Medico, chirurgo e biologo (Copenaghen 1783 - ivi 1843), a cui si deve, fra l'altro, la scoperta dell'organo vomero-nasale e del nervo timpanico. ...
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Chirurgo e istologo (Great Yarmouth 1814 - Londra 1899), scopritore del nematode Trichina spiralis. Il suo nome è legato alla descrizione di due malattie: l'osteite deformante (malattia di P. dell'osso) [...] e una forma di neoplasia della mammella ...
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Chirurgo e fisiologo, accademico pontificio dal 1936, morto a Parigi il 5 novembre 1944. Tornato in Francia dagli S. U. nel maggio 1940, aveva accettato una carica scientifica dal governo di Vichy (Fondazione [...] per lo studio delle relazioni umane) che dovette abbandonare dopo la liberazione della Francia; accusato di collaborazione con i Tedeschi, non fu peraltro processato ...
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COTRONEI, Giulio
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Napoli il 19 sett. 1885 da Giuseppe, medico e chirurgo, e da Giulia Martorano. Si laureò in scienze naturali a Napoli nel 1910, dopo aver dato inizio [...] al lavoro sperimentale con una ricerca sulla oogenesi nel crinoide Antedon rosacea.
A Napoli frequentò l'Istituto di zoologia, diretto da S. Monticelli, quello di anatomia comparata diretto da N. Trinchese ...
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anatomia e istologia
Francesca Vannozzi
Conoscere il corpo umano
Il corpo umano può essere considerato come un insieme di segmenti: testa, tronco, membra. Ognuno di essi presenta una configurazione [...] particolare, fatta di ossa, muscoli, organi, nervi, pelle. La conoscenza del corpo umano è indispensabile al medico e al chirurgo che, per curare il malato, devono sapere bene come è costituito l'essere vivente fin nei suoi più piccoli componenti. ...
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Settore dell’ingegneria che utilizza le metodiche e le tecnologie proprie dell’ingegneria per la cura del paziente e per il controllo delle malattie. Rientrano nel campo dell’ingegneria b. la bioingegneria [...] ’organo effettore del robot richiedono di essere definite con grande precisione; il robot deve infatti essere manovrato dal chirurgo in modo da ottenere il posizionamento più accurato possibile di tale organo effettore che può consistere in un ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] Inghilterra, Joseph Lister (1827-1912) era il principale sostenitore dell'applicazione della teoria dei germi di Pasteur nella pratica chirurgica. Nel 1868 egli usò per la prima volta il fenolo (detto anche acido fenico) in sospensione oleosa durante ...
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Agraria
Operazione consistente nell’estrarre dal terreno l’apparato radicale di una pianta (di norma cresciuta in semenzaio), eventualmente insieme col pane di terra, e nel collocare la pianta a dimora. [...] limitate alle malattie sistemiche e ai tumori epatici o delle vie biliari.
T. di intestino e t. multiviscerale
Le tecniche chirurgiche sono state messe a punto nel cane rispettivamente da Lilley nel 1959 e da Starzl nel 1960; la prima applicazione ...
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chirurgo
s. m. (f. -a) [dal lat. tardo chirurgus, gr. χειρουργός; v. chirurgia] (pl. -ghi, meno com. -gi). – 1. Medico specialista in chirurgia; in senso stretto, chi, laureato in medicina e chirurgia, ha ottenuto la specializzazione chirurgica...
chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...