PACELLI, Ernesto
Maurizio Pegrari
PACELLI, Ernesto. – Nacque a Civitavecchia il 31 agosto 1859, primo di sei figli, da Pietro, amministratore delle dogane pontificie (poi dimessosi in segno di rifiuto [...] non diede i risultati sperati. Il fallimento della Banca italiana di sconto nel 1921, portò anche il Banco alla chiusura, evitata – senza però un risanamento – solo grazie all’intervento degli istituti di emissione e del Consorzio sovvenzioni sui ...
Leggi Tutto
FERRARA, Francesco
Riccardo Faucci
Nacque a Palermo il 7 dic. 1810, da Francesco e Rosalia Alaimo. Protetto da Carlo Cottone principe di Castelnuovo, al cui servizio era il padre, poté attendere agli [...] sociale della facoltà giuridica dell'università di Pisa, riaperta dal governo provvisorio toscano di Ricasoli e Ridolfi dopo la chiusura disposta dai Lorena nel 1851.Si apriva una nuova fase della sua vita.
Se numerose furono le amarezze conosciute ...
Leggi Tutto
JUNG, Guido
Nicola De Ianni
, Nacque a Palermo il 1° febbr. 1876 da Mario, discendente da una famiglia israelita d'origine svizzero-tedesca, e Natalìa Randegger.
Dal gennaio 1867 il padre era stato [...] si ridusse fortemente, mentre sul versante aziendale la sua ditta incontrava non pochi problemi, riassunti nella chiusura pressoché totale dei crediti bancari e nella concorrenza scorretta di competitori ariani, che comportarono in pochi mesi ...
Leggi Tutto
DEMIGNOT
Vittorio Natale
Famiglia di arazzieri di origine francese operosi a Torino, oltre che a Roma e Firenze; il capostipite Charles, nato a Montgeroult presso Pontoise, presso Parigi, è documentato [...] in Arch. di Stato di Torino..., RegistroO).
La crisi del laboratorio di alto liccio e già evidente nel 1753: l'ordine di chiusura dello stesso laboratorio, comunicato il 12 nov. 1754 (Determinaz. di S. Maestà per le fabbriche..., in Arch. di Stato di ...
Leggi Tutto
BANDINI, Sallustio Antonio
Mario Mirri
Nacque a Siena il 19 apr. 1677, terzogenito di Patrizio e di Caterina Piccolomini.
I Bandini, in realtà, signori di Castiglioncello, originari di Massa Marittima, [...] per tema di carestie o di troppo alti prezzi, alterando sensibilmente le condizioni del mercato, fino a imporre spesso la chiusura delle tratte. Peggio fu con il motuproprio del 1684 di Cosimo III, il quale, pur concedendo totale libertà delle tratte ...
Leggi Tutto
chiusura
s. f. [lat. tardo clusūra, per clausūra, der. di cludĕre, claudĕre «chiudere»]. – 1. a. L’atto del chiudere o del venir chiuso, il fatto di essere chiuso, anche nel sign. fig. di cessazione, termine, conclusione e sim.: ch. di una...
tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato per chiudere più o meno ermeticamente...