CARBONARI, Massenzio
Gino Benzoni
Scarsi dati sull'esistenza del C., nato a Terni attorno al 1560, si possono desumere dai pochi, e più compiaciuti che dettagliati, incisi autobiografici contenuti nell'unica [...] Volpe, Simone da Torre e Roscio da Velletri. Molti, asuo dire, i frangenti pericolosi; ed il rischio più grosso politico e christiano... nel quale si discorre del modo che deve tener ciascuno che governa tanto in stato pacifico quanto inquieto, ...
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CHIAPPELLI, Francesco
Renato G. Mazzolini
Scarse sono le notizie biografiche pervenuteci: nacque a Pistoia nel 1816, da Luigi, e tra il 1835 e il 1839 studiò medicina all'università di Pisa, ove si [...] dei due volumetti, non tralasciò di scrivere al C. che il suomodo di ragionare era ormai stato abbandonato dalla maggior parte dei fisiologi definì l'igiene come "l'arte di conservare aciascuno la sua sanità" e la collegò strettamente all'antica ...
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FORTI, Enrico (Rigo)
Massimo Ceresa
Libraio e tipografo tedesco, era originario di Iserlohn, nella Vestfalia; il nome è probabilmente la traduzione di un nome tedesco (Stark o Starke). Il F. operò a [...] che però non ebbe seguito. Il F., a ogni modo, fece uso in seguito dei caratteri posseduti dall 'Alding. Questi, dal suo canto, a partire dal 1480 aveva scudi contenenti ciascuno la croce bizantina, attorno al primo del quale si legge a fondo bianco ...
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de Havilland, Olivia (propr. de Beauvoir de Havilland Olivia Mary)
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica inglese, naturalizzata statunitense nel 1941, nata a To-kyo il 1° luglio 1916. Da interprete [...] due Oscar, nel 1947 per To each his own (1946; Aciascuno il suo destino) di Mitchell Leisen e nel 1950 per The heiress (1949 Warner Bros. le offrì un contratto di sette anni. Ebbe così modo di interpretare Alibi Ike (1935) di Ray Enright, The Irish ...
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CALDANA, Marco Petronio
Amedeo Quondam
Nacque verso il 1645 da Petronio e da una Lucia a Pirano (Istria). Fu avviato agli studi letterari dal precettore, fra' Bartolomeo Grassi, e dal can. Domenico [...] chiamato a far parte dei cortigiani del re. A Parigi dovette restare a lungo, se si ha notizia che un suo figlio ebbe modo di settecento esametri ciascuno. L'argomento può essere così riassunto: dopo la morte di Clodoveo, Childeberto, suo figlio ...
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Bacalov, Luis Enrique
Lucetta Lanfranchi
Pianista e compositore argentino, nato a San Martín (Buenos Aires) il 30 agosto 1933. Musicista di formazione classica e profondo conoscitore del jazz, del tango [...] Nella vasta produzione di questo periodo spicca la partitura di Aciascuno il suo (1967) di Elio Petri, realizzata con la collaborazione mediante un'attenzione particolare a temi melodici capaci di suscitare in modo immediato le sensazioni nello ...
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Costruzione di una certa grandezza e capacità (stazza lorda superiore a 50 t; per stazze inferiori si parla di imbarcazione), adibita al trasporto per acqua di persone, merci, o anche ad azioni belliche. [...] posizione relativa del suo baricentro rispetto al centro di carena corrispondente aciascuna condizione di inclinazione. la cresta o il cavo di un’onda di massima pericolosità (in modo cioè che la lunghezza e l’altezza dell’onda siano la prima uguale ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] ciascuno degl'individui che ad essa "partecipa", forza è concludere che la sua esistenza separata e indipendente non aggiunge nulla di essenziale al quadro della realtà, dando anzi luogo a un suo del volere a comportarsi in un certo modo, che non ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] luce del vero che dona aciascuno le rationes aeternae, principio e le cose simultaneamente, ma non allo stesso modo: ché alcune furono create da Dio non nasce una conoscenza (notitia), e nel suo rapportarsi a questa conoscenza nasce l'amore che essa ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] giovanili di C. nella poesia resta a noi poco più della metà della libera personali, De suo consulatu e De temporibus suis, in 3 libri ciascuno, del primo Scevola, Cesare Strabone, che tratta, in modo originale, della scienza necessaria all'oratore ( ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...