La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Roshdi Rashed
Dal greco all'arabo: trasmissione e traduzione
Gli storici delle scienze e della [...] a un recupero controllato di un testo antico, che sarà riattivato e, in certo modo, reinterpretato in un senso che non era inizialmente il suo non possono esserlo che per composizione e la potenza di ciascuna è necessariamente un multiplo di 2 o di 3. ...
Leggi Tutto
La grande scienza: introduzione
Enrico Alleva
Sergio Carrà
Gilberto Corbellini
Giorgio Parisi
La grande scienza
Le attività di ricerca scientifica abbracciano oggi un enorme numero di settori e di [...] genoma umano, relative non soltanto alla sua organizzazione e al suomodo di funzionare ma anche alle sue origini.
Alcune aspettative, simile lettore avrebbe potuto incontrare. Starà ovviamente aciascuno valutare se e in quale misura tale obiettivo ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. Meteorologia
John Vallance
Meteorologia
All’inizio del suo trattato dedicato alla ‘meteorologia’, Aristotele afferma di voler esaminare la parte delle ricerche fisiche alla quale [...] anche ora indulgendo, seguitiamo a esporre intorno a queste stesse cose le opinioni probabili a questo modo» (Timaeus, 59, c sfera sublunare) e dell’aria. Ciascuno dei quattro elementi fuoco, aria, terra e acqua ha un suo luogo, ma ognuno di essi si ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Galileo Galilei
William Shea
Galileo Galilei
La formazione e l'insegnamento
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564 (e non il 18, come riportano [...] vedeva in questo modo: a un corrispondente fiorentino confidava che la Repubblica era troppo avida del suo tempo e che pensò che potesse essere l'effetto di due satelliti, uno per ciascuno dei due lati del pianeta. Egli fece circolare un anagramma di ...
Leggi Tutto
Numeri, calcoli, misure
Anna Parisi
L'invenzione dei numeri
Fin da tempi antichissimi gli esseri umani sapevano contare. L'uso dei numeri rendeva possibile la risoluzione di molti problemi legati alla [...] coppie di figure diverse tali che ciascuna delle due risulta identica all' più recenti, però, hanno accertato un diverso modo dell'organismo di assimilare l'uno o l un corpo che si allunga e si accorcia asuo piacimento, proprio come un chewing-gum. Se ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Physique amusante
Jessica Riskin
Alice Walters
Physique amusante
Dimostrazioni e intrattenimento
di Jessica Riskin
Intorno al 1700, la [...] ciascuno dei tre casi, ma evitò di affrontare la questione della causalità e, a dire il vero, non tentò in alcun modo molte esperienze divertenti; collegò il primo conduttore al suo posto a sedere a tavola con un filo metallico e, durante una cena ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: fisica. Faraday e la genesi del concetto di campo
Friedrich Steinle
Faraday e la genesi del concetto di campo
Faraday assistente di chimica alla Royal Institution
Gli sviluppi più spettacolari [...] più di quanto non lo fosse stato Davy asuo tempo.
Nel 1829 Faraday accettò l'incarico di di ottenere separatamente ciascuno dei due tipi. presentò nuovamente ed egli provò a spiegarlo in modo più chiaro rispetto a prima. Faraday sottolineò il fatto ...
Leggi Tutto
Newton, Isaac
Paolo Casini
Il grande scienziato affascinato da luce e gravitazione
Un po’ fisico, un po’ filosofo, un po’ inventore: questo è Isaac Newton, lo scienziato che formulò la legge di gravitazione [...] è una loro mescolanza, e che ciascuno di essi è dotato di un proprio 1713 con una sentenza della Royal Society asuo favore e con l’ulteriore controversia tra enunciare regole di metodo, e lo fece in modo tale da lasciar intendere che non le aveva ...
Leggi Tutto
propagazione
propagazióne [Der. del lat. propagatio -onis, da propagatus (→ propagatore)] [LSF] L'estendersi, l'avanzare di una grandezza fisica nello spazio o nel tempo o in ambedue; è detta spec. del-l'energia [...] grandezze x e y, che hanno errore, rispettiv., δx e δy, il suo errore è δz2= [(ðf/ðx)δx]2+[(ðf/ðx)δy]2. (b) sinusoidale, ciascuno relativo a ognuna integrata: IV 390 f. ◆ [LSF] Modo di p.: (a) generic., il modo di propagazione di energia o di segnali, ...
Leggi Tutto
radioattività Emissione di radiazioni ionizzanti da parte di nuclei atomici (nuclei radioattivi) che subiscono una trasformazione strutturale.
Tipi di radioattività
La r. si distingue in r. naturale [...] o tipi di decadimento radioattivo, aciascuno dei quali compete un certo modo di trasformarsi del nucleo originale, una particella β+, cioè un positrone, e si trasforma in un suo isobaro avente numero atomico Z−1. Nella r. per cattura elettronica ...
Leggi Tutto
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...