Geometria non commutativa
Irving E. Segal
Sommario: 1. Introduzione. 2. La meccanica quantistica e l'algebra degli operatori. 3. Le forme differenziali quantistiche. 4. Le C*-algebre e la loro teoria [...] , che consiste in tutti i vettori x in H tali che l'applicazione a → ax, definita dalla chiusura della moltiplicazione per a a sinistra, sia limitata. Le W*-algebre L e R generate dalle moltiplicazioni a sinistra e a destra per elementi di B sono ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] in generale del numero dei punti di una curva o di una varietà algebrica; studio di gruppi (finiti) di collineazioni e di omografie; studio dei per ogni sottoinsieme A dello s. la sua ‘chiusura’ Ā, sempre in modo che siano soddisfatti degli ...
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Successione ordinata e continua di elementi, concreti e astratti, dello stesso genere.
Ecologia
Successione delle comunità che si sostituiscono l’una all’altra in una regione. Le comunità di transizione [...] questa forma il concetto si trasporta alle curve algebriche sghembe.
Musica
Nel sistema dodecafonico (➔ dodecafonia), la s. si dice discreta (per es., i valori giornalieri di chiusura di un’azione in una data borsa), oppure un numero reale variabile ...
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Sistemi dinamici
Franco Magri
Dmitrij Anosov
Il concetto di sistema è presente nel dibattito scientifico degli ultimi decenni nelle più diverse discipline: dall'idea di sistema fisico a quella di ecosistema, [...] funzioni n valori costanti (c₁,...,cn) e si risolvono le equazioni algebriche Ik (q,p)=ck rispetto ai momenti canonici. Con le funzioni a prima vista semplice, in realtà molto difficile, sulla chiusura. Esso afferma che, se il dato sistema liscio ha ...
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GEOMETRIA ALGEBRICA
Ciro Ciliberto
Igor R. Shafarevich
Lo sviluppo delle idee di Ciro Ciliberto
Sommario: 1. I temi classici della geometria algebrica. a) Integrali abeliani e curve algebriche. b) [...] 1, Pi ha coefficienti interi e si può scrivere come
dove i numeri αij sono interi algebrici tali che ∣αij∣ = qi−2%.
4) Numeri di Betti: detto bi (X) il elemento di H2n-2 (X, ℤ). È più facile lavorare con la chiusura ¯NE (X) di NE (X) in H2 (X, ℝ). ...
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Geometria differenziale
Simon M. Salamon
SOMMARIO: 1. Introduzione: le origini. 2. Proprietà delle superfici. 3. Studio della curvatura gaussiana. 4. Dimensioni superiori. 5. Varietà e topologia. [...] proprio la curvatura della sfera è responsabile della ‛sua chiusura su se stessa' e quindi del fatto che la il lavoro di K. Kodaira che caratterizza le varietà proiettive in geometria algebrica, è stata applicata da A. Weil e da altri allo studio ...
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La grande scienza. Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Enrico Arbarello
Geometria numerativa e invarianti di Gromov-Witten
Nel trattato Le coniche, Apollonio di Perge (262-180 a.C. circa) [...] partire da C⊂ℂ2, si fosse partiti dalla sua chiusura proiettiva
allora si sarebbe ottenuta una estensione
Dunque, Riemann /Z e y=Y/Z. Si verifica inoltre che, data una curva algebrica piana proiettiva C di grado d, allora
In particolare, se C′ è ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Il Bourbakismo
Jean-Paul Pier
Il Bourbakismo
L'avvento e l'influenza di Bourbaki costituiscono uno dei fenomeni più sorprendenti nella matematica [...] Minkowski; si pone
,
con 1≤p⟨∞. Con
si designa la chiusura dello spazio delle funzioni continue di E in F, a supporto la topologia di Zariski.
Il terzo capitolo è dedicato alle algebre graduate di tipo finito e agli anelli e moduli filtrati. ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. La topologia algebrica all'inizio del XX secolo
John McCleary
La topologia algebrica all'inizio del XX secolo
Le radici della topologia algebrica [...] una p-cella di V, sia a0 il suo baricentro. Allora la chiusura delle (n−p)-celle di T′ ‒ la suddivisione baricentrica della I teoremi di dualità ponevano un nuovo problema nel contesto algebrico dei gruppi di omologia. Per Poincaré, la dualità era ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
p, P
(pi, ant. o region. pe ‹pé›) s. f. o m. – Quindicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma (rimasta più o meno immutata nel tempo, salvo che in origine il semicerchio di destra non giungeva a saldarsi con l’asta verticale), derivata...