GIROLAMO da Cremona (dei Corradi)
Federica Toniolo
Non sono noti il luogo e la data di nascita di questo miniatore, figlio di Zanino, del quale è ormai accertata l'appartenenza alla famiglia cremonese [...] nel codice estense, le quattro splendide pagine miniate nel primo quinterno del primo volume (cc. 9rv, 11rv) realizzato a chiusura dei lavori verso il 1460-61, denunciano nella struttura colonnare delle figure un lucido a piombo e una sapiente ...
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LIGOZZI, Iacopo (o Jacopo)
Luca Bortolotti
Nacque a Verona, probabilmente nel 1547, se si può dar credito a un documento anagrafico datato 1555 che lo dice di otto anni (Gamba, pp. 1 s.). Discendente [...] a rispettare in quanto artista di corte, sia costata al pittore la risoluzione dei suoi legami contrattuali coi Medici, con la chiusura della bottega che egli teneva agli Uffizi e la perdita, a partire dal gennaio 1593, del suo salario mensile.
Si ...
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PIAZZA, Callisto
Mauro Pavesi
PIAZZA, Callisto (Calisto). – Nacque verosimilmente a Lodi, intorno al 1500, secondogenito del pittore Martino e di Angela da Treviglio. Poche le notizie documentarie sulla [...] episodio dell’accusa dei fabbricieri al figlio Fulvio di sottrazione di oro ai materiali di cantiere (1556). In chiusura del lungo soggiorno milanese va ricordato il piccolo ciclo della cappella Simonetta in S. Maurizio (1555) eseguito insieme ...
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DE MARIA, Mario (Marius Pietor)
Nicoletta Cardano
Nacque a Bologna il 9 sett. 1852 da Fabio, medico e collezionista d'arte, e da Caterina Pesci.
La sua famiglia era agiata e vantava una tradizione artistica [...] di Venezia, 1926, p. 111).
Dopo il primo decennio del secolo il D. mostrò progressivamente un atteggiamento di chiusura di fronte ad un ambiente artistico che stava mutando radicalmente. Nel 1911, attraverso Grubicy, conobbe C. Carrà a Milano ...
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GRANDI, Giuseppe
Francesco Tedeschi
Nacque a Ganna, presso Varese, il 17 ott. 1843, da Francesco Giuseppe, falegname, e da Marianna Cerutti, terzo di sei fratelli.
A tredici anni avviò il suo apprendistato [...] al pubblico nel marzo 1881, il G. approntò il suo progetto, ultimo a essere presentato nel giorno di chiusura delle ammissioni e unico di impostazione scultorea anziché architettonica; nelle settimane di apertura dell'esposizione il giudizio unanime ...
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CRESCENZI, Marcello
Irene Polverini Fosi
Della nobile famiglia romana, nacque a Roma forse nel 1500 (la data di nascita, desunta dall'iscrizione sepolcrale, non è considerata attendibile), da Marzio [...] la direzione unitaria del concilio, ma la posizione del C. divenne sempre più difficile. La sua formazione curiale, la ferma chiusura a ogni istanza di riforma che non partisse dai vertici della Chiesa impressero all'azione del C. un tono autoritario ...
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COLLA, Ettore
Nicoletta Cardano
Nacque a Parma il 13 apr. 1896 da Cesare e Angela Bussi. Primogenito di famiglia numerosa, frequentò l'Accademia di belle arti della sua città natale, unendosi in amicizia [...] Venturoli, Interviste di frodo, Roma 1945, ad Indicem; Arti visive, n. 10, s. d. (1954), antologia fotografica, senza titolo, a chiusura della prima serie della rivista; W. Hofmann, Wie weiter?, in Magnum, n. 3, 1954, pp. non num.; L. Drudi, Sculture ...
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LIPPI, Giovanni di Bartolomeo, detto Nanni di Baccio Bigio
Maria Grazia Ercolino
Figlio di Bartolomeo di Giovanni e di Domenica di Clemente del Tasso, nacque a Firenze presumibilmente intorno al 1513, [...] , voluto da Pio V prima dell'affidamento dell'istituto alla Confraternita di S. Girolamo della Carità: l'edificio fu demolito dopo la chiusura del carcere, nel 1656.
Il L. morì a Roma nell'agosto del 1568 e fu sepolto nella tomba di famiglia, nella ...
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FUMO
Domenica Pasculli Ferrara
- Famiglia di artisti attivi tra la Puglia e la Campania tra il XVII e il XVIII secolo.
La personalità di maggiore rilievo è quella di Nicola, scultore nato forse a Saragnano, [...] anni, divenne intagliatore nella Real Fabbrica della porcellana di Capodimonte (Carola Perotti, 1986), dove lavorò fino alla sua chiusura nel 1759, dovuta alla partenza di Carlo III per la Spagna. Al seguito del re, insieme con il figlio ...
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GIULIARI, Bartolomeo
Giuseppe Conforti
Nacque a Verona il 15 ag. 1761 da Federico, di nobile e antica famiglia veronese, e dalla nobildonna veronese Maria Caterina Pellegrini.
Compì i suoi studi a Milano [...] "illuminata" della cultura neoclassica veronese, la disillusione delle speranze coltivate nei decenni precedenti. Alla progressiva chiusura provincialistica dell'ambiente veronese, il G. e Pinali contrapponevano l'esempio di Venezia e soprattutto di ...
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chiusura
s. f. [lat. tardo clusūra, per clausūra, der. di cludĕre, claudĕre «chiudere»]. – 1. a. L’atto del chiudere o del venir chiuso, il fatto di essere chiuso, anche nel sign. fig. di cessazione, termine, conclusione e sim.: ch. di una...
tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato per chiudere più o meno ermeticamente...