MEDICINA
Arturo CASTIGLIONI
Alessandro MESSEA
Giangiacomo PERRANDO
Nicola LEOTTA
Adalberto PAZZINI
Raffaele CORSO
Giuseppe VIDONI
. Ogni tentativo di rimediare con le proprie forze o con l'aiuto [...] lievito, l'olio, le cipolle, l'aglio, il seme di lino, i finocchi, la mirra, l'aloe, l'oppio, ecc. La chirurgia era già abbastanza progredita, la circoncisione dei maschi e delle femmine era generalmente usata in certe epoche, e prescritta presso i ...
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JACQUES, Frère
Luigi Torraca
, Propriamente J. Baulot (o Baulieu), così soprannominato perché terziario francescano, nato nel 1651 a Étendonne (Franca Contea), morto a Besançon il 7 dicembre 1719. Arruolatosi [...] , a Colonia, in Olanda, in Svizzera, in Germania, in Italia e infine a Besançon dove morì in povertà. Fu avversato dai chirurghi contemporanei, alcuni dei quali però, come Johann J. Rau o Ravius (1658-1719) s'appropriarono, senza scrupoli, del taglio ...
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RIMA, Tommaso
Marica Roda
RIMA, Tommaso. – Nacque a Mosogno, nel Canton Ticino, l’11 dicembre 1775 da Giacomo Antonio Gianini-Rima e da Maria Xaveria Zanedei, originaria della Corsica.
Il cognome della [...] di varie note, II, Pisa 1827, pp. 376-379, 380-385, 387; M. Asson, Elogio del professore T. R., Venezia 1843; L’autobiografia del chirurgo T. R., a cura di L. Belloni, in Gesnerus, 1953, n. 10, pp. 151-186; Autobiografia di T. R. (1775-1843 ) : note ...
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CARLE, Antonio
Mario Crespi
Nacque il 3 maggio del 1854 a Chiusa di Pesio (Cuneo) da Giuseppe e da Maddalena Uciano. Studiò medicina e chirurgia a Torino, ove si laureò nel 1878. Dopo la laurea si recò [...] .
Bibl.: O. Uffreduzzi, A. C., in Giorn. d. R. Accad. med. di Torino, s. 5, XCI(1928), pp. 182-96; D. Giordano, Chirurgia, Milano 1938, ad Indicem;G. Vernoni, Trattato di patol. generale, II, Firenze 1954, coll. 1092 s.; H. Y. Parish, A history of ...
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In questi ultimi anni, mentre l'ulcera gastrica costituisce sempre un'indicazione alla resezione gastro-duodenale - indicazione che è legata fondamentalmente alla documentata tendenza alla anaplasia maligna [...] in esame le ricerche sperimentali di I. P. Pavlov, E. Stahnke, J. B. Hartzell, ecc. e l'esperienza clinica di molti chirurghi tra cui vanno ricordati Pieri e Schiassi, e si è giunti alla conclusione che il modo migliore per ottenere tale abbassamento ...
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LUCAS-CHAMPIONNIÈRE, Just-Marie-Marcellin
Ottorino Uffreduzzi
Chirurgo, nato a Saint-Léonard il 15 agosto 1843, morto a Parigi il 22 ottobre 1913. Studiò a Parigi dove s'addottorò nel 1870; dal 1874 [...] essere meglio curate anziché con l'immobilizzazione, con il massaggio e la mobilizzazione precoce. Alla sua scuola si formarono maestri e chirurghi di notevole fama. Scrisse sulla febbre traumatica (1872), sui linfatici dell'utero (1875), sulla ...
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Visse nel sec. XIII e fu valente chirurgo, forse allievo della Scuola salernitana; esercitò poi la chirurgia a Padova e a Verona. La sua opera principale, Chirurgia magna, dedicata ad Andrea da Vicenza, [...] però osservazioni originali e indicazioni che rivelano nell'autore un operatore peritissimo. Bruno fu uno dei primi a protestare contro l'esercizio della chirurgia da parte dei barbieri e ad affermare la necessità dello studio universitario dei ...
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In questi ultimi anni si sono aperte alla chirurgia nuove vie che hanno consentito progressi realmente significativi ed altri ancora più notevoli ne promettono; è stata di importanza fondamentale l'evoluzione [...] chiaro quanto grande risulti in tal senso la responsabilità dell'anestesista.
3) Shock ematogeno secondario: è il più importante in chirurgia e si verifica in seguito a perdita di sangue o di liquidi locali, a vasti traumatismi tessutali, ecc.; si ha ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli anni che precedono la peste del 1348 si osserva in gran parte d’Europa un aumento [...] servizi della medicina non è solo la famiglia reale aragonese, e a fornire cure non sono solo i physici e i chirurghi, ma anche una varietà di barbieri e speziali: lo testimonia la diffusione del termine “medico” (metge), usato nel senso generico di ...
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Si chiama così, in ortopedia, il metodo d'amputazione (v.) che ottiene nel moncone i motori plastici, cioè i punti d'attacco per tiranti o lacci che trasmettono la contrazione muscolare volontaria all'arto [...] e perfezionato dall'autore in lunghi anni di studio, fu sperimentato sull'uomo nel 1900 da A. Ceci, clinico chirurgo di Pisa. Nel decennio successivo alla pubblicazione del Ceci (1905) poche furono le applicazioni della cineplastica ed esclusivamente ...
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chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...
chirurgico
chirùrgico agg. [dal lat. tardo chirurgĭcus, gr. χειρουργικός] (pl. m. -ci). – Che riguarda la scienza o la pratica della chirurgia: operazione ch., intervento ch.; armamentario ch., l’insieme di strumenti e apparecchi necessarî...