BERTUCCIO
R. Polacco
Maestro fonditore attivo a Venezia, il cui nome, qualificazione artistica e cittadinanza si leggono, insieme alla data, sull'iscrizione incisa sulla porta bronzea che chiude l'ingresso [...] 59-75; M. Muraro, La vita nelle pietre. Scultura marciana e civiltà veneziana del Duecento, Venezia 1985, p. 86; R. Polacco, Le colonne del ciborio di San Marco, Venezia Arti 1, 1987, pp. 32-38; id., rec. a Muraro, 1985, ivi, 2, 1988, pp. 193-195; id ...
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L'Africa subsahariana nel II millennio d.C.: repertorio alfabetico
Giovanna Antongini
Tito Spini
Zoe Crossland
Eric Huysecom
Alain Gallay
David W. Phillipson
Peter J. Mitchell
Andrea Manzo
Celeste [...] a quella del monumento A. Essa presenta dopo il vestibolo un'aula a tre navate da cui si accedeva a un locale cruciforme (ciborio) con due vani quadrangolari laterali e a est di esso un altro vano quadrangolare. Il monumento C è una cripta da cui si ...
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Anglosassoni, Arte degli. Architettura
E.C. Fernie
ARCHITETTURA
La cronologia dell'architettura nel periodo anglosassone è piuttosto oscura. Si sono infatti conservati, più o meno integri, meno di [...] terminazione orientale rettilinea; vi rimangono, in fondo alla navata, le tracce di quattro sostegni, destinati forse a sostenere un ciborio sopra l'altare.
In Northumbria, alla prima missione romana condotta da Paolino di York tra il 627 e il ...
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FONTANA
G. Di Flumeri Vatielli
Costruzione di carattere generalmente ornamentale destinata a ricevere l'acqua, artificialmente mediante condotte o spontaneamente da sorgenti naturali, e a regolarne [...] più bello è costituito dalla f. di Pianoscarano, nella quale i tre animali selvaggi si affacciano dalle aperture trilobate di un ciborio.Tra le altre f. vanno ricordate a Siena la fonte Branda e la fonte Nuova, una struttura gotica in pietra da ...
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GIORGIO di Matteo da Zara (Giorgio Dalmata, Giorgio Orsini, Giorgio da Sebenico, Juraj Matejev Dalmatinac)
Maria Grazia Ercolino
Nacque probabilmente a Zara in Dalmazia prima del 1420 (Chiappini di Sorio, [...] cappella, ha messo in luce numerosi elementi lapidei quattrocenteschi nonché alcune lastre di pietra, appartenenti a un ciborio medievale, reimpiegate come gradini dell'altare; il che conferma come G. avesse rispettato con scrupolo le disposizioni ...
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GIOVANNI da Verona
Luciano Rognini
Nacque intorno al 1457 a Verona da genitori dei quali non sono noti nomi e casato (Caffi). Nel 1475 entrò come novizio nel monastero di S. Giorgio di Ferrara appartenente [...] realizzazione del coro ligneo della chiesa di S. Elena; per questo stesso edificio lavorò anche a un tabernacolo, a un ciborio e a un leggio, coadiuvato dal nipote Gregorio (Gallo). Si recò inoltre a Milano, Lodi, Bergamo, allo scopo di procurarsi ...
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FILIPPI, Giovanni Maria
Jarmila Krcálová
Figlio di Bartolomeo e di Pasqua, nacque probabilmente verso il 1565 a Desindo di Giudicarie nel Trentino.
Per la sua formazione artistica mancano documenti: [...] di G. D. Bariffo.
Nel gennaio del 1612 il F. disegnò il Castrum doloris per l'imperatore Rodolfo II, nella forma di un ciborio imponente, di cui si è conservata un'incisione. Per l'imperatore Mattia progettò poi l'ala trasversale tra il primo ed il ...
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MAZZOLINO, Ludovico
Monica Grasso
MAZZOLINO (Mazzolini, Mazulini), Ludovico. – Fu figlio di Giovanni; in assenza di fonti documentarie che ne accertino la data e il luogo di nascita, convenzionalmente [...] » raffigurate dal M. (Zamboni, 1968). La Disputa della Doria Pamphili presenta inoltre nelle colonne tortili del ciborio, interessante citazione di un motivo architettonico assai divulgato dagli arazzi vaticani di Raffaello; e a questo proposito ci ...
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ROSSETTI, Cesare
Marco Simone Bolzoni
– Pittore e mosaicista, fu figlio di un Giacomo, anch’egli pittore, il cui nome compare in relazione a quello del figlio in un documento di battesimo (Vodret, 2011, [...] con le vite dei ss. Cesareo e Ippolito, l’affresco con S. Cesareo condotto davanti al prefetto, la calotta interna del ciborio con angeli e ai lati i quattro dottori della Chiesa, e le due coppie di angeli con corone e ghirlande nei triangoli dell ...
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PISSIDE
V.H. Elbern
La denominazione della p. (gr. πυξίϚ; lat. pyxis 'vasetto o scatola di bosso', dal gr. πύξοϚ 'bosso') ha avuto in Occidente molteplici alternative, a seconda della varietà delle [...] dal sec. 13°, la pyxis pediculata si impose, sempre più avvicinandosi alla forma del calice e quindi sviluppandosi nel calice-ciborio.Dal sec. 13° le p. in avorio vennero sostituite in misura crescente da recipienti in metallo. Un ruolo importante in ...
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ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...
conopeo
conopèo s. m. [dal lat. conopēum (con il sign. 1), gr. κωνωπεῖον, der. di κώνωψ -ωπος «zanzara»; cfr. canapè]. – 1. ant. Specie di cortinaggio un tempo in uso tra i popoli orientali per riparare i letti dalle zanzare. 2. ant. Velo...