Pittore e scultore (Siena 1410 - ivi 1480). Principalmente pittore e scultore, ebbe incarichi dal comune di Siena anche come architetto e ingegnere militare. Il V. introdusse nella tradizione senese modi [...] di Girolamo Foscari (1464, S. Maria del Popolo a Roma); il Cristo risorto (Siena, Chiesa dell'Ospedale, 1476); il ciborio dell'altar maggiore del duomo di Siena (1472) proveniente da S. Maria della Scala; il bassorilievo con resurrezione di Cristo ...
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ZARA
I. Petricioli
(serbo-croato Zadar; gr.᾽Ιάδαιϱα, ᾽Ιάδεϱα; lat. Iader; Iadera; Iadra nei docc. medievali)
Città della Croazia, ubicata sulla costa orientale del mar Adriatico.Z., già abitato liburnico, [...] patroni della città: un'iscrizione permette di datare l'opera al 1324. Sopra l'altare maggiore fu innalzato nel 1332 un ciborio gotico.Di stile romanico, ma privo di decorazioni, è il campanile della chiesa di S. Nicolò, ricostruita nel Settecento. A ...
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COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] fig. 60) donato nell'893 da Arnolfo di Carinzia al monastero di St. Emmeram a Ratisbona. L'ornatus era formato dal c.d. ciborio di Arnolfo di Carinzia (v.), dal relativo supporto a forma di tavolo, dal Codex Aureus di Carlo il Calvo, da vari palli e ...
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VENEZIA
G. Lorenzoni
Città del Veneto, capoluogo della regione, distesa tra le coste e le isole lagunari.In età romana V., come città urbanisticamente organizzata, non esisteva. La Regio X dell'Impero [...] Chiesa di Venezia, a cura di F. Tonon, I, Le origini della Chiesa di Venezia, Venezia 1987; R. Polacco, Le colonne del ciborio di San Marco, Venezia arti 1, 1987, pp. 32-38; A. Rizzi, Scultura esterna a Venezia, Venezia 1987; W. Wolters, Storia e ...
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PARENZO
G. Cuscito
(lat. Parentium; serbo-croato Poreč)
Città dell'Istria (Croazia), posta su di una piccola penisola lungo la costa occidentale. Il sito, forse già abitato in epoca preistorica, divenne [...] sorge uno rettangolare, ornato sulla faccia anteriore da un paliotto d'argento del 1452. Sopra l'altare si eleva il ciborio voluto dal vescovo Ottone nel 1277, opera di ambiente veneto, decorato da mosaici (Annunciazione e immagini clipeate di santi ...
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CESARI, Bernardino
Herwarth Roettgen
Figlio, di Muzio, nacque ad Arpino (Frosinone) nel 1571. Fratello minore di Giuseppe, il Cavalier d'Arpino, è documentato per la prima volta a Roma in una condanna [...] Roma, in S. Cesareo (S. Cesareo davanti ai giudici, le due figure di contorno e Putti e Padri della Chiesa nella volta del ciborio).
Le figure del C. sono pesanti e tozze; ma sono di buona qualità gli affreschi con scene della Vita di Maria nel coro ...
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UMBRIA
P. Scarpellini
Regione dell'Italia centrale, tra Toscana, Marche e Lazio, compresa nell'alto e medio bacino del Tevere e limitata verso E dalla catena appenninica.
Storia e urbanistica
I confini [...] metà del sec. 8° e gli inizi del successivo è da ascrivere una serie di opere di straordinaria qualità, quali il ciborio di S. Prospero a Perugia (v.), ancora intatto, i capitelli a stampella di S. Agata a Spoleto (Ispettorato Archeologico per l ...
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BORROMINI (Boromino, Bormino, Bromino, Brumino), Francesco
Nino Carboneri
Figlio di Giov. Domenico di Giov. Pietro Castelli e di Anastasia Garvo (Garovo), nacque a Bissone, sul lago di Lugano, il 27 [...] Falconieri (1665 c.). Per S. Paolo di Bologna disegnò la mensa dell'altare maggiore (tra il 1650 e il 1657) e il ciborio; per S. Maria dell'Angelo a Faenza un altare: in entrambi i casi fece seguire il proprio progetto a precedenti elaborati del ...
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DI FAUSTO, Florestano
Giuseppe Miano
Nacque a Rocca Canterano (Roma) il 16 luglio 1890 da Demetrio e Bernardina Picconi. La sua formazione si svolse interamente a Roma: compì gli studi di architettura [...] spalle dell'abside, l'intervento consiste in una scalinata con Via crucis e in una cappella con altare e ciborio. Paramenti parietali ad intarsi marmorei e una transenna arricchiscono un ambiente ben disegnato, ma di effetto innegabilmente algido ...
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JACOPO di Lorenzo
E. Bassan
Marmoraro romano attivo nel Lazio fra il 1180 ca. e il secondo decennio del sec. 13°, esponente di rilievo di una delle più importanti botteghe cosmatesche a struttura familiare, [...] al padre, come accerta la nutrita serie di testimonianze documentarie e monumentali che vedono i due nomi associati: nel ciborio e nell'ambone, entrambi perduti, rispettivamente dell'altare maggiore della chiesa dei Ss. Apostoli a Roma e della ...
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ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...
conopeo
conopèo s. m. [dal lat. conopēum (con il sign. 1), gr. κωνωπεῖον, der. di κώνωψ -ωπος «zanzara»; cfr. canapè]. – 1. ant. Specie di cortinaggio un tempo in uso tra i popoli orientali per riparare i letti dalle zanzare. 2. ant. Velo...