Teatro
Ferdinando Taviani
Raimondo Guarino
Mirella Schino
Nicola Savarese
Raimondo Guarino
Franco Ruffini
(XXXIII, p. 353; App. II, ii, p. 948; III, ii, p. 902; IV, iii, p. 583; V, v, p. 480)
Parte [...] apparire socialmente innocuo, a farne un territorio aperto alla rivolta. In tutto questo l'opera di Grotowski, il suomodo di appartenere al t plasma anche la sua cenestesi, la sensazione fisica che ciascuno ha di sé e cioè la percezione interna del ...
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Filosofia pratica
Franco Volpi
sommario: 1. Che cos'è la ‛filosofia pratica'? 2. La ‛riabilitazione della filosofia pratica' in Germania. 3. Temi, problemi ed esponenti dell'odierno neoaristotelismo [...] und praktische Philosophie di Wilhelm Hennis (v., 1963), Metaphysik und Politik di Ritter (v., 1969). Ciascunoasuomodo, questi scritti contribuirono alla riscoperta della concezione aristotelica del sapere pratico, che veniva rievocata e messa in ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] una formula di indubbio successo, ‘i giorni dell’onnipotenza’. Uomini che desiderano, ciascunoamodosuo, una riforma della Chiesa, che abbia come primo effetto una globale riconsiderazione del suo rapporto con i poveri e i lontani. C’è l’utopia di ...
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(fr. académie; sp. academia; ted. Akademie; ingl. academy).
Accademia platonica.
'Ακαδημία (Acadēmĭa) o 'Ακαδήμεια (Acadēmīa) o, ancora, secondo una forma più antica, ‛Εκαδήμεια, fu il nome che dall'eroe [...] d'Aristotele, che tuttavia era ordinata in modo strettamente analogo a quello dell'Accademia - sappiamo che vi erano della fisica moderna.
Ma questi quattro istituti (che hanno ciascunoasuo luogo speciale trattazione: v. arcadia, cimento, crusca, ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] interessa). Se il valore assunto dall'uscita in ciascun istante dipende solo dal valore dell'ingresso in quello è l'errore, ma una verità contraria". Bohr rielabora questo concetto asuomodo: "Il contrario di una verità banale è un errore stupido, ma ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] suo valore emblematico, riguardano rispettivamente: la concezione del tempo, l'idea di realtà, la funzione dell'interpretazione. Da notare come ciascuno . Appunto, fruizione estetica, che conserva asuomodo il valore 'auratico' di qualcosa che ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] il diritto di ciascuna cultura, anche di quella occidentale, alla propria identità. A meno che non si torni a riflettere seriamente beni riproducibili e di conseguenza esclude, in modo esplicito, dal suo campo d'interesse i beni artistici e culturali ...
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Dissenso
LLewis S. Feuer
di Lewis S. Feuer
Dissenso
sommario: 1. Definizioni preliminari: tipi di ‛dissenso'. 2. La repressione del dissenso nell'Europa antica e medioevale. 3. La libertà di dissenso [...] , francese e spagnolo hanno cercato, ciascunoa proprio modo, di dissociarsi dalle responsabilità dell'Arcipelago Che Guevara, perché la solidarietà più profonda si realizzava, asuomodo di vedere, proprio nelle durezze della vita dell'accampamento ...
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Commercio
Maurice Aymard
Introduzione
Il commercio ha conquistato nel XVIII secolo il posto, al tempo stesso centrale e contestato, dove si incontrano economia, storia e politica, posto che è suo ancora [...] republica, IV), e Montesquieu (v., 1748, XX, 4) traduce asuomodo, approvandolo: "Non amo che un popolo sia al tempo stesso il , centrata non più sull'Atlantico, ma sul Pacifico. In ciascuna di queste tappe, tuttavia, almeno fino al XIX secolo, l ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] di scrittura, propri aciascun sistema alfabetico e diversi da epoca a epoca, da situazione a situazione, avviene di solito De Inventione Linguarum). L'a. è fondante, strutturativo e figurale asuomodo. Dal sec. 10° l'a. calligrafico, con i suoi ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...