CORTENUOVA, Manfredo di
Giancarlo Andenna
Figlio di Egidio, nacque sul finire del sec. XII da ricca ed influente famiglia comitale lombarda, che traeva il proprio cognome dall'omonima località del Bergamasco [...] il Sesia, al fine di difendere in modo più efficace i possessi del Comune vercellese sul 1228, allorché ebbe terminato il suo incarico a Verona, le fonti a noi note non riportano più ciascuno di loro venne posta una taglia di 100 lire, da pagarsi a ...
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ROSSETTI, Donato
Federica Favino
– Nacque a Livorno il 5 aprile 1633 «da onesta famiglia» (Pera, 1867, p. 110). Non sono però noti i nomi dei genitori.
Studiò all’Università di Pisa intorno alla metà [...] urto casuale ma dall’«istinto» innato aciascuno di combinarsi con alcuni atomi e non della polemica c’era però sempre un diverso modo di interpretare l’eredità di Galilei e la il granduca diede in certa misura il suo avallo. Il divieto, da allora, di ...
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PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] modo nel quale Pietro conduce il ragionamento filosofico, ove – come da parte del suo studente Tommaso d’Aquino – è mantenuta una chiara distinzione tra filosofia e teologia, e il compito di ciascuna in pubblico di fronte a Manfredi di Svevia da ...
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DALLE CARCERI, Ivano
Anthony Luttrell
Appartenne ad una delle principali famiglie egemoni della Verona del tardo sec. XII, proprietaria - a quanto pare - di una casa nella piazza del Mercato, in un [...] aciascuno, ma forse Oreo nel Settentrione, pervenne a Pecoraro de' Pecorari da Mercanuovo, Calcide a ligio per il feudo che in questo modo conservò.
Nel frattempo Oberto era fuggito aveva salvato la vita, il suo feudo. Negroponte divenne così parte ...
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FERRETTI, Lando
Luca Lo Bianco
Nato a Pontedera (Pisa) il 2 maggio 1895 e figlio unico di Vittorio, industriale tessile, e di Clotilde Ricci, iniziò gli studi liceali nel 1909 a Pisa, al termine dei [...] , ebbe modo, nel corso della convalescenza, di recarsi a Pisa e portare a termine gli la libertà, e rivolse il suo interesse anche verso i quotidiani sportivi Roma 1930: raccolta di scritti e discorsi ciascuno dei quali è preceduto da una nota che ...
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CACIALLI, Giuseppe
Marco Dezzi Bardeschi
Nacque a Firenze nel 1770. Allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, riformata da Pietro Leopoldo, compì gli studi unitamente al coetaneo P. Poccianti [...] ciascuno, termina in ampia semicircolare tribuna…"; inoltre "una scaletta a il C. riprende temi svolti dal suo maestro Paoletti negli edifici termali di Montecatini è da ricordare il "Parere sul miglior modo di preservare dall'umidità la copertura del ...
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ESTE, Aldobrandino d'
Giancarlo Andenna
Figlio illegittimo del marchese Rinaldo (III), nacque a Ferrara nel 1325; sua madre era una vedova ferrarese di nome Lagia. Dopo la morte del padre nel 1335 fu [...] l'E. dovette sostenere la politica del suo casato, che in quegli. anni era in ciascuno una veste dal vescovo, il quale doveva in questo modo . modenesi, II, Modena 1794, pp. 70 s.; B. Ricci, Di A. d'E. vescovo di Modena, in Atti e mem. della R. Deput ...
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DONATI, Alamanno
Paolo Viti
Nacque a Firenze il 20 maggio 1458 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 444 bis, f. 174r) dal notaio ser Marchionne. Fu scolaro di Giorgio Antonio Vespucci, che, apprezzato [...] suo", in risposta ad un quesito che il discepolo aveva rivolto al maestro circa il modo aveva accanitamente difeso ciascuno di loro contro , IX (1890), pp. 85, 88-89, 257-259; A. Della Torre, Storia dell'Accademia Platonica di Firenze, Firenze 1902, ...
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MASSIMI (Massimo), Pacifico (Pacifico d’Ascoli)
Alessandra Mulas
Nacque intorno al 1410 nei pressi di Ascoli Piceno da Ippolito, di famiglia benestante, e da Buccia (Elisabettuccia). Sono perciò da [...] sposò una certa Giusta, in seguito bersaglio del suo rancore espresso in versi: da lei ebbe tre Egerton, 3027). Sempre a Perugia ebbe forse modo di ascoltare le lezioni suddivise in dieci libri introdotti ciascuno da un epigramma in esametri ...
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SERAFINI, Filippo
Emanuele Stolfi
– Nacque a Preore (Trento) il 10 aprile 1831 da Domenico e da Antonia Cominotti di Pinzolo.
Erede, da parte paterna, di una illustre tradizione familiare di giudici, [...] due legati a Serafini anche sul piano familiare, in quanto ne sposarono ciascuno una figlia le scienze sociali) e anche nel modo di concepire la disciplina dei rapporti giuridici versante; ma non secondario fu il suo apporto anche sul secondo, per cui ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...