Biologia
In genetica molecolare, chips a DNA (DNA-array o DNA-microarray), vetrini della grandezza dei coprioggetti sui quali vengono deposti campioni di cDNA o sintetizzati oligonucleotidi disposti in file ordinate. Permettendo di studiare l’espressione di molti geni contemporaneamente, costituiscono un’innovazione rivoluzionaria, così come lo sono stati i c. al silicio per l’industria dei computer. ...
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Chip
Giuseppe La Rocca
Circuito integrato sviluppato planarmente con tecniche fotolitografiche su un substrato di silicio tramite opportuni drogaggi e deposizioni di ossidi e metalli al fine di implementare [...] numero di componenti elettronici elementari, prevalentemente diodi e transistori, con funzioni logiche o di memoria. I chip sono dispositivi altamente specializzati e in quelli più complessi, quali i microprocessori, possono essere contenuti fino a ...
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elettronica
Giuditta Parolini
Chip e transistor che hanno cambiato la nostra vita
Videoregistratori, impianti stereo ad alta fedeltà, calcolatori tascabili, orologi digitali, telefoni cellulari e personal [...] Texas Instruments ha sviluppato un processo per incorporare tutti i componenti di un circuito su un solo pezzo di silicio, il chip. Era nato il circuito integrato, che si sviluppa su una superficie di pochi millimetri quadrati e che è in grado di ...
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MCS-4
Mauro Cappelli
Prima famiglia di microprocessori su chip singolo inventato da Federico Faggin nel 1970 sfruttando la tecnologia silicon gate. Nel 1969 Ted Hoff e Stanley Mazor avevano già concepito [...] impiegano fino a 16 ROM (4 KByte) e 16 RAM 4002 (640 Byte). Successivamente fu incluso il chipset 4008/4009 come interfaccia ai chip di memoria standard a 8 bit. Il processore 4004 fu poi sostituito dall’8008, primo processore a 8 bit dotato di 3300 ...
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Le tecnologie microelettroniche si sono contraddistinte nel tempo per un processo di miniaturizzazione delle dimensioni fisiche dei dispositivi elementari, che ha consentito di elevarne in modo considerevole [...] Le dimensioni caratteristiche dei dispositivi avanzati variano fra 90 e 65 nm, mentre il numero di transistori integrabili su singolo chip si colloca ben al di sopra di un miliardo. Si ritiene che questo processo di contrazione delle dimensioni possa ...
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Tecnica di progettazione di circuiti integrati VLSI (➔) in cui le singole celle del chip sono ottimizzate in relazione alla specifica applicazione. La tecnica f. permette di ottenere elevate prestazioni [...] in termini di numero di componenti per unità di area e di velocità di funzionamento ...
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Sigla di complementary MOS (➔ transistore). È un dispositivo a semiconduttori che utilizza sullo stesso chip sia transistori MOS a canale p (PMOS), sia transistori MOS a canale n (NMOS).
I dispositivi [...] CMOS sono largamente utilizzati per la realizzazione di circuiti integrati digitali, sia nel caso di semplici porte logiche (➔ microelettronica) sia nel caso di circuiti integrati a larga scala di integrazione ...
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Sigla di very large scale integration, che in elettronica indica una tecnica di integrazione a elevatissima densità (tipicamente più di 100.000 transistori per chip). ...
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Sigla dell’inglese small scale integration, con cui in elettronica si indica il più basso dei gradi d’integrazione di circuiti integrati (➔ microelettronica), caratterizzato da un numero di transistori [...] per chip inferiore a 100. ...
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chip
〈čip〉 s. ingl. (propr. «frammento»; pl. chips 〈čips〉), usato in ital. al masch. – In elettronica, minuscola piastrina di silicio sulla quale, dopo opportuni trattamenti fisico-chimici, vengono costruiti, con un procedimento fotolitografico,...
chip ottico
loc. s.le m. Microcircuito elettronico di dimensioni molto ridotte e con capacità di elaborazione molto elevate e veloci, il cui funzionamento è basato sul silicio fotonico. ◆ Se il silicio è destinato a sparire quale tecnologia...