ATTICCIATI, Domenico (Domenico di Filippo)
Isa Belli Barsali
Fiorentino, intagliatore di legno e maestro di tarsia, se ne ignorano le date di nascita e morte.
Nel 1575, con Benedetto di Giovanni da Montepulciano, [...] - di cui il Poccetti aveva fatto le figure - nella chiesa del Carmine a Firenze, per la quale aveva eseguito anche un ciborio. Verso il 1596, quando fu rinnovato, su disegno di Michelangelo Bandinelli e dell'A., l'altare di S. Caterina nella cappella ...
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CAVALLINI, Pietro
A. Tomei
(o Pietro de' Cerroni)
Artista attivo principalmente a Roma e a Napoli tra l'ultimo quarto del Duecento e il primo decennio del Trecento.Scarse e variamente interpretate, [...] 1983; 1989) ha dimostrato che - analogamente a quanto avvenuto a S. Paolo f.l.m. - la messa in opera del ciborio arnolfiano dovette costituire l'atto conclusivo di una vasta campagna di rinnovamento della basilica che, nel caso di S. Cecilia, sembra ...
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Drappo sostenuto originariamente da 4 aste o da un telaio, ai lati del quale ricade in frange o tendaggi, costituente una sorta di edicola mobile o fissa, con valore simbolico di protezione e onore di [...] fino al 19° sec.; v. fig.); si trova altresì come ornamento del trono nelle regge o, nelle chiese, al di sopra del seggio vescovile. Se trasformato in una struttura marmorea, posta sopra un altare all’interno di una chiesa, è definito ciborio (➔). ...
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Scultore e architetto (Maiano 1442 - Firenze 1497), fratello di Giovanni e di Giuliano. Si dedicò inizialmente all'arte della tarsia; fu forse aiuto di A. Rossellino nell'arca di s. Savino nel duomo di [...] piena maturità, in una felice unione di forme architettoniche brunelleschiane e di plastica vigorosa. Altre opere importanti: il ciborio della collegiata di S. Gimignano (1475); il tabernacolo nella Madonna dell'Ulivo (1480) ora nel duomo di Prato ...
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Vedi TEBE Ftie dell'anno: 1966 - 1973
TEBE Ftie (Nea Anchialos) (v. vol. vii, pp. 657 ss.)
P. H. Lazaridis
Fiorente cittadina costiera di 3500 abitanti dell'eparchia di Volos, nel nòmos di Magnesia. [...] stato possibile il disegno ricostruttivo. La traccia a forma di croce nel mezzo dell'ambiente testimonia il posto dell'altare coperto da un ciborio. Inoltre i banchi a gradini dei presbiterî a N e a S dell'altare, in forma di Ø e le tracce, nel mezzo ...
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GHETTI, Santi (Sante)
Maria Cristina Basili
Figlio di Domenico, nacque a Massa nel 1589 (Santamaria). Divenne scalpellino seguendo il mestiere dei marmorari toscani Francesco e Nicolò Ghetti, dai quali [...] a un'altra impresa berniniana. Padre Girolamo Ghetti, generale dell'Ordine agostiniano, gli commissionò l'altare maggiore e il ciborio della chiesa romana di S. Agostino. L'opera fu solennemente inaugurata nell'aprile del 1628 e con una imponente ...
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Architetto (Roma 1611 - ivi 1691). Contribuì con la sua attività a caratterizzare l'aspetto barocco della Roma del 17° sec. con numerose opere, nelle quali sperimentò le più originali e complesse ricerche [...] fino al 1655 (anno della morte di Girolamo): altare maggiore di S. Girolamo della Carità (1645), Palazzo Capitolino (1645), ciborio e altare maggiore di S. Maria della Scala (1647-50), tutte opere romane. Tra i primi progetti, liberi dalle influenze ...
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Scultore roman0 (seconda metà sec. 13º). La sua firma, ora scomparsa, si leggeva sulla tomba di Clemente IV (m. 1268) in S. Francesco a Viterbo (già in S. Maria a Grado). Realizzata tra il 1271 e il 1274, [...] del coro della chiesa di Westminster (1268) e con il Petrus civis Romanus autore della tomba di Edoardo il Confessore nella stessa chiesa, e anche con il socio Petro che firmò con Arnolfo di Cambio il ciborio di S. Paolo fuori le Mura a Roma. ...
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CARATTOLI
Pietro Scarpellini
Famiglia perugina di artisti; il capostipite ne fu Pietro, nato a Perugia nel 1703, praticamente ignorato dagli studiosi moderni; la fonte principale della sua biografia [...] presto la sua attività in patria. Una delle sue prime imprese potrebbe essere stata il disegno per il tabernacolo ed il ciborio nell'altare maggiore di S. Domenico, iniziato nel 1720, ma continuato anche in seguito (Siepi). Nel 1724 dipinse ornati ...
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Abruzzo
M. Andaloro
M. Righetti Tosti-Croce
(lat. Aprutium)
INQUADRAMENTO STORICO-ARTISTICO
di M. Andaloro
Cerniera fra il Mezzogiorno e le regioni centrosettentrionali d'Italia, l'A. matura nel corso [...] che dopo il 1159 (Delogu, 1969; Pace, 1978); l'ambone di S. Maria in Valle Porclaneta del 1150 di Roberto e Nicodemo; il ciborio nella stessa chiesa; l'ambone di S. Maria del Lago a Moscufo del solo Nicodemo, del 1159, e infine l'ambone gemello di ...
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ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...
conopeo
conopèo s. m. [dal lat. conopēum (con il sign. 1), gr. κωνωπεῖον, der. di κώνωψ -ωπος «zanzara»; cfr. canapè]. – 1. ant. Specie di cortinaggio un tempo in uso tra i popoli orientali per riparare i letti dalle zanzare. 2. ant. Velo...