Orafo (fine sec. 16º - princ. sec. 17º), attivo a Norimberga alla fine del sec. 16º. Nel 1607 lavorò a Graz per l'arciduca Ferdinando d'Austria. La sua opera più importante è la vasca battesimale (1599) [...] nella chiesa di S. Giacomo a Iglau, in rame sbalzato a forma di ciborio gotico ottagonale, decorato con rilievi. ...
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Scultore e architetto, attivo (1494-1526) in Umbria e nelle Marche. Lavorò a Todi per S. Maria della Consolazione (1515) e nella fabbrica del duomo di S. Lorenzo a Perugia (1519); diede i disegni per la [...] chiesa del santuario della Madonna di Mongiovino (iniziata nel 1513). Tra le sue sculture: ciborio dell'altare di S. Maria Maggiore a Spello (1515); cattedra del duomo di Perugia (1520); altare del Sacramento in S. Emiliano a Trevi (1521-25). ...
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Scultore e architetto (Porlezza 1485 circa - Genova 1555). Dal 1513 attivo a Genova, lavorò quindi a Cremona (sarcofago dei ss. Pietro e Marcellino in S. Tommaso) e dal 1524 al 1528 fu architetto del duomo [...] di Milano. Di nuovo a Genova (1531), con varî aiuti eseguì una serie di opere (ciborio e altare della cappella di S. Giovanni Battista nel duomo, due statue per il palazzo S. Giorgio, ecc.), instaurando un barocchismo tra lombardo e michelangiolesco. ...
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PAOLO
Antonio Milone
(Paulus). – Gli estremi biografici di questo marmoraro, attivo a Roma e nel Lazio nella prima metà del XII secolo, sono ignoti, né ne conosciamo il patronimico e l’ascendenza. Attraverso [...] e che tra i primi sperimentò il nipote di Paolo, Nicola d’Angelo.
L’unica loro opera a essere sopravvissuta è il ciborio dell’altare maggiore della basilica di S. Lorenzo al Verano, datato nelle epigrafi che corrono sul verso degli architravi al 1148 ...
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CIONE, Giovan Pietro
Mario Bencivenni
Figlio di Taddeo e originario di Lugano, il C. fu attivo, come scultore e architetto, nei primi tre decenni del XVI sec. in alcumimportanti centri dell'Umbria. [...] Spello e Foligno. La dizione piùprecisa e anagraficamente più interessante del suo nome è contenuta nel lodo di stima del ciborio realizzato dallo zio, Rocco da Vicenza, nella chiesa di S. Maria Maggiore a Spello. Nel documento infatti si annota fra ...
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DRUDO da Trivio
Enrico Bassan
Romano, marmoraro, fu attivo nella prima metà del XIII secolo.
Spetta al Giovannoni la definizione critica dell'opera di questo artista che pare avesse la propria bottega [...] p. 20).
Dell'attività esercitata da D. nella collegiata di Lanuvio non resta che la trascrizione di un'epigrafe (Schede Gualdi) già sul perduto ciborio ("+ ā d̄. mccxl ego ap̄b iōs. saracen' f̄ f̄ī. h'. ōp̄' a magistro drvdo romano c̄ anglo filio svo ...
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Scultore e orafo senese, ricordato dal 1394. A Siena, con il figlio Giovanni (1385 circa - 1455) eseguì la Nascita del Battista e la Predicazione del Battista (1417-27), rilievi per il fonte battesimale [...] . Di Giovanni (noto anche come Giovanni Turini) sono anche le statuette della Carità e della Giustizia (1429-31), la porticina del ciborio e tre puttini nello stesso fonte e la Lupa che allatta i gemelli in stagno dorato (1429-30; Palazzo Pubblico). ...
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Marmorario romano (prima metà sec. 13º), il rappresentante più notevole di una delle botteghe che vanno convenzionalmente sotto il nome di Cosmati. Attivo con il padre nel portico del duomo di Civita Castellana [...] di S. Tommaso in Formis a Roma, in seguito lavorò con i figli Iacopo e Luca nella cattedrale di Anagni (1231) e completò il chiostro di S. Scolastica a Subiaco. Da solo eseguì, prima del 1216, il distrutto ciborio dei SS. Giovanni e Paolo a Roma. ...
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Scultore e architetto (n. forse a Firenze tra il 1559 e il 1562 - m. ivi 1613), fratello di Giulio, allievo di G. A. Dosio. Lontano dalla voluta grandiosità dei michelangioleschi, ricercò eleganti effetti [...] portico della Ss. Annunziata a Firenze (1599-1601), la vicina cappella di S. Sebastiano, il recinto del coro e il ciborio di S. Spirito (iniziati nel 1590). Le sue qualità di scultore apparivano soprattutto nelle due elegantissime statue (l'Estate e ...
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PIETRO di Oderisio
Stefano D’Ovidio
PIETRO di Oderisio. – Non si conosce la data di nascita di questo scultore romano, appartenente alla famiglia di marmorari degli Oderisi e attivo nella seconda metà [...] Da P. d’O. ad Arnolfo di Cambio. Studi sulla scultura a Roma nel Duecento, Roma 2000, pp. 113-164, 169-171; E. Scungio, Il ciborio di San Paolo fuori le Mura: osservazioni sulla decorazione interna, in Arte medievale, n.s., VI (2007), 1, pp. 85-104. ...
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ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...
conopeo
conopèo s. m. [dal lat. conopēum (con il sign. 1), gr. κωνωπεῖον, der. di κώνωψ -ωπος «zanzara»; cfr. canapè]. – 1. ant. Specie di cortinaggio un tempo in uso tra i popoli orientali per riparare i letti dalle zanzare. 2. ant. Velo...