. Chimica. - È il fenomeno chimico-fisico per cui la superficie degli oggetti viene intaccata dagli agenti chimici. S'indica invece con erosione l'intacco mediante confricazione meccanica (erosione per [...] facilita la loro perfetta aderenza alla superficie. In altri casi, invece che a veri ossidi (intesi nel senso di composti chimici definiti fra atomi del metallo e atomi di ossigeno), o a soluzioni solide, lo stato passivo è dovuto a uno straterello ...
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Cannizzaro, Stanislao
Chimico (Palermo 1826 - Roma 1910). Studiò chimica a Pisa con Raffaele Piria. Nel luglio 1847, trovandosi per le vacanze in Sicilia, decise di partecipare alla preparazione della [...] , dopo l’ingresso di Garibaldi a Palermo, rientrò nella sua città natale dove nel 1861 ebbe la cattedra di Chimica inorganica e organica; per alcuni anni fu poi rettore dell’università. Ricoprì anche vari incarichi pubblici: fu consigliere comunale ...
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chimicachìmica [Dall'agg. chimico] [CHF] Scienza che studia le proprietà, la composizione, l'identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno [...] le reazioni nucleari, cioè le trasformazioni della materia interessanti i nuclei degli atomi; c. teorica, che studia i fenomeni chimici servendosi delle leggi generali della c. e, quasi sempre, anche della fisica, per cui per gran parte s'identifica ...
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Chimico e farmacista (Angers 1754 - ivi 1826). Figlio di un farmacista, a partire dal 1774 studiò chimica a Parigi con H.-M. Rouelle; farmacista-capo alla Salpêtrière; ricoprì incarichi accademici [...] sue Recherches sur le bleu de Prusse (1797). La scoperta di questa legge mise fine ad un secolare convincimento tra i chimici secondo il quale le sostanze potevano reagire tra loro in varie proporzioni, in modo "continuo", fino ad un limite massimo ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. I prodotti di sintesi
Anthony S. Travis
I prodotti di sintesi
Prima del 1918, lo stimolo principale per lo sviluppo della chimica organica derivava [...] , direttore di ricerca all'IG Farben di Ludwigshafen, fu messo di fronte al fatto che le spese per mantenere 200 chimici impegnati nella ricerca sui coloranti non erano coperte dalle vendite di nuovi prodotti e, di conseguenza, li impegnò a svolgere ...
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La parte della chimica che si occupa delle questioni connesse con le reazioni e le radiazioni nucleari e i cui settori principali sono la chimica dei radioelementi, che studia le proprietà dei radioelementi [...] dei metodi radioattivi di misurazione, che permettono, con le apparecchiature e le tecniche moderne, d’identificare un elemento chimico per la presenza di qualche decina di atomi soltanto, cioè intorno a 10−20 grammi. Le sostanze radioattive ...
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Equilibrio chimico (p. 151). - L'ipotesi che i sistemi chimici possano essere trattati come sistemi ideali è stata particolarmente fruttuosa, ha costituito la base, davvero semplificatrice, sulla quale [...] il coefficiente di attività del gas di tipo "i" alle condizioni di temperatura e pressione prescelte.
Così, ad esempio, il potenziale chimico definito dall'espressione μi = ∂F/∂ni (dove F indica l'energia libera a p = costante ed ni il numero di gr ...
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WENZEL, Friedrich
Alfredo Quartaroli
Chimico, nato a Dresda nel 1740, morto a Friburgo in B., dove fu direttore di una fonderia, il 26 febbraio 1792.
Fu uno dei precursori del metodo quantitativo nello [...] studio dei fenomeni chimici. Egli dimostrò che gli acidi e le basi si combinano secondo rapporti costanti e quindi costante è la composizione dei sali. Egli fu perciò iniziatore di quelle ricerche che in modo più completo ed esauriente furono ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La chimica nel Settecento: laboratori, strumenti e sperimentazione
Raffaella Seligardi
La chimica nel Settecento
Il quadro teorico generale della chimica del Settecento era quello dei fluidi imponderabili. [...] 1757, retta da Antonio Nicolao Branchi della Torre (1723-1810), il quale già negli anni 1752-53 aveva tenuto corsi di chimica presso la Farmacia del cinghiale a Firenze. Nel 1771 un’altra cattedra fu istituita a Siena. Per volontà del granduca Pietro ...
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formula
fórmula [Lat. formula, dim. di forma nel signif. di "aspetto esteriore, rappresentazione"] [LSF] Complesso di simboli (numeri, lettere, ecc.) e di segni convenzionali indicanti relazioni, operazioni, [...] che costituiscono una molecola; si distingue la f. bruta, che indica le sole quantità, mediante indici numerici applicati ai simboli chimici (per es., H₂SO₄indica che la molecola di questo composto, l'acido solforico, è costituita da 2 atomi di ...
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chimica
chìmica s. f. [dall’agg. chimico]. – Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze, sia naturali sia artificiali, del regno inorganico e di quello organico....
chimico
chìmico agg. e s. m. [dal lat. mediev. chimicus, agg. der. di chìmia «chimica»; v. alchimia] (pl. m. -ci). – 1. agg. Della chimica, attinente alla chimica: la scienza ch.; metodi, processi, procedimenti ch., ecc. Che si fa o è ottenuto...