Chimica
Elemento chimico, di simbolo Hg (dal lat. Hydrargyrum), di numero atomico 80, peso atomico 200,61, di cui si conoscono sette isotopi stabili.
Il suo nome deriva da quello del pianeta Mercurio, [...] trasparenti, velenosi, che divengono scuri alla luce e si sciolgono in acqua e alcol. Si usa per preparare il cianogeno (➔ cianogeno, composto) e in fotografia. Il cloruro mercurico, detto anche sublimato corrosivo o bicloruro di m., ha formula HgCl2 ...
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Tredicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma maiuscola (N) è simile a quella già posseduta dall’alfabeto fenicio. La forma minuscola deriva da quella della minuscola antica romana e [...] lettera N designa una classe spettrale di stelle, di bassa temperatura (2000-3000 K), caratterizzate dalle molecole del carbonio e del cianogeno (onde anche il nome di stelle al carbonio che condividono con la vicina classe R). Sono tutte giganti e ...
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Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica La sua forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con il vertice in alto e con il lato destro prolungato verso il basso; [...] indica una classe spettrale di stelle, di bassa temperatura (2000-3000 K), caratterizzate dalle righe spettrali del carbonio e del cianogeno, per cui prendono anche il nome di stelle al carbonio, che condividono con quelle della vicina classe N; sono ...
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RICCO, Annibale
Tullio Aebischer
RICCÒ, Annibale. – Nacque a Modena il 14 settembre 1844 da Felice, orefice e fotografo inventore di un procedimento di stampa a colori, e da Angelica Lodi.
Si laureò [...] agosto 1914). Dedicò particolare attenzione alle fotografie cometarie; segnalò per primo, nella testa della cometa di Halley, il cianogeno che tanto scalpore e timori produsse sulla stampa dell’epoca.
Non meno vasto fu il suo contributo geofisico, in ...
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PIRROLO (C4H5N)
Mario Betti
Si dà questo nome a una sostanza scoperta nel 1834 da F.F. Runge nel catrame del carbon fossile e che si trova poi in più grande quantità nel cosiddetto olio animale di Dippel, [...] facilmente con gli ioduri alchilici, coi cloruri dei radicali acidi, con l'etere cloro-carbonico, col cloruro di cianogeno, ecc., per dare derivati sostituiti nell'azoto. Tali derivati per riscaldamento possono subire una trasposizione per la quale ...
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CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] Gazz. chimica ital., I (1871), pp. 1-33, 213-230, 293-314, 389-397, 567-586, 629-683; Azione dei due cloruri di cianogeno,cioè del gassoso e del solido,sull'alcool benzoico, in Gazz. chimica ital., I (1871), pp. 33-38 (anche in Journ. of the Chemical ...
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CHISTONI, Alfredo
Andrea Russo
Nacque a Roma il 3 dic. 1882 da Ciro, che poco dopo diverrà professore dì fisica sperimentale nell'università di Modena, e da Rosa Bertoli. Compiuti gli studi classici, [...] ebbero origine specialità farmaceutiche presto introdotte in commercio. S'interessò in modo particolare alla tossicologia del cianogeno e studiò una serie di piante esotiche. fra cui Aloe etiopica, Meriandra bengalensis, che pronosticò sostitutiva ...
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STELLE (lat. sidera; fr. étoiles; sp. estrellas; ted. Stane, Gestirne; ingl. stars)
Giuseppe Armellini
Generalità. Cenni storici sopra lo sviluppo dell'astronomia siderale. - Scopo di questo articolo [...] la riga λ = 4215 dello stronzio è molto forte nelle stelle di grande luminosità assoluta, come pure sono molto forti le bande del cianogeno; invece, p. es., la riga del calcio λ = 4454 e quella del titanio λ = 4535 sono assai forti nelle stelle di ...
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La chimica oggi
Salvatore Califano
Il singolare sviluppo della chimica organica, che ha caratterizzato la crescita industriale delle società avanzate nel 20° sec., è stato reso possibile dal concomitante [...] minori di acido cianidrico e nubi ricche di altre molecole come alcol metilico, solfuro di carbonio, ammoniaca, cianogeno e derivati etilenici. Un’enorme nube molecolare è stata anche trovata nella costellazione del Sagittario (B2), al centro ...
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La chimica come corpo di scienza è relativamente recente, ma è antica come arte. Nell'antichità la chimica si riduceva a una tecnica più o meno rudimentale disseminata in tutte le arti. Fra le antiche [...] organici, e fu osservato che i suoi derivati presentano una certa analogia con quella dei metalli alcalini:
D'altra parte il cianogeno (scoperto fin dal 1815 da Gay-Lussac) si poteva sotto forma di radicale CN riscontrare in un certo numero di ...
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cianogeno1
cianògeno1 agg. [comp. di ciano(si) e -geno]. – Nel linguaggio medico, di manifestazioni morbose caratterizzate da cianosi: cardiopatie cianogene.
cianogeno2
cianògeno2 s. m. [dal fr. cyanogène (coniato dal chimico J.-L. Gay-Lussac nel 1815), comp. di cyano- «ciano-1», perché entra nella composizione del blu di Prussia, e -gène «-geno»]. – In chimica: 1. Nome del radicale (o gruppo)...