DEOLAI, Giovanni
Rosa Barovier Mentasti
Apparteneva a una famiglia di vetrai citata nelle carte muranesi e veneziane tra la fine del XIII sec. e la metà del XV, epoca in cui non era più connessa con [...] Nel 1317 chiese ed ottenne dal Maggior Consiglio di poter fabbricare smalti (opus smaldorum) anche nel periodo di obbligatoria chiusura delle fornaci (Cecchetti-Zanetti-Sanfermo, 1874, pp. 10 s.).
La notizia, segnalata dal Cecchetti (1865), è stata a ...
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GOZZINI, Vincenzo
Serenella Rolfi
Non si conoscono né la data né il luogo di nascita di questo artista, documentato a Firenze tra il secondo e il terzo decennio del XIX secolo.
L'assenza di dati biografici [...] che l'abate Lanzi definì, nel primo tomo della Storia pittorica della Italia del 1797, il "secolo […] del rame" in chiusura dell'excursus sui progressi dell'incisione, cui andava a suo dire il "più grande onore" fra le arti contemporanee la figura ...
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FIORAVANTI (Fieravanti), Fieravante
Adriano Ghisetti Giavarina
Nato a Bologna, nel 1390 circa da Ridolfo, poté formarsi qui, come ingegnere, al seguito di Giovanni da Siena che, dopo aver realizzato [...] , in testa al quale, in località Mannore, costruì una torre di guardia con funzione di riparo per le paratie di apertura e chiusura (Ricci, 1891, p. 99; Marinelli, 1911-12, pp. 91-99). Meno probabile, ma affermato da testi settecenteschi, è che il F ...
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DEL VECCHIO
Gennaro Borrelli
Famiglia napoletana di ceramisti operante tra i secc. XVII e XIX, la cui attività si colloca nel perpetuarsi della tradizione di arti e mestieri in seno al medesimo clan.
Durante [...] presso la R. Fabbrica di maioliche di Caserta, voluta da Carlo VII di Borbone nel 1753: Angelo (dalla fondazione alla chiusura nel 1756), Gennaro dal 1754 e Nicola dal 1755, tutti operanti nel settore della pittura (Donatone, 1973).
Gli oggetti ...
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D'ANGELO
Rosa Barovier Mentasti
Famiglia il cui nome deriva da un Angelo di Giovanni, attivo a Murano come vetraio e noto fin dal 1371, Vetrai furono pure i nipoti Marco, Iacopino e Stefano, figli del [...] incolore e terso, denominato cristallo, ottenendo dalla Signoria veneziana il permesso di lavorarlo anche nel periodo di obbligatoria chiusura delle fornaci. Come di consueto a Murano, il segreto della fabbricazione del cristallo si diffuse presto in ...
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BUONO (Bono, Boni), Carlo Antonio
Gabriella Ferri Piccaluga
Appartenente a una famiglia di scultori originaria di Campione, fu scultore egli stesso. L'attività finora documentata si svolse in Milano, [...] periodo di apprendistato presso le botteghe dei marmorari della Fabbrica del duomo di Milano - riaperte nel 1631 dopo la chiusura a causa della peste - nel gennaio 1645 (Archivio storico della Fabbrica, cart. 140) venne ammesso come scultore fisso in ...
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DESIDERI (Desiderio), Francesco
Maria Cecilia Mazzi
Figlio di Bernardino di Francesco fu battezzato a Pistoia il 23 apr. 1592 (Chiti, 1942, p. 141). Pittore e incisore, appartenne secondo gli storici [...] della Vergine, dipinta dal D. (Tigri, 1854, p. 189). Le soppressioni napoleoniche, avvenute nel 1810, e la conseguente chiusura al culto della chiesa, hanno provocato la dispersione dei quadri.
Lungo le pareti della chiesa pistoiese di S. Giovanni ...
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BASSOTTI (Basotti), Giovan Francesco
Francesco Santi
Nato a Perugia intorno al 1600 da una famiglia di pittori originaria di Assisi, ebbe i primi rudimenti dell'arte dal nonno. Fu quindi inviato a Roma, [...] (scomparsa), un'altra Pietà presso la congregazione di S. Filippo Neri, una Crocefissione nel collegio Oradino (scomparsa con la chiusura del collegio).
Il B. dipinse anche ad affresco: fece sei lunette con Storie di Adamo ed Eva nell'oratorio di ...
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COCCORESE, Carlo
Angela Carola Perrotti
Di origine presumibilmente napoletana - a giudicare dal cognome - il giovane C. entrò nella Real Fabbrica della porcellana, aperta da Carlo di Borbone a Capodimonte, [...] per sottrarsi alla forzata partenza trovò modo di rientrare a Napoli nel 1760.
Tuttavia Napoli dal 1759, ossia dalla chiusura di Capodimonte fino al 1771, anno della apertura della Real Fabbrica Ferdinandea, non offriva lavoro per gli artefici della ...
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BOZZANO, Giuseppe
Ennio Poleggi
Nato a Savona il 13 genn. 1815, fu avviato dai signori della Missione, per i quali lavorava il padre falegname, agli studi pittorici presso l'Accademia Ligustica. A Savona [...] .
Morì a Torino il 27 sett. 1861.
All'Accademia Ligustica il B., cui il carattere timido accentuava la chiusura propria dell'estrazione provinciale, trovò un ambiente sordo a qualsiasi esperienza contemporanea. Del resto la programmata esclusione di ...
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chiusura
s. f. [lat. tardo clusūra, per clausūra, der. di cludĕre, claudĕre «chiudere»]. – 1. a. L’atto del chiudere o del venir chiuso, il fatto di essere chiuso, anche nel sign. fig. di cessazione, termine, conclusione e sim.: ch. di una...
tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato per chiudere più o meno ermeticamente...