Vedi ANAGNI dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ANAGNI (Anagnĭa)
G. Cressedi
Antica città degli Ernici, nel Lazio meridionale, su uno sprone tufaceo alto 460 m 5. m., dominante la valle del Sacco. Conquistata [...] lo può confermare. Numerosi i resti di ville nel territorio, in una delle quali si è voluto riconoscere quella di Cicerone in cui il gladiatore Menula innalzò una statua a Clodio durante l'esilio dell'oratore. Il terreno di Villa Magna restituisce ...
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Vedi TUSCOLO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TUSCOLO (v. vol. vii, p. 1036)
F. Piccarreta
La città di T., posta su un'altura con massima altezza di 670 m. s. m., dominava la naturale via di comunicazione [...] nel Tuscolano, in Capitolium, XXX, 1955, pp. 225-232; G. Lugli, Per i colli tuscolani alla ricerca della villa di Cicerone, ibid., XXX, 1955, pp. 365-372; id., La tecnica edilizia romana, Roma 1957, passim; M. Borda, Ipogei gentilizi tuscolani, in ...
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Vedi MUCIUS, Gaius dell'anno: 1963 - 1995
MUCIUS, Gaius
L. Guerrini
Architetto romano della fine del II sec. a. C., menzionato soltanto da Vitruvio (iii, 2, 5 e vii, pr. 17). M. costruì in Roma il tempio [...] che il tempio dovette essere alquanto importante, se talvolta si radunava in esso il Senato, come ad esempio per il richiamo di Cicerone dall'esilio (Cic., Pro Sest., 116; Pro Planco, 78; De div., i, 59). Incerta è la pianta stessa del tempio: da ...
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Vedi IVREA dell'anno: 1961 - 1995
IVREA
G. Corradi
(᾿Επορεδιᾒα, Eporedia). − L'antica Eporedia fu colonia romana della Gallia Transpadana nella XI regione augustea, fondata nel territorio dei Salassi [...] Murena e venne fondata Augusta Praetoria (24 a. C.).
Eporedia è ricordata per gli ultimi tempi della Repubblica nelle lettere di Cicerone, e nell'età imperiale durante la lotta fra Ottone e Vitellio; ancora nel sec. V aveva una guarnigione di Sarmati ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] , da 954 libretti d’opera dei sec. 18° e 19°. Possiede 2667 manoscritti; 1101 incunaboli, tra i quali il De oratore di Cicerone, il primo libro stampato in Italia nel 1465; 200.000 stampati. Dal 1941 è sede dell’Accademia dell’Arcadia, che vi ha ...
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MECENATE (C. Cilnius Maecenas)
A. Longo
Magistrato ed amico di Augusto, letterato e famoso protettore di artisti, nato circa nel 70 e morto nell'8 a. C. Le fonti storiche ci hanno lasciato un compiuto [...] l'individuazione con il ministro di Augusto è senza altro discutibile (la rigetta, ad esempio, il Furtwängler, la cui identificazione con Cicerone ha fondamenta più solide).
Oltre alle gemme, una fonte per il ritratto di M. si è vista in un affresco ...
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MIMESI (μίμησις)
S. Ferri
È il termine filosofico dei Greci per definire l'origine e l'essenza dell'arte nelle sue molteplici estrinsecazioni (suoni, parole, figure). L'arte è, nel loro concetto, imitazione [...] tutto quanto il corpo" (Xenoph., Mem., iii, 10, 2; cfr. Aristot., Polit., 1281; Cic., De invent., ii, 1, 3). Il passo di Cicerone è anche più chiaro in quanto egli chiama veritas questa somma di singole parti desunte dalla massa degli uomini. Si può ...
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Vedi LICATA dell'anno: 1961 - 1995
LICATA
D. Adamesteanu
La città moderna, sulla costa meridionale della Sicilia, corrisponde all'antica Phintias, che sorgeva su una parte del complesso che forma la [...] , 258, 259, se in realtà non fossero false. Del sopravvivere della città nel periodo romano abbiamo altre documentazioni in Cicerone (In Verr., ii,iii, 192) e nell'Itinerario Antonino, p. 91.
Bibl.: J. Schubring, Historisch-geographische Studien über ...
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Vedi ZENONE dell'anno: 1966 - 1966
ZENONE (Ζήνων, Zeno)
P. E. Arias
Tre filosofi ebbero questo nome. Il più antico è Z. di Elea, scolaro di Parmenide vissuto agli inizi del V sec. a. C., del quale, nonostante [...] altre quattro repliche. Tale identificazione fu proposta dal Lippold che si basava sul particolare del pugno chiuso, che Cicerone, attribuiva allo Z. stoico. La datazione dell'archetipo logicamente oscilla; chi vede lo stoico nel tipo ercolanese è ...
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QUINTILIANO (M. Fabius Quintilianus)
G. Becatti
Nato a Calagurris (Calahorra) in Spagna, intorno al 35 d. C., venne a Roma, dove già suo padre aveva insegnato eloquenza, e studiò con i retori Eprio Marcello, [...] , lo studio delle opere classiche, rendono Q. uno scrittore romano fra i più sensibili verso i problemi artistici, accanto a Cicerone, che era il suo grande modello, anche se gli accenni a opere dell'arte figurata sono brevi e incidentali.
Bibl ...
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cicerone
ciceróne s. m. [dal nome del filosofo e oratore romano Cicerone (106-43 a. C.), simbolo dell’eloquenza romana]. – 1. Chi, dietro pagamento, guida i visitatori di un museo, di una città, di scavi archeologici, ecc., illustrando loro...
ciceroniano
agg. e s. m. [der. del nome di Cicerone]. – 1. Dell’oratore Cicerone, o relativo al suo stile, alle sue opere, alle sue teorie: le orazioni c., le lettere c.; la teoria c. dello stile. 2. Sostenitore delle idee o imitatore dello...