Architetto e orefice (Roma 1575 - Milano 1630 circa). Eseguì il prezioso ciborio per l'altare del Sacramento in S. Giovanni in Laterano e la struttura architettonica dell'altare della Cappella Paolina [...] in S. Maria Maggiore (1611, su prog. di G. Rainaldi e A. Tempesti); fu architetto militare dello Stato pontificio. Soggiornò in Fiandra e in Francia, dove lavorò all'assedio di La Rochelle ...
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Alfano da Termoli
Scultore della prima metà del sec. 13°, autore, fra il 1228 e il 1233, del ciborio dell'altare maggiore della cattedrale di Bari, come risulta dalla firma presente nelle scritte dei [...] altare faciendo" (Codice Diplomatico Barese, I, Bari 1897, p. 174, nr. 94). L'altare fu consacrato nel 1233.Il ciborio, smembrato probabilmente assieme agli altri arredi del transetto a seguito del crollo del campanile sudorientale nel sec. 17°, era ...
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Marmorario romano (attivo tra il 1290 e il 1332), figlio di Cosma di Pietro Mellini. Eseguì e firmò il ciborio di S. Maria in Cosmedin e quello ora frammentario nel chiostro di S. Giovanni in Laterano, [...] dove sono forse sue anche una figura inginocchiata di Niccolò IV e due statuette dei SS. Pietro e Paolo. Lavorò a Tivoli nella Chiesa di San Pietro in Colonna e nella cattedrale di Teramo, dove firmò e ...
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Scultore (sec. 15º). G. Vasari gli dedica una biografia dicendolo operoso a Napoli, Montecassino e soprattutto a Roma, citando come sue opere firmate opus Mini (ciborio di S. Maria Maggiore, tabernacolo [...] in S. Maria in Trastevere, ecc.). Alcuni critici hanno messo in dubbio la sua esistenza effettiva, riferendo tutte le opere a lui attribuite dal Vasari a Mino da Fiesole e giustificando il diverso appellativo ...
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Angelo di Paolo
E. Bassan
Marmoraro romano figlio di Paolo, capostipite della più antica famiglia di Cosmati di cui sia rimasta testimonianza. È noto per aver realizzato nel 1148 il ciborio della basilica [...] ).
Sembra che A. e i suoi collaboratori siano stati gli inventori, o almento tra i maggiori divulgatori, di un tipo di ciborio poi ampiamente diffuso in ambito romano: un tipo, documentato dall'esempio di S. Lorenzo f.l.m. (nel quale bisogna tuttavia ...
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Scultore (Porlezza 1500 circa - Roma 1577). Nipote di Giovanni Giacomo, a Genova aiutò Perin del Vaga in palazzo Doria, poi collaborò con lo zio alle sedici statue di profeti nei plinti del ciborio della [...] cappella di S. Giovanni nel duomo. Sua opera personale è la S. Caterina (Accademia Ligustica). Trasferitosi dopo il 1537 a Roma, avvicinò Michelangelo che gli fece ottenere l'ufficio, già ricoperto da ...
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GIOVANNI di Paolo (Giovanni di Paolo Romano)
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo marmorario originario di Roma, figlio primogenito di Paolo, il capostipite di una famiglia di [...] anne)s Petrus Ang(e)l(u)s et Sasso filii Pauli marmor(arii) hui(c) op(er)is magistri fuer(unt)".
Il ciborio si trovava originariamente in un ambiente retrostante l'abside della basilica pelagiana (Krautheimer, 1959, pp. 131-133; Mondini, p. 17 fig. 6 ...
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CAPOCCI, Giacomo
Agostino Paravicini Bagliani
Discendente dalla nota famiglia romana dei Capocci dei Monti, il C. era figlio di Giovanni, senatore di Roma negli anni 1195-1196.
Il nome della sua consorte, [...] il doc. del 20 apr. 1244 cfr. F. Bartoloni, Codice diplom. del Senato romano, I, Roma 1948, p. 116 n. 107. Per il ciborio dell'altare delle reliquie di S. Maria Maggiore, smantellato all'epoca di Ferdinando Fuga (1699-1781) e trafugato in parte in ...
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GIOVANNI di Niccolò di Ranuccio
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo marmorario originario di Roma, figlio di Niccolò di Ranuccio e attivo nella seconda metà del XII secolo.
G. [...] chiesa di S. Andrea in Flumine a Ponzano Romano: "Nicolaus cum suis filiis Johannes et Guittone fecerunt hoc opus". Il ciborio appartiene al tipo a tegurio molto diffuso in area romano-laziale, il cui primo esemplare noto si conserva in S. Lorenzo ...
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GUALTIERO da Foggia
Luciana Cataldo
Non si conosce la data di nascita di questo scultore, attivo in Puglia nel XIII secolo. Era figlio di Riccardo ("filius Riccardi de Fogia") come G. stesso dichiara [...] Roma 1960, pp. 7 s.; G. Mongiello, Bitonto nella storia e nell'arte, Bari-Pavia 1970, pp. 58, 88-91; N. Pice, Il ciborio e l'epigrafe dell'architrave, in Studi bitontini, 1971, n. 4, pp. 6, 8; M.S. Calò Mariani, Aspetti della scultura sveva in Puglia ...
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ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...
conopeo
conopèo s. m. [dal lat. conopēum (con il sign. 1), gr. κωνωπεῖον, der. di κώνωψ -ωπος «zanzara»; cfr. canapè]. – 1. ant. Specie di cortinaggio un tempo in uso tra i popoli orientali per riparare i letti dalle zanzare. 2. ant. Velo...