DORSO, Guido
Francesco M. Biscione
Nacque ad Avellino il 30 maggio 1892 da Francesco, direttore delle poste della città, e da Elisa Gallo, maestra elementare.
Alla sua terra natale ("ove - come avrebbe [...] 'esecutivo del Partito d'azione, partito dal quale si dimise nel dicembre 1945 allorché problemi economici imposero la chiusura della testata (ma i rapporti col partito, cui il D. rimproverava l'abbandono della tematica meridionalistica, erano già ...
Leggi Tutto
GRANATELLI, Franco Maccagnone principe di
Francesca Maria Lo Faro
Nacque a Palermo il 21 luglio 1807, primogenito di Goffredo, principe di Granatelli, e di Emanuela Di Blasi. Studiò nel collegio dei [...] di V. Mortillaro con A. Gallo e il G.) e le divisioni tra protezionisti e liberisti, nel 1840 avrebbero portato alla chiusura.
Socio dell'Accademia di scienze e lettere di Palermo e dell'Istituto di incoraggiamento, eclettico ma molto attento alle ...
Leggi Tutto
CARMELIANO, Pietro
Massimo Firpo
Nacque nel 1451 da Giovanni (Zanino) Fava di Valle Sabbia, in territorio bresciano, e solo più tardi mutò il suo cognome in quello più nobile e solenne di Carmeliano, [...] De oratore ciceroniano, accompagnandola con un carme latino. Le sue aspettative immediate non dovettero andare deluse, giacché a chiusura del De vere si possono leggere, certo aggiunti in un secondo tempo, 16 esametri di ringraziamento al principe ...
Leggi Tutto
GAI, Antonio
Maria Elena Massimi
Nacque a Venezia il 3 maggio 1686 da Francesco di Giacomo e da Fiorina, nella parrocchia di S. Michele Arcangelo. L'attività del padre, scultore in legno, si esaurì [...] bronzee d'accesso alla loggetta di Iacopo Sansovino, di cui si imponeva, per ragioni igieniche e di decoro, la chiusura al pubblico.
Nel contratto stipulato con i procuratori di S. Marco, il 16 marzo 1733, si obbligava all'esecuzione autografa ...
Leggi Tutto
GUALTIERI (Gualterio), Sebastiano
Nicola Avanzini
Nacque a Orvieto il 22 genn. 1513, primo dei dodici figli di Raffaele, di antica famiglia patrizia. A nove anni fu affidato al cardinale Agostino Trivulzio, [...] il vero motivo della sua presenza a Trento, il G. ottenne il permesso di ritirarsi e lasciò la città prima della chiusura del concilio. Ormai era vecchio e non godeva di buona salute. Anche l'ultima speranza di ottenere il cappello cardinalizio (per ...
Leggi Tutto
GRASSI, Giovanni Antonio
Giovanni Pizzorusso
Nacque a Schilpario, nel Bergamasco, allora in territorio veneziano, il 10 sett. 1775 da Florino e da Alma Matti. Avviato agli studi presso i somaschi di [...] atti del VI concilio provinciale di Baltimora sui quali redasse un "voto".
La rivoluzione romana del 1848-49 provocò la chiusura delle residenze gesuite. In virtù della sua cittadinanza americana, il G. restò a Roma continuando a vestire la tonaca e ...
Leggi Tutto
PERSICO, Edoardo
Francesca Franco
PERSICO, Edoardo. – Nacque a Napoli l’8 febbraio 1900 da Giovanni e da Rosa Grimaldi. Nonostante la tubercolosi, frequentò il ginnasio Giuseppe Garibaldi (1909), il [...] morale del letterato di cui la Lettera a sir John Bickerstaff fu una sorta di manifesto (1926). Dopo la forzata chiusura di Rivoluzione liberale (1926), la seconda e ultima parte di un suo articolo sul deputato, radicale e pacifista, Joseph Caillaux ...
Leggi Tutto
CORTESE, Nino
Mario Themelly
Nacque a Perugia il 25 sett. 1896 da Vincenzo ed Emilia Sperandeo. Gli obblighi di servizio del padre, un preside di scuola secondaria, napoletano d'origine, segnarono, [...] la storia dell'antistato; rimase quella delle classi dirigenti, delle élites intellettuali. Influì su questa chiusura, che non era una chiusura teoretica, accanto alla lezione crociana ed all'inclinazione alla filologia, "qualcosa del pessimismo di G ...
Leggi Tutto
CORTESI, Adelaide
Dario Ascarelli
Figlia del coreografo Antonio e della ballerina Giuseppa Angiolini e sorella del compositore Francesco, nacque a Milano nell'ottobre dell'anno 1828. La sua educazione [...] non terminavano più i loro pezzi colla parola felicità".
Dopo alcune repliche del lavoro, "la rivoluzione, la guerra, la chiusura dei teatri nel Veneto e in Lombardia e più che altro l'ostinazione dell'impresario [Bartolomeo] Merelli a non volerla ...
Leggi Tutto
DOLFIN, Enrico (Rigo, Righetto)
Marco Pozza
Figlio di Marco e di Tommasina Ardizzone da S. Maria Formosa, vide la luce a Venezia negli ultimi mesi del 1252 o, al più tardi, al principio del 1253. Sembra [...] crociati aveva avuto ripercussioni negative anche sugli interessi di Venezia in quella zona, in quanto aveva comportato la momentanea chiusura dei porti della regione, da lunga epoca attivamente frequentati dai Veneziani, e al tempo stesso aveva reso ...
Leggi Tutto
chiusura
s. f. [lat. tardo clusūra, per clausūra, der. di cludĕre, claudĕre «chiudere»]. – 1. a. L’atto del chiudere o del venir chiuso, il fatto di essere chiuso, anche nel sign. fig. di cessazione, termine, conclusione e sim.: ch. di una...
tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato per chiudere più o meno ermeticamente...