CAMPI, Pietro
Alfredo Cioni
Di questo tipografo, che operò a Bologna durante l'ultimo decennio del sec. XV, si hanno notizie concernenti soltanto l'attività editoriale che egli condusse unitamente al [...] da Bologna, della Rhetorica ad Herennium, pubblicata col titolo: La elegantissima doctrina de lo eccellentissimo Marco Tullio Cicerone chiamata rethorica nova traslata di latino in vulgare da Galeotto da Bologna eximio Maestro (Hain, 5094). Debbono ...
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ARGOLI, Giovanni
Alberto Asor-Rosa
Nacque il 1° luglio 1609 a Tagliacozzo, da Andrea, valente matematico. Manifestò giovanissimo una viva inclinazione per le lettere e la poesia: appena adolescente, [...] il titolo di Rettorica e poesia, ora quello di Umanità o Lettere umane, e si compiva sul libri rettorici di Cicerone. A questa attività accademica, rettorica ed antiquaria, si collegano le seguenti imprese di commento e di annotazione dell'A.: Jatro ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] a pensarla, ficiniana, o, se si vuole, richiamantesi a Platone, ad Aristotele ritradotto e restituito nell'originale, o anche a Cicerone e agli stoici; e avversa anche allo spirito critico di un Valla" ed "una esplicita tendenza al fideismo e insieme ...
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GHERI (Ghieri, Geri), Filippo
Antonella Giusti
Nacque a Pistoia nel 1520 da Evangelista di Baronto e da Piera di Lorenzo Grifoni.
La famiglia, da poco ascritta alla nobiltà pistoiese, era rappresentata [...] , il G. fu avviato allo studio del greco e del latino e si esercitò presto sui testi di Omero, Virgilio, Cicerone e sulla grammatica di Teodoro Gaza.
Nell'estate del 1535 soggiornò, sempre insieme con Cosimo, nella villa di campagna di Beccadelli ...
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JENSON, Nicolas
Serena Veneziani
Nacque in Francia, a Sommevoire nei pressi di Langres, verosimilmente tra il 1430 e il 1440, come si può desumere dal testamento redatto il 7 sett. 1480, nel quale tutti [...] affiancarono quattro classici: il De inventione (IGI, 2866) e le Epistolae ad Brutum, ad Quintum fratrem, ad Atticum di Cicerone (IGI, 2802), la Rhetorica ad Herennium (IGI, 2959), le Epitomae in Trogi Pompeii historias di Giustino (IGI, 5552), tutte ...
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LAGOMARSINI, Girolamo
Franco Arato
Nacque a Puerto de Santa María (presso Cadice, in Spagna) il 30 sett. 1698 da un mercante genovese e da madre spagnola, e trascorse l'infanzia tra Cadice e Siviglia: [...] nel corrente secolo, Lucca 1761). A questi anni risale il progetto di una nuova edizione delle opere di Cicerone, da eseguirsi sulla base dei codici conservati nella Biblioteca Medicea Laurenziana, nella Riccardiana e in altre biblioteche fiorentine ...
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ILLICINO, Pietro
Rotraud Becker
Di famiglia senese, nacque verso il 1504. Nulla sappiamo della giovinezza e della prima formazione. Studiò lettere latine a Padova con Lazzaro Bonamico, docente dal 1530 [...] .
A Cracovia l'I. tenne corsi di diritto e filosofia. Tra i testi che lesse vi furono il De oratore di Cicerone e i Dialoghi di Platone, che spiegava e commentava nella lingua originale. Accanto all'attività accademica, si cimentò con la poesia ...
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LOMBARDI, Gabrio
Maria Floriana Cursi
Nacque a Napoli il 14 luglio 1913, ultimo di sette figli, da Luigi, ingegnere e professore di elettrotecnica presso l'Università di Napoli, e da Emma Vallauri.
Un [...] redazione di una nutrita serie di contributi di storia costituzionale romana (Il concetto di ius publicum negli scritti di Cicerone, in Rendiconti del R. Istituto lombardo di scienze e lettere, classe di scienze morali e storiche, LXXII [1938-39 ...
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GUALTIERI, Guido
Valentina Gallo
Nacque, probabilmente tra la fine degli anni Trenta e l'inizio dei Quaranta del XVI secolo, a San Ginesio nelle Marche, da Francesco, lettore di umanità, e Ippolita [...] sorte se il 9 marzo 1564 il G. tornò a rivolgersi al Manuzio, accludendo le sue osservazioni sulla recente aldina delle Familiares di Cicerone.
Nel luglio del 1565 il G. giunse a Roma, dove rimase però poco più di un anno. Alla fine del 1566 infatti ...
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CURLO, Giacomo (Iacopo)
Giovanna Petti Balbi
Nacque probabilmente a Genova, da Antonio, all'inizio del sec. XV.
Il C. si defini sempre genovese: pare quindi superflua la disputa che ha a lungo diviso [...] sicura sul C. è la sua presenza a Firenze il 1° ott. 1423, quando termina di copiare per Cosimo de' Medici un Cicerone (l'attuale ms. 50.18 della Bibl. Laurenziana di Firenze).
Analizzando questo ed un altro manoscritto del '25 dovuto alla penna del ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...