nell’industria chimica, l’i. viene consumato negli stessi impianti di produzione o in impianti vicini, collegati con condotte che trasportano il ...
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Chimico fisico statunitense (Newburyport, Massachusetts, 1896 - Arlington, Virginia, 1986). A partire dallo studio degli spettri di molecole biatomiche elaborò il concetto di orbitale molecolare, decisivo [...] e applicò la meccanica quantistica alle reazioni acido-base di Lewis. Nel 1966 ha ricevuto il premio Nobel per la chimica.
Vita
Laureatosi al MIT (Massachusetts institute of tecnology) nel 1917, conseguì il Ph.D. presso l'univ. di Chicago nel ...
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chimica
chìmica s. f. [dall’agg. chimico]. – Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico....
chimico
chìmico agg. e s. m. [dal lat. mediev. chimicus, agg. der. di chìmia «chimica»; v. alchimia] (pl. m. -ci). – 1. agg. Della chimica, attinente alla chimica: la scienza ch.; metodi, processi, procedimenti ch., ecc. Che si fa o è ottenuto...